Scrittori albionici
Scrittori albionici
Utilizziamo il topic per gli autori inglesi. Estendiamolo pure a quelli irlandesi e scozzesi.
Re: Scrittori albionici
oh, qui niente? proprio ora che dovrei andare a comprare un libro...
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Re: Scrittori albionici
Io ho pochissimo da dire sinceramente, a riguardo!
SpoilerShow
Se vuoi leggere un libro e non sai cosa leggere, leggi La schiuma dei giorni di Boris Vian e via!
"Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace"
Re: Scrittori albionici
Eh, ci sarebbe un sacco da dire... ti copincollo due mie recensioni di autori irlandesi, secondo me meritevolissimi:
Eureka Street di Robert McLiam Wilson
Un libro triste e dannatamente divertente, pieno di alcool e malessere, ambientato nella peggiore Belfast delle peggiori bombe e popolato di personaggi memorabili e vivissimi, tanto da far pensare ad un'autobiografia.
La storia è semplice (e tutto sommato banale) e ruota intorno a due amici: Chuckie Lurgan, protestante, brutto, grasso, ignorante ma con un grande talento per far soldi, e Jake Jackson, cattolico, grande, grosso e tormentato da uno spleen condito di (auto)ironia distruttiva e dissacrante. Ciascuno dei due vive la sua vita, si ubriaca, trova lavoro e lo perde, cerca di portarsi a letto più ragazze possibili, si innamora, piange e ride. Tutto qui. McLiam Wilson non fa altro che raccontare due (molte di più, in fin dei conti) vite intrecciate, e lo fa con una grazia infinita. Riesce a far ridere delle situazioni più grevi e a commuovere per quelle divertenti. Ogni episodio, ogni pagina non è altro che un passo ulteriore del cammino delle vite di Chuckie e Jake, che riescono a tingersi di universale senza mai scadere nell'esemplare-a-tutti-i-costi.
In tutto ciò, e non guasta mai, Wilson scrive daddìo, anche se la lettura in lingua originale è consigliata solo ai più coraggiosi vista la quantità di slang che scorre nelle pagine di quello che è uno dei libri più sorprendenti che abbia letto di recente.
Nota a latere: non oso pensare alla fatica che avranno fatto i poveracci che hanno dovuto tradurre il libro.
__________________________________________________
Tumulti di James Gordon Farrell
Una storia surreale e grottesca, oltre che molto molto triste, di un tizio che eredita un albergo in Irlanda e decide di provare a rimetterlo in piedi, dal momento che esso sta andando in rovina.
Non succede molto, ma lo fa molto bene. E gli sforzi del protagonista per far ripartire l'albergo nonostante la generale indifferenza (mista ad una diffusa, ottusa ostilità) dei dipendenti assomiglia ad una riproposizione del supplizio di Tantalo annaffiato di Guinness.
A tratti pesante ai limiti dell'insostenibile, resta un'esperienza che consiglio.
Eureka Street di Robert McLiam Wilson
Un libro triste e dannatamente divertente, pieno di alcool e malessere, ambientato nella peggiore Belfast delle peggiori bombe e popolato di personaggi memorabili e vivissimi, tanto da far pensare ad un'autobiografia.
La storia è semplice (e tutto sommato banale) e ruota intorno a due amici: Chuckie Lurgan, protestante, brutto, grasso, ignorante ma con un grande talento per far soldi, e Jake Jackson, cattolico, grande, grosso e tormentato da uno spleen condito di (auto)ironia distruttiva e dissacrante. Ciascuno dei due vive la sua vita, si ubriaca, trova lavoro e lo perde, cerca di portarsi a letto più ragazze possibili, si innamora, piange e ride. Tutto qui. McLiam Wilson non fa altro che raccontare due (molte di più, in fin dei conti) vite intrecciate, e lo fa con una grazia infinita. Riesce a far ridere delle situazioni più grevi e a commuovere per quelle divertenti. Ogni episodio, ogni pagina non è altro che un passo ulteriore del cammino delle vite di Chuckie e Jake, che riescono a tingersi di universale senza mai scadere nell'esemplare-a-tutti-i-costi.
In tutto ciò, e non guasta mai, Wilson scrive daddìo, anche se la lettura in lingua originale è consigliata solo ai più coraggiosi vista la quantità di slang che scorre nelle pagine di quello che è uno dei libri più sorprendenti che abbia letto di recente.
Nota a latere: non oso pensare alla fatica che avranno fatto i poveracci che hanno dovuto tradurre il libro.
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Tumulti di James Gordon Farrell
Una storia surreale e grottesca, oltre che molto molto triste, di un tizio che eredita un albergo in Irlanda e decide di provare a rimetterlo in piedi, dal momento che esso sta andando in rovina.
Non succede molto, ma lo fa molto bene. E gli sforzi del protagonista per far ripartire l'albergo nonostante la generale indifferenza (mista ad una diffusa, ottusa ostilità) dei dipendenti assomiglia ad una riproposizione del supplizio di Tantalo annaffiato di Guinness.
A tratti pesante ai limiti dell'insostenibile, resta un'esperienza che consiglio.
No matter. Try again. Fail again. Fail better.
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Re: Scrittori albionici
http://www.repubblica.it/2009/04/sezion ... llard.html
È morto Ballard.
Lui é l´unico, anzi era l´unico autore capace di farmi stare male veramente, nello stomaco (con Crash, diventato poi film di Cronenberg, capolavoro).
È morto Ballard.
Lui é l´unico, anzi era l´unico autore capace di farmi stare male veramente, nello stomaco (con Crash, diventato poi film di Cronenberg, capolavoro).
"Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace"
Re: Scrittori albionici
OH CAZZO.
Leggetevi i racconti, leggetevi Atrocity Exibition e Crash ... un genio.
Sono triste.
Leggetevi i racconti, leggetevi Atrocity Exibition e Crash ... un genio.
Sono triste.
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Re: Scrittori albionici
Io ho letto "solo" Crash, peró so che mio padre ha tutti i libri di Ballard..magari al rientro in patria ne approfitto, anche perché ha sempre avuto il mio massimo rispetto.
"Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace"
Re: Scrittori albionici
Sono triste anch'io. Anche i suoi ultimi lavori sono splendidi - vedi Super Cannes. Lui è uno che vedeva le cose in anticipo.
Sono triste.
Sono triste.
No matter. Try again. Fail again. Fail better.
Re: Scrittori albionici
a me alla fine interessa trovare altri classici qui, Regno Unito e Irlanda
Wilde, Joyce, Yeats, Poe, Thomas, Orwell, Keats, Burke, Shakespeare, ... poi?
romanzi però eh, se avete titoli, bene accetti
Wilde, Joyce, Yeats, Poe, Thomas, Orwell, Keats, Burke, Shakespeare, ... poi?
romanzi però eh, se avete titoli, bene accetti
Re: Scrittori albionici
Non è un classico, ma secondo me Ian McEwan scrive benissimo. Ho amato sia Bambini nel tempo che Chesil Beach. Ancora devo leggere Espiazione, che pare essere considerato il suo migliore.
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