Salute e Benessere psicofisico

tra un bicchier di vino e un coltello a serramanico
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WCephei
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Salute e Benessere psicofisico

Post by WCephei » 18 Apr 2020 13:35

aspettando il nulla osta di AFX

visto che eravamo OT, c'erano bei spunti in quel thread. Si possono pure spostare qui a partire dall'input iniziale di Messere, oppure si ricomincia da 0. Un calderone dove parlare di Salute psicofisica e quindi pratiche sia alimentari che abitudini in generale da condividere

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AFX
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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by AFX » 19 Apr 2020 08:38

È ok
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toolipano
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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by toolipano » 19 Apr 2020 18:38

Allora inauguro io il topic nuovo, quotando WCephei dall'altro topic
WCephei wrote: 18 Apr 2020 11:03
Oggi se vuoi farla in maniera autentica la dieta mediterranea ti costa un botto.
L'ideale "mediterraneo" fatto di verdure e frutta fresca, pesce, (carne bianca) e carboidrati semplici è ancora praticabile (vedasi mia nonna in parte :D ) ma serve totale dedizione nella coltivazione, nel trattamento delle piante, nella scelta delle farine, nella produzione manuale di pasta. Alcuni miei familiari allevano ancora galline e pochi polli in condizioni gentili e igieniche, pochi però hanno questa fortuna e dispiace ammettere di non poter continuare la tradizione.
Dovremmo però almeno idealmente tendere ad essa nel momento della scelta di certi cibi rispetto ad altri. Olio d'oliva invece che burro, magari più pesce che carne. Alla fine si tratta di cercare di ridurre al minimo i rischi per la salute più che annullarli (nessuno ti dà la certezza); se poi aggiungiamo la dimensione etica ed equo e solidale nei confronti sia dell'ambiente, degli animali ma anche dei coltivatori e di chi lavora 12 ore al giorno nelle piantagioni allora il gioco si fà interessante perchè sempre più restrittivo.
Secondo me è assolutamente fattibile seguire la dieta mediterranea e scegliere alimenti di qualità, possibilmente certificati biologici e, ove praticabile, prodotti sul territorio (o perlomeno di cui è possibile tracciare la provenienza e avere una discreta certezza della sostenibilità ambientale/sociale degli stessi).
Sul costo, mi permetto di dissentire. Alla fine sono scelte. Magari basta rinunciare a qualche spritz schifoso o a qualche birra sgasata al baretto che ti costano 5 euro l'uno.
Come dicevo nell'altro topic, sto facendo quasi al 100% a meno della GDO:
Verdura e frutta = spaccio bio
Carne = poca e presa dal macellaio di fiducia che mi consiglia solo prodotti contadini (questo sì è fattibile solo se si vive in determinate zone)
Farine = vado direttamente da un piccolo produttore locale che ha un bello spaccio fornitissimo di ogni tipo di farina biologica
Legumi, frutta secca, semi = negozi bio o acquisto su internet da piccoli produttori
Pesce = Preso al mercato con rapporto di semi-amicizia col pescivendolo, oppure gruppo d'acquisto solidale
Formaggi e latticini = pochi e presi direttamente dai produttori
Uova = ho una collega che ha le galline e me le vende ogni settimana
Olio d'oliva = ordino da un produttore che aveva consigliato AFX
Pane, pizza e pasta = li faccio tutti in casa da anni (non sono una massaia... ho la macchina della pasta e la macchina del pane e veramente sono cose che si fanno in pochi minuti. Basta essere organizzati)

Alla fine i costi da sostenere sono superiori rispetto al supermercato (ma anche la qualità è superiore), ma non di tanto... a spanne quantificherei in meno di 50 € in più al mese a persona (chiaramente più si è, più questo rapporto scende). Non mi permetto di fare i conti in tasca a nessuno, ma secondo me è una spesa sostenibile per la maggiore parte di noi, soprattutto se non si hanno 5 figli. Se non vale la pena spendere per mangiare bene e per la nostra salute, a cosa ci servono i soldi?

