Woven Hand / 16 Horsepower
Woven Hand / 16 Horsepower
Partiamo dall'ultima uscita, che noi trattiamo così:
Come inquadrare The Threshing Floor, sesto full-length dei Woven Hand? Come prima cosa possiamo dire che difficilmente i fan di David Eugene Edwards, sempre indiscussa guida del gruppo, rimarranno delusi. E altrettanto difficilmente lo saranno coloro che avevano storto il naso alla svolta elettrica di Ten Stones, e che desideravano provare di nuovo le atmosfere dei primi dischi. The Threshing Floor è infatti un ritorno alle sonorità originali del gruppo, più acustiche e atmosferiche rispetto a quelle elettriche ed energetiche del disco precedente. Non che si possa parlare di involuzione o poco coraggio; Edwards continua a portare avanti con determinazione la sua personalissima visione del country e del folk, intrisa di spiritualità e misticismo, aspetti evidenziati come sempre dai temi delle lyrics, e dalla messianica voce del frontman. Si spinge di più sul lato psichedelico e lisergico in The Threshing Floor, ma anche e soprattutto su afflati etnici di disparate provenienze (“Terre Haute”, “Raise Her Hands”). Non c'è solo l'America di cowboy e indiani, insomma. Con la titletrack e “Truth” (cover dei New Order) assistiamo invece a un ritorno di quelle influenze darkwave che nei Woven Hand erano state messe un po' in disparte, dopo il ruolo importante che avevano svolto nei brani dei mai dimenticati 16 Horsepower. Sempre coerente e fedele alla sua poetica, ciò che ha sempre sorpreso di Edwards è la sua capacità di continuare a scrivere, semplicemente, belle canzoni, con ben poche deviazioni sonore nel suo percorso alla guida dei Woven Hand, se si esclude il bell'episodio di Ten Stones. Forse è per quella sua particolare urgenza espressiva, inesaurita e probabilmente inesauribile, forse è più banalmente il suo talento di songwriter, da sempre poco considerato. A noi ascoltatori non resta che goderne. 7.5/10
Io pirla me lo stavo lasciando da parte inutilmente, l'ho messo oggi e mi sono ricordato di quanto mi era piaciuto in fondo Ten Stones, nonostante lo avessi messo da parte da un pezzo. David Eugene Edwards era dietro ai 16 Horsepower anche, che noi nella classifica dei 2000 presentiamo così Secret South:
Se Sackcloth 'n' Ashes aveva fatto conoscere la band di Denver per le sue atmosfere visionarie, Secret South sa come rincarare la dose. A partire da “Clogger”, cupa e pesante apertura del disco, passando per la teatralità di “Splinters” e “Cinder Alley” o la tradizionale “Wayfaring Stranger”, i 16 Horsepower sanno come attraversare vasti territori senza disperdersi. David Eugene Edwards poi non si accontenta solamente di raffinare il suono distintivo del gruppo, ma si preoccupa soprattutto di aumentare l’intensità dei suoi messaggi, “Give my conscience a pounding, come and shake my ground Lord, with the sound of Heaven's hounding”. I temi principali riguardano le ossessioni e la disperazione degli uomini, la dannazione, la spiritualità ed il nichilismo, ma anche l’amore. David riesce comunque a decantare e profetizzare tutto questo con i suoi gesti teatrali, senza mai ricadere nello scontato o nel ridicolo, servendosi di un sapiente utilizzo di tutti i suoi strumenti nella ricostruzione del suo immaginario gotico-americano. Secret South è comunemente definito il lavoro più importante e conosciuto dei 16 Horsepower, un lavoro noir in tutti i sensi a partire dalle sue radici.
Insomma. Una garanzia Edwards.
