Futuro della musica Pop/Rock
Re: Futuro della musica Pop/Rock
Peraltro, visto che è citata, il nuovo di Tirzah, Colourgrade, è uscito 2 settimane fa ed è bello bello
Re: Futuro della musica Pop/Rock
Ritiro su il topic per linkare questo articolo che abbiamo appena pubblicato:
http://doyourealize.it/e-davvero-solo-musica-pop/
In parte mi sono ispirato anche ad alcune cose scritte qui in questo topic per realizzare l'articolo.
http://doyourealize.it/e-davvero-solo-musica-pop/
In parte mi sono ispirato anche ad alcune cose scritte qui in questo topic per realizzare l'articolo.
Re: Futuro della musica Pop/Rock
Stiamo parlando comunque di pop leggermente meno mainstream, se uno tende al flamenco e l'altro al synth si tratta solo di declinazioni diverse. Daughters e Daughter si confrontano nelle stesse chart.
C'è da dire che Rosalia su di me esercita un fascino prossimo allo zero. L'ho ascoltata solo per spirito sportivo e conoscenza, ma personalmente è un grande no.
C'è da dire che Rosalia su di me esercita un fascino prossimo allo zero. L'ho ascoltata solo per spirito sportivo e conoscenza, ma personalmente è un grande no.
- Tyler Durden
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Re: Futuro della musica Pop/Rock
Nel caso, suggerisco anche l'ascolto di questo:toolipano wrote: ↑23 Mar 2022 18:18 Ritiro su il topic per linkare questo articolo che abbiamo appena pubblicato:
http://doyourealize.it/e-davvero-solo-musica-pop/
In parte mi sono ispirato anche ad alcune cose scritte qui in questo topic per realizzare l'articolo.
https://open.spotify.com/album/4ivk3u8J ... en8Xbj2cpQ
di Charlotte Adigéry (aka WWWater)
Re: Futuro della musica Pop/Rock
Sì, bellissimo! Lo avevo già segnalato qualche settimana fa nel topic della musica elettronica. Per ora uno dei dischi dell'anno. Provatelo!Tyler Durden wrote: ↑06 Apr 2022 09:45Nel caso, suggerisco anche l'ascolto di questo:toolipano wrote: ↑23 Mar 2022 18:18 Ritiro su il topic per linkare questo articolo che abbiamo appena pubblicato:
http://doyourealize.it/e-davvero-solo-musica-pop/
In parte mi sono ispirato anche ad alcune cose scritte qui in questo topic per realizzare l'articolo.
https://open.spotify.com/album/4ivk3u8J ... en8Xbj2cpQ
di Charlotte Adigéry (aka WWWater)
- Tyler Durden
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Re: Futuro della musica Pop/Rock
Ah cavolo mi ero perso il tuo post in cui lo consigliavi!
Comunque gran disco, fresco e ricercato
Comunque gran disco, fresco e ricercato
Re: Futuro della musica Pop/Rock
Siccome me l'hai ricordato l'ho ripreso oggi pomeriggio. Confermo, bellissimi suoni, a cavallo tra electropop e rnb. Anche i testi belli e divertenti. C'è pure una piccola citazione/omaggio dei Talking Heads.Tyler Durden wrote: ↑06 Apr 2022 19:48 Ah cavolo mi ero perso il tuo post in cui lo consigliavi!
Comunque gran disco, fresco e ricercato
Gli ho preso il cd su Bandcamp
Re: Futuro della musica Pop/Rock
Reindirizzo qui la discussione partita sul topic dei dischi '24. Magari se AFX avrà tempo e voglia può spostare i post più interessanti qui
Sulla ricerca e sull'approfondimento non sono totalmente convinto dall'argomentazione. C'è tutta una nicchia, anche piuttosto grande, di gente che cerca contenuti complessi, lunghi, diversi sia da quelli dei media tradizionali (tv, radio, stampa), sia da quelli dei social media. Faccio l'esempio di vari podcast e canali youtube che vanno fortissimo e parlano di robe certo non mainstream e certo non in modo superficiale. Quindi sì e no rispetto a quanto dici, o perlmeno le cose sono un po' più complicate di così. A me sembra che piano piano stia crescendo una minoranza/nicchia di persone che si sta accorgendo che c'è sempre più bisogno di complessità e approfondimento. Altrimenti il discreto successo di certe cose non si può spiegare.
Tornando alla musica: come avete giustamente scritto, oggi le cose sono più dispersive, meno decifrabili, non ci sono più le scene... tutto vero. Però c'è tanta gente che continua a lottare, spesso e volentieri con linguaggi diversi, con suoni e generi che non sono nelle corde di chi ascoltava il rock negli anni '90, ma non è giusto catalogare tutto come superficiale o come scadente.
Per me un Lorenzo Senni è più politico, profondo, poetico di più o meno qualsiasi grande personaggio del rock degli anni '90
Non ho il feeling che la musica che ascoltiamo in tanti qui sia usa e getta o concepita con in mente tiktok. E anche quando sia influenzata involontariamente/indirettamente da un contesto di questo tipo, chi lo dice che per forza debba uscirne della merda usa e getta. Senza contare che non è che in passato non esistessero condizionamenti e limiti alla produzione di musica (anzi, se vogliamo oggi è estremamente più facile fare la musica che ti pare senza rotture di coglioni e senza costi di accesso).Tyler Durden wrote: ↑25 Mar 2024 10:23Il problema, a mio avviso, è che la società e il rapporto che questa ha con l'arte (e in particolare la musica) sono cambiati a tal punto da influenzare eccome la musica in sé!
La musica oggi è più mordi e fuggi che mai, più usa e getta che mai, più instagram/tiktok che mai! Com'è possibile non pensare che questo tipo di contesto a valle non influenzi il modo di creare musica a monte?! E' impossibile.
Certo questo riguarda più il mainstream ovviamente, però poi a cascata pure la gente che sta nelle cantine o nelle proprie camerette a comporre (nel tempo libero rimasto perché camparci è sempre più dura) viene per forza impattata da questa realtà!
E ricordiamoci che "quelli come noi", votati alla ricerca e all'approfondimento, sono sempre meno e sempre più minoranza; mentre fino agli anni duemila a me sembra che le cose fossero ancora decifrabili, prima che ci si perdesse in questa melassa da social network.
Sulla ricerca e sull'approfondimento non sono totalmente convinto dall'argomentazione. C'è tutta una nicchia, anche piuttosto grande, di gente che cerca contenuti complessi, lunghi, diversi sia da quelli dei media tradizionali (tv, radio, stampa), sia da quelli dei social media. Faccio l'esempio di vari podcast e canali youtube che vanno fortissimo e parlano di robe certo non mainstream e certo non in modo superficiale. Quindi sì e no rispetto a quanto dici, o perlmeno le cose sono un po' più complicate di così. A me sembra che piano piano stia crescendo una minoranza/nicchia di persone che si sta accorgendo che c'è sempre più bisogno di complessità e approfondimento. Altrimenti il discreto successo di certe cose non si può spiegare.
Tornando alla musica: come avete giustamente scritto, oggi le cose sono più dispersive, meno decifrabili, non ci sono più le scene... tutto vero. Però c'è tanta gente che continua a lottare, spesso e volentieri con linguaggi diversi, con suoni e generi che non sono nelle corde di chi ascoltava il rock negli anni '90, ma non è giusto catalogare tutto come superficiale o come scadente.
Per me un Lorenzo Senni è più politico, profondo, poetico di più o meno qualsiasi grande personaggio del rock degli anni '90
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