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WCephei
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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by WCephei » 19 Apr 2020 19:18

toolipano wrote: 19 Apr 2020 18:38 Allora inauguro io il topic nuovo, quotando WCephei dall'altro topic
WCephei wrote: 18 Apr 2020 11:03
Oggi se vuoi farla in maniera autentica la dieta mediterranea ti costa un botto.
L'ideale "mediterraneo" fatto di verdure e frutta fresca, pesce, (carne bianca) e carboidrati semplici è ancora praticabile (vedasi mia nonna in parte :D ) ma serve totale dedizione nella coltivazione, nel trattamento delle piante, nella scelta delle farine, nella produzione manuale di pasta. Alcuni miei familiari allevano ancora galline e pochi polli in condizioni gentili e igieniche, pochi però hanno questa fortuna e dispiace ammettere di non poter continuare la tradizione.
Dovremmo però almeno idealmente tendere ad essa nel momento della scelta di certi cibi rispetto ad altri. Olio d'oliva invece che burro, magari più pesce che carne. Alla fine si tratta di cercare di ridurre al minimo i rischi per la salute più che annullarli (nessuno ti dà la certezza); se poi aggiungiamo la dimensione etica ed equo e solidale nei confronti sia dell'ambiente, degli animali ma anche dei coltivatori e di chi lavora 12 ore al giorno nelle piantagioni allora il gioco si fà interessante perchè sempre più restrittivo.
Secondo me è assolutamente fattibile seguire la dieta mediterranea e scegliere alimenti di qualità, possibilmente certificati biologici e, ove praticabile, prodotti sul territorio (o perlomeno di cui è possibile tracciare la provenienza e avere una discreta certezza della sostenibilità ambientale/sociale degli stessi).
Sul costo, mi permetto di dissentire. Alla fine sono scelte. Magari basta rinunciare a qualche spritz schifoso o a qualche birra sgasata al baretto che ti costano 5 euro l'uno.
Come dicevo nell'altro topic, sto facendo quasi al 100% a meno della GDO:
Verdura e frutta = spaccio bio
Carne = poca e presa dal macellaio di fiducia che mi consiglia solo prodotti contadini (questo sì è fattibile solo se si vive in determinate zone)
Farine = vado direttamente da un piccolo produttore locale che ha un bello spaccio fornitissimo di ogni tipo di farina biologica
Legumi, frutta secca, semi = negozi bio o acquisto su internet da piccoli produttori
Pesce = Preso al mercato con rapporto di semi-amicizia col pescivendolo, oppure gruppo d'acquisto solidale
Formaggi e latticini = pochi e presi direttamente dai produttori
Uova = ho una collega che ha le galline e me le vende ogni settimana
Olio d'oliva = ordino da un produttore che aveva consigliato AFX
Pane, pizza e pasta = li faccio tutti in casa da anni (non sono una massaia... ho la macchina della pasta e la macchina del pane e veramente sono cose che si fanno in pochi minuti. Basta essere organizzati)

Alla fine i costi da sostenere sono superiori rispetto al supermercato (ma anche la qualità è superiore), ma non di tanto... a spanne quantificherei in meno di 50 € in più al mese a persona (chiaramente più si è, più questo rapporto scende). Non mi permetto di fare i conti in tasca a nessuno, ma secondo me è una spesa sostenibile per la maggiore parte di noi, soprattutto se non si hanno 5 figli. Se non vale la pena spendere per mangiare bene e per la nostra salute, a cosa ci servono i soldi?

coerente in tutto e per tutto, brava/bravo. Non deve essere facile non farsi sedurre dal richiamo al "già-preparato", ma l'importante è essere fedele il più possibile.
Io non sono rigoroso come te ma sull' olio d'oliva sono proprio un talebano (purtroppo viziato sin da piccolo) e me lo faccio inviare dalla mia famiglia che lo produce in quantità per l'autoconsumo annuale.
Per quanto riguarda la pasta sono troppo pigro per farmela ma il pane in teoria si potrebbe fare (tempo permettendo).
Diciamo che mi riesce più facile inseguire e scegliere la qualità quando è sottomano, piuttosto che fare quello sforzo in più. Leggere però le vostre esperienze mi ispira. La scelta più drammatica dell'ultim'ora per me è stata evitare l'insalata confezionata :lol:
Messer Dino Compagni wrote: 18 Apr 2020 13:02 Quoto parola per parola. Levy-Strauss ha dichiarato che la libertà (e connessa la salute) non è una conquista della civiltà ma è inversamente proporzionale alla densità demografica. La mia è e, spero, sarà una scelta ben specifica. Dapprima ho dovuto abdicare a tutte le questioni di apparenza, compreso un certo tipo di carriera fondata sul prestigio, il ruolo sociale, il successo. In seguito, ma è un lavoro immane, ho cercato di disattivare il rinforzo sociale esterno e l'altrui giudizio. Non ho ancora la capacità di non alterarmi innanzi alla mia stupidità che si riflette poi nell'ancora più stupido 'altro'. Questo percorso, ma è una realizzazione pragmatica recentissima, non può prescindere dall'autosufficienza alimentare ed energetica. In questo spero che la tecnologia, per una volta, venga in soccorso delle persone.