Come inquadrare The Threshing Floor, sesto full-length dei Woven Hand? Come prima cosa possiamo dire che difficilmente i fan di David Eugene Edwards, sempre indiscussa guida del gruppo, rimarranno delusi. E altrettanto difficilmente lo saranno coloro che avevano storto il naso alla svolta elettrica di Ten Stones, e che desideravano provare di nuovo le atmosfere dei primi dischi. The Threshing Floor è infatti un ritorno alle sonorità originali del gruppo, più acustiche e atmosferiche rispetto a quelle elettriche ed energetiche del disco precedente. Non che si possa parlare di involuzione o poco coraggio; Edwards continua a portare avanti con determinazione la sua personalissima visione del country e del folk, intrisa di spiritualità e misticismo, aspetti evidenziati come sempre dai temi delle lyrics, e dalla messianica voce del frontman. Si spinge di più sul lato psichedelico e lisergico in The Threshing Floor, ma anche e soprattutto su afflati etnici di disparate provenienze (“Terre Haute”, “Raise Her Hands”). Non c'è solo l'America di cowboy e indiani, insomma. Con la titletrack e “Truth” (cover dei New Order) assistiamo invece a un ritorno di quelle influenze darkwave che nei Woven Hand erano state messe un po' in disparte, dopo il ruolo importante che avevano svolto nei brani dei mai dimenticati 16 Horsepower. Sempre coerente e fedele alla sua poetica, ciò che ha sempre sorpreso di Edwards è la sua capacità di continuare a scrivere, semplicemente, belle canzoni, con ben poche deviazioni sonore nel suo percorso alla guida dei Woven Hand, se si esclude il bell'episodio di Ten Stones. Forse è per quella sua particolare urgenza espressiva, inesaurita e probabilmente inesauribile, forse è più banalmente il suo talento di songwriter, da sempre poco considerato. A noi ascoltatori non resta che goderne. 7.5/10
Io pirla me lo stavo lasciando da parte inutilmente, l'ho messo oggi e mi sono ricordato di quanto mi era piaciuto in fondo Ten Stones, nonostante lo avessi messo da parte da un pezzo. David Eugene Edwards era dietro ai 16 Horsepower anche, che noi nella classifica dei 2000 presentiamo così Secret South:
Se Sackcloth 'n' Ashes aveva fatto conoscere la band di Denver per le sue atmosfere visionarie, Secret South sa come rincarare la dose. A partire da “Clogger”, cupa e pesante apertura del disco, passando per la teatralità di “Splinters” e “Cinder Alley” o la tradizionale “Wayfaring Stranger”, i 16 Horsepower sanno come attraversare vasti territori senza disperdersi. David Eugene Edwards poi non si accontenta solamente di raffinare il suono distintivo del gruppo, ma si preoccupa soprattutto di aumentare l’intensità dei suoi messaggi, “Give my conscience a pounding, come and shake my ground Lord, with the sound of Heaven's hounding”. I temi principali riguardano le ossessioni e la disperazione degli uomini, la dannazione, la spiritualità ed il nichilismo, ma anche l’amore. David riesce comunque a decantare e profetizzare tutto questo con i suoi gesti teatrali, senza mai ricadere nello scontato o nel ridicolo, servendosi di un sapiente utilizzo di tutti i suoi strumenti nella ricostruzione del suo immaginario gotico-americano. Secret South è comunemente definito il lavoro più importante e conosciuto dei 16 Horsepower, un lavoro noir in tutti i sensi a partire dalle sue radici.
Insomma. Una garanzia Edwards.
Last edited by Shaun on 05 Jul 2010 14:21, edited 1 time in total.
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
sì un gran personaggio che poteva avere molta più fortuna vista la qualità dei suoi dischi
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
Con la sua carriera vanifica gli sforzi di tanti indie-country-folk out there.
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
sapete che approvo e mi trovo pienamente d'accordo con la recensione di The Threshing Floor, è un disco che sta crescendo molto in questo periodo. Ieri sera alla fine non sono andata al loro concerto, ma ricordo che dovrebbe già esserci un live report tra le primissime edizioni (EDIT: eccolo qua), dal vivo sono una bella esperienza in effetti. Se vi capita approfittatene.
Last edited by Dry on 06 Jul 2010 14:57, edited 1 time in total.
Ci aveva pensato..
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
Un personaggione di grosso calibro, di quelli che capita raramente di sentire.
Per me non c'è paragone nemmeno con Nick Cave, per dire, eppure è molto meno conosciuto di lui. Ricordo che Edwards si fa distribuire da una casa discografica tedesca, neanche negli USA lo cagano!
E caga in testa agli n cantautori barbuti indie che infestano il mercato discografico. Tutta un'altra pasta.
Facciamo una classifica dei Woven Hand, và:
omonimo
The Threshing Floor
Consider The Birds
Ten Stones
Mosaic
16 Horsepower: bè naturalmente il capolavoro è Secret South, di poco sotto Sackcloth 'n Ashes. Niente male anche Folklore.
