in pratica si stanno litigando canzoni inedite su cui stavano lavorando i Soundgarden
quella gran puttanona della moglie di Cornell vuole che i crediti siano tutti di Cornell e che il produttore sia quello dei solisti di Cornell, la band sostiene che 5 canzoni su 7 siano stati co-scritte da loro, e vuole un produttore che sappia dare il suono dei Soundgarden.
Assurdo.
in pratica si stanno litigando canzoni inedite su cui stavano lavorando i Soundgarden
quella gran puttanona della moglie di Cornell vuole che i crediti siano tutti di Cornell e che il produttore sia quello dei solisti di Cornell, la band sostiene che 5 canzoni su 7 siano stati co-scritte da loro, e vuole un produttore che sappia dare il suono dei Soundgarden.
Assurdo.
Beh gli altri non è che fossero gregari e basta. Ad esempio Matt Cameron scriveva i pezzi pure lui, quindi è giusto pensare che abbia avuto voce in capitolo anche su questi brani inediti. Ed è giusto che abbiano diritto di parola quindi.
Meglio non pubblicare nulla se dev'essere una roba che nasce da un eventuale compromesso stupido fra le parti.
Sul fatto che dal vivo fossero così così... non so, io ho visto su youtube sia performance eccellenti che mediocri. Si può dire che fossero altalenanti.
la maggior parte del disco è stata completata nella bellezza arida e nell'isolamento di Joshua Tree (nello studio di Christopher Thorne). Dulli suonò quasi tutti gli strumenti ma nella tracklist del disco sono numerosi gli ospiti che hanno collaborato: il chitarrista dei Whigs Jon Skibic, il polistrumentista Rick G. Nelson, Mathias Schneeberger (Twilight Singers), il mago della pedal steel, bassista e medico Dr. Stephen Patt, e il batterista Jon Theodore (Queens of the Stone Age, The Mars Volta).
Con i suoi 37 minuti, Random Desire è una sorta di clinica fondata da un veterano che opera all'apice del suo potere e offre la prova della sua saggezza stanca e combattuta, che ha conquistato con le vittorie e le sconfitte. Un documento lucido e sicuro di sé sull'esperienza, sui pericoli della vita e sulle nuove possibilità che si presentano davanti a noi. Un'altra morte e rinascita di un fuorilegge che ha visto tutto e in qualche modo è sopravvissuto per raccontarlo.
Beh essendo i Pearl Jam nel 2020, questo singolo ha dell'incredibile.
Re: Grunge is dead
Posted: 22 Jan 2020 15:36
by rick81
Primo impatto sono sorpreso! Mi piace! E vi dico che il precedente disco manco L ho ascoltato...
Re: Grunge is dead
Posted: 22 Jan 2020 16:09
by AFX
Il suono è buono. Ricorda "You Are" da Riot Act come concetto sonoro.
A occhio direi che l'ha scritta Matt Cameron
Re: Grunge is dead
Posted: 26 Jan 2020 21:10
by rick81
ho delle attese per questo disco, dico che Lighning Bolt non l'ho ne ascoltato ne comprato...
Re: Grunge is dead
Posted: 26 Jan 2020 21:48
by Tyler Durden
rick81 wrote: ↑26 Jan 2020 21:10
ho delle attese per questo disco, dico che Lighning Bolt non l'ho ne ascoltato ne comprato...
Beh loro adesso possono puntare al 6 in pagella, credo non di più.
Comunque se fanno un disco dignitoso sono solo contento. E dirò di più: se non fosse che suonano all'Autodromo di Imola, un posto assurdo per i concerti, ci andrei anche a vederli, in pieno spirito nostalgico.
Re: Grunge is dead
Posted: 28 Jan 2020 18:40
by AFX
GIGATON
01. Who Ever Said (05:12)
02. Superblood Wolfmoon (03:49)
03. Dance of the Clairvoyants (04.25)
04. Quick Escape (04.47)
05. Alright (03.44)
06. Seven O’clock (06:14)
07. Never Destination (04:17)
08. Take The Long Way (03:42)
09. Buckle Up (03:37)
10. Comes Then Goes (06:02)
11. Retrograde (05.22)
12. River Cross (05:53)
Release date: 27 March, 2020
Lenght: 57:03