Scrittori statunitensi

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Pilgrim
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Re: Scrittori statunitensi

Post by Pilgrim » 08 Feb 2013 09:39

vabè, a me quel libro mi ha ucciso, in positivo intendo.

solo io ho trovato le pagine di tassonomia del cetaceo interessantissime?? :D
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Kqueg
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Re: Scrittori statunitensi

Post by Kqueg » 08 Feb 2013 13:25

Enrico_F wrote:Ho iniziato ieri Moby Dick. Era una grave mancanza, tanto più che ora mi sto appassionando alla letteratura d'oltreoceano.
Già dalle prime pagine si percepisce un fascino tutto suo. Farò sapere :)
absent friend wrote:bravo. Ho studiato da americanista e quel libro non l'ho letto. Praticamente una bestemmia.

Ancora oggi, dopo anni passati a vendere libri e una discreta formazione sui grandi scrittori americani lo reputo uno dei più bei libri da me letto. E' un pò come avvicinarsi a un oblò smerigliato e sporco, pulirne la superficie e osservare l'America, l'uomo, lo spirito vivido e le debolezze di chi viveva in quei tempi.

Leggetevi l'introduzione che ne fece la Pivano per Mondadori. Tra i due testi, tra l'altro, nonostante la traduzione di Cesare Pavese con Adelphi io continuo a rileggere quella più recente appunto su Mondadori.


"La bianchezza della Balena" cap.XLII come patrimonio dell'Umanità.


Queequeg, Dagger e Tashtego i tre grandi personaggi capaci di ridicolizzare il razzismo puritano e folle dell'America sudista. Ogni volta che sento qualcuno parlarne inizio a stalkerarlo per chiedere a che punto sia arrivato. Vi avverto.
Last edited by Kqueg on 08 Feb 2013 13:47, edited 1 time in total.

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Re: Scrittori statunitensi

Post by Decades » 08 Feb 2013 13:36

Mi stalkeri dalle scuole medie? Non l'ho ancora finito
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Kqueg
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Re: Scrittori statunitensi

Post by Kqueg » 08 Feb 2013 13:45

Pilgrim wrote:vabè, a me quel libro mi ha ucciso, in positivo intendo.

solo io ho trovato le pagine di tassonomia del cetaceo interessantissime?? :D

E' quello che rende grande il libro secondo me. Per chi non conosce il mare poi, essendone nato lontano, sono vere e proprie infusioni di conoscenza. In generale, è un libro fatto di preludi e di accelerate improvvise. Il "continuum" narrativo dei capitoli non è mai lineare se non verso la fine. Deliri. Preghiere. Sentimenti eterni e condiscendenza affettiva per l'uomo e la sua natura. Amore incondizionato per la natura e le sue forme. Shakespeare e Howthorne.

Poco tempo fa leggevo che vista la capacità di raggiungere facilmente i 150 anni di vita, alcune balene, osservate da Melville durante il suo viaggio su una baleniera, potrebbero essere ancora vive, o forse ne hanno davvero riconosciuta qualcuna, devo controllare se ho ancora l'articolo. Scusate, mi è partito l'embolo. Abbiate pazienza.

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Re: Scrittori statunitensi

Post by Kqueg » 08 Feb 2013 14:02

Decades wrote:Mi stalkeri dalle scuole medie? Non l'ho ancora finito

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Re: Scrittori statunitensi

Post by Enrico_F » 09 Feb 2013 13:11

Viktor Serge wrote:Pur'io non l'ho letto e ho in caldo sul comodino la traduzione di Pavese. Anche se mi sarebbe piaciuto leggerlo in lingua originale.
Io ho acquistato l'edizione Feltrinelli, perché un amico americanista mi ha fortemente sconsigliato la traduzione di Pavese, a suo dire troppo datata e poco aderente allo spirito dell'originale.
In lingua originale penso che mi perderei, farei come con Lord Jim, che abbandonai (tipo uno dei soli 4-5 libri nella vita che ho iniziato e mai più finito) perché il lessico marinaro uccide e ad un certo punto vuoi anche seguire la narrazione anziché farti una cultura di vele e nodi. :D

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Re: Scrittori statunitensi

Post by AFX » 09 Feb 2013 14:30

Kqueg wrote:
Enrico_F wrote:Ho iniziato ieri Moby Dick. Era una grave mancanza, tanto più che ora mi sto appassionando alla letteratura d'oltreoceano.
Già dalle prime pagine si percepisce un fascino tutto suo. Farò sapere :)
absent friend wrote:bravo. Ho studiato da americanista e quel libro non l'ho letto. Praticamente una bestemmia.

Ancora oggi, dopo anni passati a vendere libri e una discreta formazione sui grandi scrittori americani lo reputo uno dei più bei libri da me letto. E' un pò come avvicinarsi a un oblò smerigliato e sporco, pulirne la superficie e osservare l'America, l'uomo, lo spirito vivido e le debolezze di chi viveva in quei tempi.

Leggetevi l'introduzione che ne fece la Pivano per Mondadori. Tra i due testi, tra l'altro, nonostante la traduzione di Cesare Pavese con Adelphi io continuo a rileggere quella più recente appunto su Mondadori.


"La bianchezza della Balena" cap.XLII come patrimonio dell'Umanità.