Per me non c'è paragone nemmeno con Nick Cave, per dire, eppure è molto meno conosciuto di lui. Ricordo che Edwards si fa distribuire da una casa discografica tedesca, neanche negli USA lo cagano!
E caga in testa agli n cantautori barbuti indie che infestano il mercato discografico. Tutta un'altra pasta.
Facciamo una classifica dei Woven Hand, và:
omonimo
The Threshing Floor
Consider The Birds
Ten Stones
Mosaic
16 Horsepower: bè naturalmente il capolavoro è Secret South, di poco sotto Sackcloth 'n Ashes. Niente male anche Folklore.
Last edited by Percy on 06 Jul 2010 19:12, edited 1 time in total.
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
Uno che è superiore, nel senso che vive in un mondo suo mistico e che è talmente gentile da farcene vedere un pezzettino. Questo soprattutto durante i concerti, che spaccano sul serio, e lui da seduto è una cosa mai vista in mille concerti: movimenti da serpente/lucertola con gamba alzata e mano a sonaglie, occhi che vanno all'indietro e lui che si sbatte la testa da farmi venire i brividi solo a pensarci.
Ieri sera c'ero e per due gocce hanno interrotto il concerto dopo neanche un'ora, negando la possibilità a DEE di fare qualche canzone più storica (io ero andato anche solo per risentire American Wheeze dal vivo). Beh, scrivono sul volantino "Anche in caso di pioggia" e per due gocce sul serio hanno bloccato mezz'ora di concerto. Checcazzo. Se succede una cosa simile per i C93 ci sta la rivolta del popolo.
Ieri sera c'ero e per due gocce hanno interrotto il concerto dopo neanche un'ora, negando la possibilità a DEE di fare qualche canzone più storica (io ero andato anche solo per risentire American Wheeze dal vivo). Beh, scrivono sul volantino "Anche in caso di pioggia" e per due gocce sul serio hanno bloccato mezz'ora di concerto. Checcazzo. Se succede una cosa simile per i C93 ci sta la rivolta del popolo.
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
Ho già elogiato i due gruppi e il disco nuovo nei vari topic sparsi.
I Woven Hand però devo approfondirli perché non li ho ascoltati per bene intero, mi sono soffermato solo sul primo, Ten Stones e questo, gli altri solo distrattamente. Rimedierò
I Woven Hand però devo approfondirli perché non li ho ascoltati per bene intero, mi sono soffermato solo sul primo, Ten Stones e questo, gli altri solo distrattamente. Rimedierò
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
Al paragone con Nick Cave non avevo pensato, ma ora che sto ascoltando Black Soul Choir, nonostante col Caverna abbia poco a che spartire, dico che Edwards è più figo. Ecco.
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
Assolutamente... Piuttosto improvvisiamo un telone con le nostre camice hawaiane.reese wrote:Uno che è superiore, nel senso che vive in un mondo suo mistico e che è talmente gentile da farcene vedere un pezzettino. Questo soprattutto durante i concerti, che spaccano sul serio, e lui da seduto è una cosa mai vista in mille concerti: movimenti da serpente/lucertola con gamba alzata e mano a sonaglie, occhi che vanno all'indietro e lui che si sbatte la testa da farmi venire i brividi solo a pensarci.
Ieri sera c'ero e per due gocce hanno interrotto il concerto dopo neanche un'ora, negando la possibilità a DEE di fare qualche canzone più storica (io ero andato anche solo per risentire American Wheeze dal vivo). Beh, scrivono sul volantino "Anche in caso di pioggia" e per due gocce sul serio hanno bloccato mezz'ora di concerto. Checcazzo. Se succede una cosa simile per i C93 ci sta la rivolta del popolo.
Lui comunque personaggio incredibile. Io e Dry c'eravamo al concerto padovano per il tour di Ten Stones. Intensissimo.
Il nuovo forse è addirittura superiore ma non sono nel momento ideale per la sua musica quindi lo riprenderò più in là.
But how can you sleep with my heart so loud?
Re: Woven Hand / 16 Horsepower
Per me lui è in questi giorni la conferma che la musica nel tempo fa un po' quello che le pare su una persona. Da stima e amore per qualche pezzo, sono passato nel giro degli ultimi 7 giorni ad amarlo come pochissima altra musica folk rock.
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