Psych List

[El Raval]

quarto ascolto, è già droga.

[absent friend]

è un bellissimo video e loro stan tornando alla ribalta tantiffimo (almeno a giudicare i discorsi sentiti dal mio spaccino musicale di fiducia).

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anche la copertina dice tanto

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sono nel viaggio del disco qua sopra, ‘Sweet Heart Sweet Light’ ... poi riferisco

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track by track come una volta

01. I Am What I Am = blues meno pieno di quello di Ladies and Gentlemen, ma con coda rumorosa.

02. Life Is a Problem = "Jesus wont you be my radio?" ... intro beatlesiano circa Abbey Road. E tutto il pezzo è così, sinfonico e più da conclusione di disco che piazzato alla numero 2.

03. Mary = Questa parte soft e ti accompagna con la stessa andatura per 6 minuti. Certo che chi si aspettava la droga, finora s'è beccato tutto blues di buona fattura. Anche qui protagonisti gli archi.

04. So Long You Pretty Thing = canta assieme a Poppy Spaceman, sua figlia undicenne, e a questo punto pare chiaro si tratti di un album di purificazione spirituale più che di viaggio di qualsiasi altro tipo. Gospel latente ma apparentemente proveniente dal profondo. 8 minuti di redenzione, divisi in due da una seconda parte più elettrica ma comunque innodica. Gran pezzo (chiave dell'album). Vengono in mente gli Oasis di Be Here Now, ma senza gli eccessi di produzione.

05. Freedom = arpeggio acustico, qualche tasto di pianoforte e "freedom is yours if you want it"... bellissimo. I migliori Rolling Stones post-Brian Jones.

06. Headin' for the Top Now = ecco un po' di rumore! Chi sono, i Velvet Underground v2012? E' un pezzo che ci sta tutto, ma che stacca molto con quanto c'è stato prima. Sembra dividere il disco in due, e la prima parte tutto sembrava meno che una prima parte di un disco normale.

07. Get What You Deserve = resta tutto in sospeso, e ormai è chiaro che quest'album non partirà mai veramente: il basso è pressoché assente, la batteria cianfrusaglia, il ritmo al massimo lo danno i tempi dei cori. Deluderà qualcuno, ma il bello è questo. Finale ai limiti del post rock.

08. Hey Jane = questa seconda parte è dunque veramente ma veramente Velvet Underground. Il brano portante del disco... "show em what you can do!". Non ha certo i canoni del singolo da classifica, ma la canzone meritava un video così bello. La lunghezza media dei brani fa sì che questo sia un album in cui devi spingere play e dimenticarti delle funzioni del lettore audio. Come sempre come gli Spiritualized per altro.

09. Little Girl = questo doveva essere il singolo forse, se non fosse che parla poco del resto del disco, e invece più di Beatles-Oasis-Verve in formato canzone. Un po' ripetitiva, ma questa è una caratteristica degli Spiritualized!

10. Too Late = La parte finale è più scorrevole dunque, e anche questo brano è molto più easy di quel che ci si aspettava dopo l'ascolto di "Hey Jane" in anteprima. Forse la meno coinvolgente?

11. Huh? = Finale sinfonico.

ragazzi è un disco da comprare, anche se potrà risultare controverso e prendere recensioni miste.

[El Raval]

aspettiamo con calma

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(sì l'ordine delle canzoni di cui sopra è sbagliato... ma sono quelle)

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Tornandoci può risultare un po' stucchevole. E' da stabilire se i difetti non affliggono il disco inteso come tutto, o se lo rendono più riuscito.

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non so se avete visto l'articolo sugli Spiritualized... beh, è in prima pagina http://www.panopticonmag.com/

[Decades]

In pratica mi manca tutto tranne Ladies and Gentlemen, Songs in A&E e l'EP Feel So Sad del 91. Appena passa il colpo di coda dell'inverno, gli altri me li passo.