Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
Jonny Greenwood è anche un compositore di colonne sonore della M..onna!Non lo si scopre certo oggi e non lo scopro certo io.Che questo polistrumentista dall'aria stralunata sia un Genio Vivente,posso affermarlo con cognizione di causa ed il mio invito,per chi fino ad oggi si è soffermato e speso soltanto sulla sua attività come chitarrista/ seconda mente della band inglese,è anche quello di scoprire o recuperare i suoi lavori per il cinema,ed in particolar modo per un regista che il sottoscritto adora da anni;Paul Thomas Anderson.Basta prendere due film dalla filmografia di Anderson...IL PETROLIERE e THE MASTER.Voglio sperare che tutti quanti abbiano visionato queste pellicole almeno una volta,perchè non averle viste rappresenterebbe un autentico sacrilegio...la prima è senza ombra di dubbio il più bel film degli ultimi trent'anni a livello mondiale,come minimo.A parte la prova attoriale di uno splendido Daniel Day Lewis,quello che mi ha colpito più di tutti la prima volta che ho visto THERE WILL BE BLOOD,è stata senza dubbio alcuno la partitura della colonna sonora.Inquietante.Estatica.Claustrofobica,con quell'arrangiamento di archi che dire sinistro è poco.Ricorda parecchio quella di Shining,se ci fate caso e da lì ho scoperto il collegamento e l'amore incondizionato di Jonny per Krzystof Penderecki,compositore polacco autore di un brano da pelle d'oca ,TRENODIA PER LE VITTIME DI HIROSHIMA (Lynch l'ha inserito come sottofondo musicale nell'episodio più bello dell'ultima stagione di Twin Peaks..quello della scena dell'esplosione nucleare).Senza quel tipo di musica,il film di Anderson non sarebbe stato lo stesso...c'è inoltre una scena meravigliosa de IL PETROLIERE,una tra le tante,nella quale il figlioletto del protagonista diventa cieco e il padre,nel tentativo di soccorrerlo,assiste impotente alla fuoriuscita violenta ed improvvisa di petrolio da un pozzo..il brano si chiama Convergence ed è qualcosa di fenomenale.Archi stridenti,percussioni martellanti....ci vuole del genio a comporre qualcosa di simile.La ost di THE MASTER non raggiunge i livelli di quella de IL PETROLIERE,ma è altrettanto bella come anche quelle,seppur minori, per gli ultimi film di P. T. A,ovvero per VIZIO DI FORMA e per il FILO NASCOSTO.Su youtube ci sono filmati di live di Jonny con orchestra che sono qualcosa di eccezionale...rimango stupido e sbalordito,perchè la classe è tanta.Scrivere per il cinema può sembrare una cazzata,ma non lo è,soprattutto scrivere un certo tipo di musica d'avanguardia,sperimentale,che ai più potrebbe far storcere il naso ma a me piace da impazzire.
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
Verissimo che la colonna sonora di There Will Be Blood è portentosa. Forse solo esagerato definirlo il miglior film degli ultimi trent'anni senza dubbio, ecco. Bellissimo film, P. T. Anderson un grande eh e D. D. Lewis sempre pazzesco, però insomma...
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
più volte mi sono detto di comprargli qualcosa, poi finisco sempre per prendere altro ed eliminarlo dal carrello.
certo che le orchestrazioni che arrangia per i Radiohead sono fantastiche.
visto dal vivo assieme a Thom Yorke a Macerata (lui ha casa vicino Fermo, quindi non è impossibile beccarlo tra il pubblico dello Sferisterio durante la stagione estiva), ho apprezzato più da vicino l'umiltà incredibile del personaggio, così come ho visto che le canzoni dei Radiohead nascono e sono al 100% nella testa di Thom. I progetti solisti di Jonny sono quanto esprime da solo, e giustamente non crea nulla di vagamente paragonabile.
Il più volte annunciato disco di Ed O'Brien poverino è rimasto schiacciato dal coronavirus, non se l'è filato nessuno.
Phil Selway qualche buona recensione negli anni l'ha avuta.
Resta fuori Colin Greenwood, signor musicista anche lui, forse non interessato a una carriera solistica.