In effetti è OT. Spostate pure.

ti capisco e non sono molto lontano dalla tua visione. Svincolarsi dai modelli di vita consolidati e dalle comodità è difficile ma si può fare. Intanto io cerco di evitare che la mente venga bombardata mediaticamente da quegli stessi modelli; è un primo passo. A me fa bene sapere di contribuire alla società nel mio piccolo senza per forza essere in balia di quelle forze di affermazione, cercando di minimizzare quel richiamo un po’ ambivalente , suadente, all’accettazione da parte degli altri........

L'alimentazione alla fine è uno strumento potentissimo di auto-affermazione, e ricorda un pò gli stoici. Decidere come ti nutri, litigando pure con la ricerca del piacere, di quegli spikes di dopamina è un pregio di questi tempi.
Ho l’impressione che diverse persone invece (specialmente i più giovani credo, oltre che i VIP) adottino il vegetarianismo-veganesimo solo come ricerca dell’alternativo (per sentirsi speciali).


Non so se è azzeccato con l’argomento ma consiglio un libro divulgativo-scientifico sulla chimica e gli aspetti evolutivi della felicità "Habits of a happy brain" di Loretta Graziano Breuning. Mostra anche come il “social pain” e il “thirst for status” siano qualcosa di naturale del nostro cervello di mammifero e come le scelte coraggiose devianti possano inizialmente essere scoraggianti per il nostro istinto di appartenenza. Alla fine però abbiamo la libertà e la forza di focalizzarci sulle giuste informazioni della nostra mente, sforzandoci di creare circuiti di piacere non abitudinari

Citando la bellissima Sheryl Crow:
“If it makes you happy
it can’t be that bad
if it makes you happy
then why the hell are you so sad”

(senza fare la citazione aulica di “4 degrees” che tutti conosciamo qui dentro..)

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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by AFX » 20 Apr 2020 10:19

Al di là di diete e modi di vivere, io credo che almeno per i prodotti fondamentali che si utilizzano in cucina sarebbe fondamentale spendere qualcosa di più.

Per dire,
  • Pasta
    Olio Extra Vergine
    Pelati e polpa di pomodori
    Parmigiano
    Pecorino
    Riso

Queste cose se in casa vostra finiscono sulla tavola spesso, andrebbero comprate di alta qualità, magari in stock da X chili per risparmiare, così uno è sicuro di avere una base buona.
Ultimamente c'è la battaglia sulla provenienza del grano della pasta che mangiamo, ma magari non ci facciamo gli stessi problemi quando andiamo dal fornaio, al bar a prendere il cornetto con il cappuccino, piuttosto che in pizzeria o quando mangiamo un panettone.
Queste cose le può risolvere anche uno che abita in centro a Milano o a Roma, ordinando via internet.

Poi certo, se uno ha tempo e modo di poter usare farine biologiche, meglio ancora. Ma ha veramente senso mettere un po' di soldi su della pasta e del riso buoni. Per non parlare dell'olio di oliva.

Per le verdure ci sono dei coltivatori diretti che hanno lo spaccio. Una buona regola sarebbe evitare le verdure e la frutta che non sono di stagione. Credo che si trovi facilmente un calendario slow food se non di frate indovino sulla stagionalità.

