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by AFX » 15 Jan 2012 11:02
Dipende da settore e settore, questo è vero.
Io sono arrivato a credere però che se non sei tu il titolare, il gioco non vale la candela, almeno non per sempre. Il più delle volte in Italia sei sottopagato. Perché dedicare la tua vita al progetto di qualcun altro, quando i meriti non sono mai i tuoi, se il tuo stipendio è inferiore a quello che in rapporto prenderesti in molti altri paesi?
Poi ci sono tante cose pro-Italia da valutare. La famiglia, gli affetti, il sole, il mare, il campionato di calcio, il bucatino all'amatriciana e la mozzarella di bufala,... però non a tutti questo basta. Soprattutto quando se ci si organizza, si torna a casa da Londra con 2 ore fra volo, treno o qualcuno che ti viene a prendere. Poi in fin dei conti hai guadagnato/messo via uguale o anche meno, però vuoi mettere che soddisfazione?
Uno deve capire da dove proviene, sapere cosa effettivamente sa fare, e poi valutare. Non si può neanche fantasticare di vivere a Manhattan se però non si sa fare niente di concreto. Le lauree sono belle, ma ti formano per imparare un mestiere a livello teorico, non pratico, in Italia. Ce ne sono poche di lauree utili da subito. Poche formano un profilo professionale chiaro e unico sin dall'attestato. E a volte sono lavori che non sono neanche così utili o richiesti.
E appunto bisogna capire da dove si proviene, se si hanno le spalle coperte o meno, se si può rischiare, o se di questi tempi è meglio tenersi qualcosetta che fa sopravvivere con dignità, piuttosto che fare voli pindarici inseguendo Icaro, per poi tornarsene a casa con la coda tra le gambe, avendo fallito. C'era gente che conoscevo che voleva conquistare il mondo, adesso fanno i poveri cristi.
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