Cinema + Film in TV

[Messer Dino Compagni]

L'avevo già fatta nel 2016 premettendo sull'inutilità di farla. Tra l'altro, come per la musica, anche per il cinema andrebbe affiancata una ricerca sul cambio di medium, di produzione, di distribuzione e tutti i fenomeni quali la serializzazione, la brandizzazione delle sceneggiature, la cristallizzazione dei soggetti artistici in ruoli bidimensionali (donne macho, lgbtq+ e tutte le minoranze marvel-brandizzabili). Si dovrebbe parlare di supporti al medium in quanto quasi tutto ora non è più pensato per il cinema. Ci si domanderà nel giro di qualche decennio del senso stesso della parola se non come ricordo paleolessicale. Oppure il cinema sarà un vetusto retaggio di un più complesso sistema mediatico, magari relegato allo stato di arte. Per me rimane ancora attuale la regola intrattenimento+contenuto artistico/cultuale+forma. In questo senso per me l'artista occidentale che ha una più radicata filosofia di cinema svincolato dagli antichi dogmi e che ha intuito certi sviluppi è Steven Soderbergh. Non significa faccia sempre bei film ma è sempre molto lucido in quel che vuole dire e come.

http://doyourealize.it/film-del-millenn ... tografici/

[dissonance]

Correte in sala a vedere l'ultimo di Bellocchio, bellissimo affresco sulla vicenda di Edgardo Mortara

[Messer Dino Compagni]

Ho visto il thriller polizei con l'onnipresente PF Favino L'Ultima Notte di Amore. Al netto di qualche lungaggine centrale propedeutica ma non a fuoco e del fatto che noi scafati spettatori i film di David Ayer li abbiamo visti tutti, forse é da Suburra che non ne esce uno così buono.