Carne e pesce bisogna mangiare meno possibile. Soprattutto salumi, insaccati, carni da allevamenti intensivi o da pesca d'allevamento. La prima volta che andai a fare la spesa al supermercato di Perugia, la città dove facevo l'università, provenendo da una città più piccola, rimasi disgustato alla vista del bancone carni e delle verdure. Quella roba non era quella che avevo mangiato fino ad allora, ma tutti la compravano nonostante a me all'occhio sembrasse scaduta, marcia, cattiva.
Cominciare a fare qualche km in più e trovarsi i propri fornitori di fiducia, mangiando carne e pesce una volta a settimana come era fino agli anni 70 in Italia, probabilmente ci allungherebbe la vita.

Spendiamo di più per ciò che mettiamo fuori di noi (vestiti, telefoni, borse, etc.) che quello che mettiamo dentro di noi.

Sugli alcolici idem, inutile dirlo che fanno male nelle quantità che ne beviamo di questi tempi.
Personalmente per lavoro ho la necessità di bere e provare nuovi vini, e questo certo non mi fa del bene. Allo stesso tempo posso tuttavia fare una selezione e magari bere solo cose buone, evitando produzioni industriali che - soprattutto sui vini bianchi - sono veleno che ti butti dentro. Chi si manda giù lo spritz col prosecco, mediamente, oltre ad essere un cretino, è uno che sta deliberatamente decidendo di voler vivere meno a lungo di quel che il suo dna aveva previsto.
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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by AFX » 20 Apr 2020 10:39

Aggiungo che noi qui in Italia siamo fortunati perché abbiamo una tradizione gastronomica spaziale, ovunque.
E che anche chi si trova a vivere in zone industriali di grandi città, tempo 30 minuti massimo un'ora si ritrova già in campagna, dove probabilmente può trovare cose più sane da mangiare. Quindi uno la può prendere come un'evasione anche gastronomica, oltre che salutistica, quella di uscire dalla zona industriale.
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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by madsun » 20 Apr 2020 12:13

Tutto condivisibile, poi ognuno fa le sue scelte anche in base alle proprie disponibilità, sia economiche che organizzative.
Avevo i nonni nell'Oltrepo pavese che lavoravano nei campi e allevavano galline, conigli e maiali e verdure varie, crescere mangiando per anni quei prodotti e conoscere da vicino quella vita è stata una fortuna.
Non avendo però(purtroppo mi viene spesso da dire) seguito le loro orme sono anni che cerco di spendere al meglio per quello che mangio e bevo, in casa e fuori.
Olio, frutta e verdura ormai solo online tramite produttori e servizi certificati, carne solo dal macellaio di fiducia(in questo periodo non ci posso andare perchè è a una 20km da casa, ho riprovato qualcosa al supermercato e niente, non ce la posso fare).
Per il pesce è ancora più difficile purtroppo poter scegliere bene, si demonizza tanto la carne ma il pesce è spesso più pericoloso.
Panifico in casa con soddifazione da qualche anno con farine selezionate, cerco di bere il meglio possibile sia birra(dove sono abbastanza preparato) e vino(sempre grazie AFX per gli innumerevoli consigli), superalcolici niente(cocktails e roba varia non mi piacciono), giusto del whisky liscio ogni tanto.
Tra poco(questo maledetto virus ha complicato e rallentato le cose) mi trasferirò in una zona molto più "campagnola" dove ho già trovato diversi produttori locali che spero mi aiuteranno a migliorare ulteriormente.
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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by BuddyHolly » 20 Apr 2020 12:26

Questo post non è riferito al cibo, ma penso sia comunque inerente al topic.

Volevo parlare di attività fisica o meglio psico/fisica, in particolare della mia esperienza da praticante semiserio di arti marziali, nel dettaglio Kung Fu dello stile Shao Lin.

Sono ormai 8 anni che pratico. Ho tantissima strada davanti e tanto da pedalare, è un percorso lungo e pieno di sacrifici fisici ma soprattutto mentali. Con tutti questi anni sono comunque ad un livello che si può definire "medio-basso". Inizio a capirci qualcosa insomma.
Io pratico anche palestra e sala pesi, ma più che altro per sviluppare un po di massa muscolare che di base genetica ho molto scarsa nella parte superiore del corpo e il Kung Fu di base i muscoli li sviluppa poco (spiegherò sotto).

