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Re: Scrittori albionici

Posted: 03 Jan 2011 16:52
by AFX
Ieri sera mi sono messo a sfogliare i libri di letteratura inglese del liceo, e ho scoperto che per esempio questi qua sopra li conoscevo nella precedente vita. Letti in estratti, sottolineati, appuntati, commentati. E non solo, tutta una serie di nomi eccellenti che mi è tornata alla memoria, tipo William Wordsworth o i titoli minori di Jane Austen e Lord Byron. Allora ho deciso di piazzarli nella mia libreria a muro personale, dove metto solo libri comprati da me. Finora avevo salvato solo i testi di filosofia del liceo e quelli universitari.

Prossimo ordine dunque: Il Monaco di Matthew Gregory Lewis

Re: Scrittori albionici

Posted: 02 Mar 2011 19:23
by Decades
Ho trovato in un'unica edizione, di Conrad

Cuore di tenebra
La linea d'ombra
Lord Jim
Tifone
Il negro del Narciso
+ saggio di Calvino

12 euro, ha il 25% di questi tempi.

Re: Scrittori albionici

Posted: 02 Mar 2011 20:08
by AFX
bella storia, anche perché occupa meno spazio in libreria

Re: Scrittori albionici

Posted: 03 Mar 2011 09:59
by Renton
Edizione? Senza testo a fronte immagino, vero?

Re: Scrittori albionici

Posted: 03 Mar 2011 15:27
by Decades
Sì, solo italiano

Re: Scrittori albionici

Posted: 25 Mar 2011 17:50
by Decades
Non lo so, forse siamo incompatibili ma evidentemente non era un problema di lingua perché fatico a stargli dietro anche in italiano. Ormai Cuore di Tenebra lo finisco per principio, però mi costringerò a rileggerlo in futuro per inquadrarlo meglio. La cosa che mi infastidisce è che non capisco il motivo. Forse il fatto che sembra scritto tutto d'un fiato e appena appena divide in capoversi, sarà che anche i dialoghi non "staccano", sarà una cosa psicologica, boh. Mi sento cretino, non ha senso.

Re: Scrittori albionici

Posted: 26 Mar 2011 17:38
by Decades
L'ultimo capitolo è spettacolare però.. molto più intenso degli altri. Fosse stato tutto così ci avrei litigato meno, questa consapevolezza però mi aiuterà nelle letture successive. Sento che si tratta di un romanzo molto profondo e alcune cose mi sono certamenet sfuggite.

Re: Scrittori albionici

Posted: 27 Mar 2011 01:03
by absent friend
nel libro che hai preso c'è un po' di apparato?

Re: Scrittori albionici

Posted: 27 Mar 2011 02:01
by Decades
No, in nessuno dei due, poi ho visto un po' in giro qualcosa su colonialismo, male occidentale, come viene intesa l'oscurità. Ma non è tanto questione di significato e contestualizzazione, è che pur essendo breve ho fatto fatica a procedere per i 2/3 del tempo, va più veloce di me e perdo pezzi. Nella prima parte mette troppe cose una dietro l'altra e non mi lascia il tempo di visualizzarle e separarle, viaggiamo sfasati e non ci sincronizziamo. Per dire, il primo capitolo l'ho letto tre volte, due in inglese e una in italiano, e mi è rimasto poco lo stesso, mentre il terzo con una sola passata mi ha lasciato molto di più. Almeno così ho capito che non era un problema di lingua. Per me è stato più facile leggere Il Castello di Kafka, il che è assurdo.

Re: Scrittori albionici

Posted: 27 Jun 2012 20:55
by Decades
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Polemica: leggo che la gente si lamenta perché è noioso e contraddittorio, io la vedo diversamente. Non è un capolavoro, questo è chiaro, però il fatto che Ballard tenda a confondere le acque lo vedo come una cosa fatta apposta, perché in questo modo ti disorienta e ti fa entrare nell'ottica del povero cristo che si trova bloccato su un'isola di cemento e erba alta in mezzo a tre rami autostradali dopo un incidente niente male. Pare che sono tutti brillanti eroi: "cretino, la via d'uscita l'hai vista, usala". E allora che lo scriviamo a fare il romanzo, se era così semplice? È fantascienza (new wave) per niente? please. Allora guardiamoci Star Wars col preciso intento di lamentarci perché le modalità di funzionamento degli spadoni laser non sono chiare o non ci convincono.

Roba solo mia: ho capito che non amerò mai alla follia il modo in cui Ballard scrive, però leggendo questo ho capito che non ne ho ancora avuto abbastanza, della sua mente malata.

Voto: 3.5/5