Queequeg, Dagger e Tashtego i tre grandi personaggi capaci di ridicolizzare il razzismo puritano e folle dell'America sudista. Ogni volta che sento qualcuno parlarne inizio a stalkerarlo per chiedere a che punto sia arrivato. Vi avverto.
facci sta lista di top10 libri allora

io Moby Dick l'ho letto e ascoltato in audiolibro, è immenso
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Re: Scrittori statunitensi

Post by Viktor Serge » 09 Feb 2013 14:58

Enrico_F wrote:
Viktor Serge wrote:Pur'io non l'ho letto e ho in caldo sul comodino la traduzione di Pavese. Anche se mi sarebbe piaciuto leggerlo in lingua originale.
Io ho acquistato l'edizione Feltrinelli, perché un amico americanista mi ha fortemente sconsigliato la traduzione di Pavese, a suo dire troppo datata e poco aderente allo spirito dell'originale.
In lingua originale penso che mi perderei, farei come con Lord Jim, che abbandonai (tipo uno dei soli 4-5 libri nella vita che ho iniziato e mai più finito) perché il lessico marinaro uccide e ad un certo punto vuoi anche seguire la narrazione anziché farti una cultura di vele e nodi. :D
Mi hai fatto venire in mente i mal di pancia quando provai a leggere in lingua Il vecchio e il mare.

Io comunque non demordo. Libro in lingua preso già, oggi vado in libreria a prendere l'edizione in italiano che hanno consigliato dalla regia. Userò il metodo usato per Orwell.

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Re: Scrittori statunitensi

Post by Kqueg » 12 Feb 2013 15:54

AFX wrote:
Kqueg wrote:
Enrico_F wrote:Ho iniziato ieri Moby Dick. Era una grave mancanza, tanto più che ora mi sto appassionando alla letteratura d'oltreoceano.
Già dalle prime pagine si percepisce un fascino tutto suo. Farò sapere :)
absent friend wrote:bravo. Ho studiato da americanista e quel libro non l'ho letto. Praticamente una bestemmia.

Ancora oggi, dopo anni passati a vendere libri e una discreta formazione sui grandi scrittori americani lo reputo uno dei più bei libri da me letto. E' un pò come avvicinarsi a un oblò smerigliato e sporco, pulirne la superficie e osservare l'America, l'uomo, lo spirito vivido e le debolezze di chi viveva in quei tempi.

Leggetevi l'introduzione che ne fece la Pivano per Mondadori. Tra i due testi, tra l'altro, nonostante la traduzione di Cesare Pavese con Adelphi io continuo a rileggere quella più recente appunto su Mondadori.


"La bianchezza della Balena" cap.XLII come patrimonio dell'Umanità.


Queequeg, Dagger e Tashtego i tre grandi personaggi capaci di ridicolizzare il razzismo puritano e folle dell'America sudista. Ogni volta che sento qualcuno parlarne inizio a stalkerarlo per chiedere a che punto sia arrivato. Vi avverto.
facci sta lista di top10 libri allora

io Moby Dick l'ho letto e ascoltato in audiolibro, è immenso

Non ho letto così tanto eh, mi sa che Boss Absent ne sa a pacchi per un cllassifica seria e ragionata. In ogni modo, levando Emerson/Thoreau/Whitman e restando sui romanzi i nomi sono abbastanza scontati, non avendo una formazione universitaria a riguardo:

Melville - Moby Dick/ Thomas Pynchon - L'arcobaleno della gravità/ Mark Twain - Le avventure di Tom Sawyer/ Thoreau - Walden, Vita nel bosco (non riesco a non metterlo)/ Poe - Racconti del terrore/ Lovecraft - diversi: Montagne della follia-L'orrore di Dunwich-Richiamo di Cthulhu-L'ombra venuta dal tempo/ PKDick - Ubik(ETC.)/ Asimov - Fondazione e Terra(ETC)/ Capote - A Sangue freddo, Arpa d'Erba/ Steinbeck - Furore, Uomini e Topi/ Nabokov - Lolita/ Hemingway - Per chi suona la campana, Addio alle armi/ Fitzgerald - Il Grande Gatsby, Belli e Dannati/ FP Herbert - Dune/ London - Il Richiamo della Foresta/ De Lillo - Underworld, Rumore Bianco/ Roth - Il Lamento di Portnoy( e molti altri secondo me)/ Miller - Tropico del Capricorno/ Bradbury - Fahrenheit 451/ Borroughs - Il pasto nudo/ Chandler - Il grande sonno/ Bukowsky - L'ufficio postale/ Auster - Moon Palace, Il libro delle Illusioni, Mr.Vertigo (trovo tutta la sua produzione rilevante) / Palahniuk -Fight Club ora meglio mi fermi e mi lasci scannare per tutti quelli mancati...


*UNA PIETRA GROSSA COSì la mettiamo sopra Lovecraft e le sue ridicole idee razziali. Ma ad essere onesti la sua produzione, con Asimov e Dick è davvero troppo rilevante per non includerla nei grandi romanzi secondo me.

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Re: Scrittori statunitensi

Post by absent friend » 12 Feb 2013 20:14

Figurati.
Ci sta eccome la classifica. Non ho letto tutti i libri segnati, li ho solo studiati (eh....). Quindi non sono "più titolato".

Solo, toglierei Bukowski e metterei Kerouac
toglierei Palahniuk e metterei Easton Ellis, o, meglio ancora, Eggers.
Curiosa scelta mettere Belli e Dannati e non Tenera è la Notte.

Sylvia Plath - La campana di vetro.
John Updike - Corri Coniglio

(e straconsiglio Doctorow - The Book of Daniel sul processo (o, meglio, assassinio) Rosenberg.)
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