Volevo parlarne principalmente perchè penso che una attività psicofisica, praticata nel modo come la pratico nella mia scuola, sia una via eccezionale per raggiungere uno stato di accettazione di sè e di comprensione del proprio corpo e della propria mente, sia dei propri limiti ma anche di traguardi straordinari che non avresti mai immaginato di poter raggiungere. Noi facciamo Kung Fu per fare Kung Fu. Niente tornei, niente saggi, niente gare, niente cinture ogni anno per aumentare l'ego degli allievi. Ci alleniamo in uno spazio sociale occupato pieno di polvere a piedi nudi. Paghiamo una miseria al mese, giusto perchè ci sentiamo in colpa verso il nostro istruttore (che addirittura insegnava gratis all'inizio) e per lasciare un contributo simbolico allo spazio. Non abbiamo quasi nulla di attrezzatura tranne un tatami comprato con collette da noi allievi durante gli anni. Eppure ragazzi, gli allenamenti e le esperienze vissute li dentro non potranno essere superate da nessuna palestra o centro sportivo per quanto figo, moderno o attrezzato che sia.

In 8 anni di esperienza ho si imparato varie tecniche, utili o no, dolorose o meno, alcune anche esteticamente fighe per carità. Fisicamente sono migliorato molto soprattutto a livello di esplosività e scioltezza dei muscoli. Ma nulla è paragonabile all'esperienza MENTALE della pratica del Kung-Fu (così come di qualsiasi arte marziale praticata come si deve). Tramite soprattutto la resistenza al dolore fisico, anche se da un certo punto in poi diventa convivenza più che resistenza, almeno al mio livello, si impara ad usare il respiro, la forza di volontà, la concentrazione. E fidatevi, è un percorso lungo, faticoso e doloroso. In tantissimi hanno mollato, per dire ora siamo circa 8 allievi ma ne saranno passati almeno 10 volte tanto negli anni.

Però l'esperienza e i risultati sono impagabili. Ho preso coscienza del mio corpo, in qualsiasi momento, anche se ancora a livelli bassi, posso prendere "energia" dal mio corpo e sfruttarla per ottenere un obiettivo che altrimenti sembrerebbe impossibile, sia fisico che mentale. Ho imparato la calma, la tranquillità interiore e come semplicemente sbattersene della competitività e del confronto con gli altri. Attenzione, io intendo confronto in maniera negativa, in senso di gara per sopraffare e dominare l'altro. Noi combattiamo tra di noi, ma è sempre un esercizio, una sorta di gioco, in cui con il compagno cerchi di studiare ancora meglio il tuo corpo e quello suo, nel rispetto, concentrazione e calma totale.

Insomma, personalmente mi sento fortunato. Da che 8 anni fa (facevo il quinto liceo) cercavo uno "sport di combattimento" per potermi saper difendere o poter fare il fighetto, in maniera totalmente casuale, ho conosciuto questo istruttore e questo tipo di arte marziale che mi ha cambiato la vita. E' un percorso durissimo e molto lungo e paziente, ma consiglierei ad ognuno che voglia migliorare il proprio spirito.

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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by AFX » 20 Apr 2020 14:29

ricevo e inoltro foto di Buddy Holly
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Re: Salute e Benessere psicofisico

Post by toolipano » 20 Apr 2020 16:29

Penso che molte delle cose che scrive BuddyHolly siano rintracciabili in qualsiasi sport fatto con serietà e a livelli medio-alti. Da ragazzino e fino ai 20 anni ho giocato a pallamano: in Italia il livello è quello che è, rispetto al resto d'Europa, ma ho avuto la possibilità di giocare in Serie A diverse partite. La concentrazione mentale, lo spirito di sacrificio, la fatica, se vissute in modo sano, sono un toccasana a livello psicofisico (più psicologico che fisico a dire il vero, visto che spesso uscivo con le ossa rotte dalle partite). Poi ho smesso perché era incompatibile con gli studi universitari.
Certo, a differenza di quello che dice BuddyHolly, lì lo spirito competitivo c'era. Qualcosa di simile forse lo sto vivendo da 3 anni con la corsa, dove lo spirito competitivo c'è, ma è focalizzato su me stesso e non sul confronto con gli altri. La corsa fatta a buoni livelli, soprattutto superando certe distanze, è una grandissima palestra di concentrazione e di purificazione mentale... certo non parlo della corsetta della domenica al parco: ci vogliono un minimo di dedizione e sacrificio, altrimenti gli effetti psicosomatici saranno minimi.

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