c'è sul post metal http://doyourealize.it/post-metal-eravamo-arrivati/toolipano wrote: ↑08 Sep 2021 15:21 Ma ricordo male o c'era uno speciale post hardcore sul sito una volta? Oppure avevate solo parlato della possibilità di farlo? Sarebbe molto bello, visto che qui sembra che qualche esperto del genere ci sia. Io ho parecchie lacune e sono sicuro che sarebbero diversi i dischi interessanti da recuperare.
This Is Post Hardcore
Re: This Is Post Hardcore
Re: This Is Post Hardcore
eh però quello è una cosa diversa: dicevo proprio un articolo sui nomi di cui si è discusso in questo topic. Che ok i Fugazi (che poi persino quelli, secondo me sono in tanti che non li conoscono bene) e le band più importanti, ma c'è tanto da ri-scoprire e sarebbe interessante mettere in ordine quello di cui si è scritto qui.AFX wrote: ↑08 Sep 2021 15:36 c'è sul post metal http://doyourealize.it/post-metal-eravamo-arrivati/
Re: This Is Post Hardcore
forse più sull'emo-core può aver senso fare uno specialetoolipano wrote: ↑08 Sep 2021 15:44eh però quello è una cosa diversa: dicevo proprio un articolo sui nomi di cui si è discusso in questo topic. Che ok i Fugazi (che poi persino quelli, secondo me sono in tanti che non li conoscono bene) e le band più importanti, ma c'è tanto da ri-scoprire e sarebbe interessante mettere in ordine quello di cui si è scritto qui.AFX wrote: ↑08 Sep 2021 15:36 c'è sul post metal http://doyourealize.it/post-metal-eravamo-arrivati/
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Re: This Is Post Hardcore
La butto lì... Ma chiedere ad Agostino Tilotta degli Uzeda? Un’altra persona che mi viene in mente è un violinista che ha suonato nel progetto solista di Joe Lally nel suo periodo romano. Con quest’ultimo sono in contatto. Sarebbe bello saperne di più da chi ha conosciuto l’ambiente.
Edit: Anche i Crash Of Rhinos se non ricordo male hanno inciso per un’etichetta nostrana. Sono un gruppo propriamente post-hardcore/emo scioltosi dopo appena due dischi... Magari anche in quel giro potremmo scoprire qualcosa.
Edit: Anche i Crash Of Rhinos se non ricordo male hanno inciso per un’etichetta nostrana. Sono un gruppo propriamente post-hardcore/emo scioltosi dopo appena due dischi... Magari anche in quel giro potremmo scoprire qualcosa.
Re: This Is Post Hardcore
ma per cosa fare?The Sheltering Sky wrote: ↑08 Sep 2021 21:35 La butto lì... Ma chiedere ad Agostino Tilotta degli Uzeda? Un’altra persona che mi viene in mente è un violinista che ha suonato nel progetto solista di Joe Lally nel suo periodo romano. Con quest’ultimo sono in contatto. Sarebbe bello saperne di più da chi ha conosciuto l’ambiente.
Edit: Anche i Crash Of Rhinos se non ricordo male hanno inciso per un’etichetta nostrana. Sono un gruppo propriamente post-hardcore/emo scioltosi dopo appena due dischi... Magari anche in quel giro potremmo scoprire qualcosa.
che pensi che ti racconta il violinista del progetto solista di Joe Lally che l'hanno ascoltato solo amici e parenti?
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Re: This Is Post Hardcore
Pensavo fosse un’iniziativa carina, ma capisco il tuo punto di vista.
Re: This Is Post Hardcore
poi secondo me va fatta molta chiarezza su come fare gli insiemi, perché non puoi fare un articolo unico.
C'è post hardcore storico (Fugazi, Quicksand), c'è emo-core (Sunny Day Real Estate), c'è post hardcore contemporaneo, che può essere sia più legato alla matrice emo (ovvero band come Prawn o The World Is...) o a quella hardcore originale (Turnstile)
madsun correggi-aggiungi per cortesia!
C'è post hardcore storico (Fugazi, Quicksand), c'è emo-core (Sunny Day Real Estate), c'è post hardcore contemporaneo, che può essere sia più legato alla matrice emo (ovvero band come Prawn o The World Is...) o a quella hardcore originale (Turnstile)
madsun correggi-aggiungi per cortesia!
Re: This Is Post Hardcore
Magari una serie a puntate... Che ne so: parte 1 - origini/classici, parte 2 - emo-core, parte 3 - hardcore oggiAFX wrote: ↑09 Sep 2021 09:02 poi secondo me va fatta molta chiarezza su come fare gli insiemi, perché non puoi fare un articolo unico.
C'è post hardcore storico (Fugazi, Quicksand), c'è emo-core (Sunny Day Real Estate), c'è post hardcore contemporaneo, che può essere sia più legato alla matrice emo (ovvero band come Prawn o The World Is...) o a quella hardcore originale (Turnstile)
madsun correggi-aggiungi per cortesia!
Capisco che sarebbe un po' impegnativo, ma probabilmente tanto materiale si potrebbe recuperare dai commenti scritti qui. Poi via di top 10-15 dischi per ogni puntata e gli articoli sono belli che pronti.
Re: This Is Post Hardcore
io credo - e vedo in giro - che il formato che funziona oggi è quello dei podcast. La gente ascolta, ma non legge.toolipano wrote: ↑09 Sep 2021 09:44Magari una serie a puntate... Che ne so: parte 1 - origini/classici, parte 2 - emo-core, parte 3 - hardcore oggiAFX wrote: ↑09 Sep 2021 09:02 poi secondo me va fatta molta chiarezza su come fare gli insiemi, perché non puoi fare un articolo unico.
C'è post hardcore storico (Fugazi, Quicksand), c'è emo-core (Sunny Day Real Estate), c'è post hardcore contemporaneo, che può essere sia più legato alla matrice emo (ovvero band come Prawn o The World Is...) o a quella hardcore originale (Turnstile)
madsun correggi-aggiungi per cortesia!
Capisco che sarebbe un po' impegnativo, ma probabilmente tanto materiale si potrebbe recuperare dai commenti scritti qui. Poi via di top 10-15 dischi per ogni puntata e gli articoli sono belli che pronti.
Ecco perché parlavo di clubhouse, perché è il posto dove uno si può ritrovare per parlare di quello che vuole, senza la pesantezza di un formato
l'alternativa è la riunione anche virtuale in cui si parla di un argomento, moderata non so come, ma a cui partecipa chi si sente di voler dire la sua su una band, una scena, un genere, un periodo
Re: This Is Post Hardcore
La cosa più bella sarebbe un canale Twitch/Youtube. Però ci vuole qualcuno capace di moderare/intrattenere e dettare i ritmi della conversazione, se no diventa noioso. Dovresti chiedere a TurlupinAFX wrote: ↑14 Sep 2021 18:34 io credo - e vedo in giro - che il formato che funziona oggi è quello dei podcast. La gente ascolta, ma non legge.
Ecco perché parlavo di clubhouse, perché è il posto dove uno si può ritrovare per parlare di quello che vuole, senza la pesantezza di un formato
l'alternativa è la riunione anche virtuale in cui si parla di un argomento, moderata non so come, ma a cui partecipa chi si sente di voler dire la sua su una band, una scena, un genere, un periodo
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