Sul lattosio: mi pare di aver letto che in Italia quasi una persona su due ne è intollerante
http://www.associazioneaili.it/cosa-e-l ... -lattosio/
ecco anzi
L’intolleranza al lattosio, frequente in Italia e generalmente ereditaria, è presente in più della metà della popolazione mondiale, tuttavia varia in base all’etnia. Circa il 50% della popolazione italiana ne è affetta, anche se non tutti i pazienti manifestano sintomi. L’incidenza a livello percentuale di intolleranza al lattosio varia significativamente a seconda delle zone.
TERAPIA
L’unica terapia è
l’esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti lattosio per un periodo variabile, di almeno 3-9 mesi, per permettere la remissione completa di tutti i sintomi e la ripresa della normale funzionalità intestinale (in caso con verifica mediante H2 Breath test di controllo). Dopo tale periodo si reintroduce nella dieta bassi quantitativi di lattosio per poi accrescerli e valutare la reazione, questo in caso di intolleranza al lattosio secondaria. Se intolleranti in forma primaria, quindi genetica, gli alimenti contenenti lattosio devono esclusi dalla dieta in modo permanente.
Dal momento che il lattosio viene spesso utilizzato dall’industria alimentare come conservante e addensante, bisognerà leggere attentamente sempre la composizione degli alimenti sopratutto se in scatola e surgelati, per evitare l’introduzione accidentale di quote di lattosio.
Farmaci_Lattosio. Anche molti farmaci (il lattosio è utilizzato in più del 20% dei farmaci che richiedono ricetta medica e in circa il 6% dei farmaci da banco) ed integratori alimentari contengono lattosio come eccipiente, compresi i granuli omeopatici.
Esistono in commercio diversi integratori di lattasi, che non sono curativi ma vanno solamente assunti poco prima dei pasti in cui si sospetta possa essere presente lattosio, introducendo così l’enzima mancante per neutralizzare o ridurre i sintomi (proporzionalmente ai quantitativi presunti).
Intolleranza_lattosio. Oggi esistono in commercio Latti privi di lattosio (delattosati), perché trattati dall’industria alimentare o perché arricchiti di Lactobacillus acidophilus, un batterio che digerisce il lattosio.
Esiste un lungo elenco di Formaggi, per lo più stagionati, dove la presenza del lattosio di per sé è quasi del tutto se non addirittura assente, come pecorino, parmigiano, provolone, grana e altri formaggi stagionati. Durante la stagionatura il lattosio viene fermentato dai batteri lattici utilizzati per la preparazione del formaggio e trasformato in acido lattico. Accettarsi sempre del contenuto residuo di lattosio di questi formaggi.
Non sono invece permessi formaggi freschi quali mozzarella, certosa, generalmente i formaggi molli dove il contenuto in lattosio è notevole.
Rinunciare indiscriminatamente a tutti i formaggi è sbagliato, potrebbe portare ad un carenza di calcio nella dieta, con i rischi la cui insufficiente quantità nel sangue comporta.
Molti ciccioni che si mangiano pizza piena di glutine, lieviti e mozzarella... in pratica si stanno avvelenando.