Phantom Thread > Il Petroliere
certo che le orchestrazioni che arrangia per i Radiohead sono fantastiche.
visto dal vivo assieme a Thom Yorke a Macerata (lui ha casa vicino Fermo, quindi non è impossibile beccarlo tra il pubblico dello Sferisterio durante la stagione estiva), ho apprezzato più da vicino l'umiltà incredibile del personaggio, così come ho visto che le canzoni dei Radiohead nascono e sono al 100% nella testa di Thom. I progetti solisti di Jonny sono quanto esprime da solo, e giustamente non crea nulla di vagamente paragonabile.
Il più volte annunciato disco di Ed O'Brien poverino è rimasto schiacciato dal coronavirus, non se l'è filato nessuno.
Phil Selway qualche buona recensione negli anni l'ha avuta.
Resta fuori Colin Greenwood, signor musicista anche lui, forse non interessato a una carriera solistica.
Phantom Thread > Il Petroliere
-
- Posts: 540
- Joined: 06 Nov 2015 10:59
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
Conoscete il suo doppio album a nome Junun? Molto valido per come la vedo io, ma non sono un esperto di musica indiana. A parte questo lavoro ho ascoltato solo gli Shakti facenti parte di questo macrogenere molto interessante.
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
Mi permetto di dissentire Afx...secondo me le composizioni per il cinema sono l'espressione più geniale e lampante del suo estro artistico...non che voglia sminuire le orchestrazioni per i Radiohead,ma le ost che ho menzionato precedentemente sono qualcosa di ancora più sublime ed unico.Sarà che sono un amante delle colonne sonore,ma anche The master ha dei brani clamorosi e mica da ridere...uno su tutti, "Application 45 Version 1",ripreso poi nei suoi ultimi live con orchestra.Ascoltatelo al buio,e poi mi dite.Si può dire che sono cresciuto passando in rassegna i lavori dei vari Herrmann,Goldsmith,Rota e Morricone,e Greenwood sembra stare sul loro stesso livello.In "INHERENT VICE" c'è un altro pezzo che si intitola "Shasta Fay" ,che calza a pennello con la scena sensuale nella quale il protagonista interpretato da Joaquin Phoenix ,un investigatore privato,viene sedotto e irretito dalla tipa che in realtà sarebbe la sua cliente e l'arrangiamento degli archi è qualcosa da brividi...nella soundtrack di Phantom Thread ci sento invece molto Debussy,con quelle armonie aperte e sospese dettate dal piano.Il disco di musica indiana non l'ho sentito,ma ho letto anch'io che è qualcosa di assolutamente meritevole.
- Tyler Durden
- Posts: 1769
- Joined: 15 Jan 2009 11:28
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
Sempre stato un mega-fan di Jonny Greenwood in tutto. Gran personaggio, iper-poliedrico e - IMHO - miglior chitarrista inglese degli ultimi 30 anni insieme a Coxon dei Blur. (Poi in realtà Greenwood lo distacca per tutto ciò che ha fatto da solo, che obiettivamente è incommensurabile rispetto al percorso solista di Graham).
A parte questo, su "There will be blood" (odio le traduzioni italiane dei titoli originali) non mi spingo a tanto...
A parte questo, su "There will be blood" (odio le traduzioni italiane dei titoli originali) non mi spingo a tanto...
...però Paul Thomas Anderson è fra 3-4 registi più rappresentativi della nostra epoca, e se qualcuno dice che è IL migliore, ci può anche stare.
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
ascoltate questo gioiello
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
anteprima nuova soundtrack
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
crimsoniano-math direi, eh?
-
- Posts: 540
- Joined: 06 Nov 2015 10:59
Re: Jonny Greenwood non è solo il chitarrista dei Radiohead
Sono delle composizioni di Steve Reich. Le tracce originali sono state suonate ai tempi da Pat Metheny. Assolutamente si, riguardo la faccenda del Math-Rock. In un’intervista a Scaruffi Ian Williams (Don Caballero) parla di quanto lo abbiano influenzato sia Steve Reich sia Fela Kuti.
Who is online
Users browsing this forum: No registered users and 21 guests