Mastodon, Circle of Cysquatch

[The Sheltering Sky]

Ho dato un ascolto completo. L’impressione è molto positiva. Qualitativamente e non stilisticamente è quanto di più vicino ai primi lavori. Superato il pregiudizio nei loro confronti in seguito alla svolta melodica intrapresa con Crack The Skye e accentuata su The Hunter si rivela un disco ben fatto e soprattutto a tratti imprevedibile. Questo era l’aspettò che più mi era mancato negli ultimi lavori in studio dove si prevedeva esattamente lo sviluppo dei brani. La dinamica all’interno della band è nuovamente tangibile e i suoni sono veramente ben riusciti merito a un produttore finalmente di rilievo. Abbiamo un Brent più chitarrista rispetto agli ultimi lavori: canta su soli due brani e il primo di questi spero sia la direzione che voglia intraprendere per un ideale seguito di Cold Dark Place. Banalizzando molto la proposta musicale scriverei che è un album per i fan di Ghost of Karelia. Fa piacere risentire un Troy così presente affiancato da un Brann fresco ed ispirato. Potrebbe essere il colpo di coda che chiedevamo, ma scordatevi le atmosfere di Remission. In voti per la media del sito mi sembra un 75/80, ma non penso crescerà oltre per un ascoltatore navigato. Nei prossimi giorni, tolte alcune rogne, potrei dare ulteriori ascolti e scriverne qualcosa di più compiuto.

Edit: Non che la musica sia una gara, ma l’assolo di Kim è senza dubbio il migliore del disco.

[AFX]

Ho dato un ascolto completo. L’impressione è molto positiva. Qualitativamente e non stilisticamente è quanto di più vicino ai primi lavori. Superato il pregiudizio nei loro confronti in seguito alla svolta melodica intrapresa con Crack The Skye e accentuata su The Hunter si rivela un disco ben fatto e soprattutto a tratti imprevedibile. Questo era l’aspettò che più mi era mancato negli ultimi lavori in studio dove si prevedeva esattamente lo sviluppo dei brani. La dinamica all’interno della band è nuovamente tangibile e i suoni sono veramente ben riusciti merito a un produttore finalmente di rilievo. Abbiamo un Brent più chitarrista rispetto agli ultimi lavori: canta su soli due brani e il primo di questi spero sia la direzione che voglia intraprendere per un ideale seguito di Cold Dark Place. Banalizzando molto la proposta musicale scriverei che è un album per i fan di Ghost of Karelia. Fa piacere risentire un Troy così presente affiancato da un Brann fresco ed ispirato. Potrebbe essere il colpo di coda che chiedevamo, ma scordatevi le atmosfere di Remission. In voti per la media del sito mi sembra un 75/80, ma non penso crescerà oltre per un ascoltatore navigato. Nei prossimi giorni, tolte alcune rogne, potrei dare ulteriori ascolti e scriverne qualcosa di più compiuto.

Edit: Non che la musica sia una gara, ma l’assolo di Kim è senza dubbio il migliore del disco.

non ho ancora ascoltato, ma il suono com'è? Ripulito o spigoloso?

[The Sheltering Sky]

Decisamente più ripulito. Tra l’altro se negli ultimi la traccia aggressiva era quella con Scott Kelly qui non c’è proprio nulla in senso stretto. Si tratta del loro album più melodico, ma non per questo banale. Teardrinker per quanto valida è lo specchietto per le allodole. Non è un disco che provoca emozioni viscerali come i loro primi lavori o l’heavy stile Death, Today Is The Day o T0N.

[AFX]

Sai che mi sa che non sbagli? E' migliore dei precedenti 3-4. Ma mi riservo di continuare ad ascoltarlo prima di esserne certo

[AFX]

Devo ammettere di essere sorpreso. Non pensavo potessero recuperare l'ispirazione

[The Sheltering Sky]

Lo sto ascoltando in loop dall’uscita nei momenti liberi. Soprattutto la seconda parte del disco mi restituisce sensazioni proprie di band del calibro dei Tool e degli Isis (quelli di ITAOT in particolare) rispettivamente sulla terzultima e nella penultima traccia. Secondo me se avessero avuto un produttore come quest’ultimo subito il licenziamento di Matt Bayles ci saremmo risparmiati una serie di episodi trascurabili. Colpisce come sia un disco quasi del tutto privo di episodi pacchiani. Intendiamoci, pacchiani lo sono sempre stati, ma roba come Ancient Kingdom non penso sarò mai capace di digerirla. Brent si conferma un’enciclopedia della chitarra elettrica, un vero guitar hero come non se ne sentivano da tempo. Confermo le buone impressioni e non mi stupirei se in futuro rientrasse tra i loro album più longevi.

[AFX]

Disco da sviscerare, non lo si doma con 2-3 ascolti spezzati.
Ci sono varie versioni dei Mastodon dentro

[The Sheltering Sky]

Arrivato adesso il doppio cd. Molto bello e curato. Forse meritava l’acquisto in vinile per vedere i pannelli al completo

[Tyler Durden]

Secondo me se avessero avuto un produttore come quest’ultimo subito il licenziamento di Matt Bayles ci saremmo risparmiati una serie di episodi trascurabili.

(Questo nuovo lo devo ancora approfondire)
Comunque le cose che hanno fatto negli ultimi anni non sono e non possono essere dettate solo dal produttore. Ci sono proprio scelte - a mio avviso discutibili - di songwriting alla base, prima di tutto.

Per i miei gusti Remission + Leviathan + in parte Blood Mountain rimangono non replicabili. Sopratutto i primi 2 sono di un livello pazzesco.

[madsun]

Premesso che 90 minuti di Mastodon in effetti ci vuole un pò per digerirli bene, mi sembra nettamente meglio dei tre post Crack The Skye...ma nello stesso tempo pesca qualcosa anche da The Hunter/Once More/Emperor, quasi come fosse un "greatest hits" o, ancora meglio, un compendio del Mastodon sound/pensiero al completo.
L'impressione è che sia davvero un lavorone studiato e completo, vedremo tra qualche anno come collocarlo all'interno della discografia.
Per me comunque merita l'acquisto, pensavo al cd ma a vedere le foto del vinile(e avendo Remission e Leviathan in questo formato) mi sa che gli prendo quello.