Invece secondo me è l'unico "finale" possibile. La versione di Lynch del tema del Ritorno è proprio questa secondo me:Decades wrote: ↑05 Sep 2017 20:27 L'ultimo episodio mette a disagio, perché cerchi di trovarci un senso ma tutto sembra completamente diverso. Ti aspetti cose che non arrivano, e questa sensazione strana va elaborata e digerita. Ed è giusto così, quello che lo spettatore voleva vedere glielo ha dato in quello precedente, poi ha ripreso a fare quel che cavolo gli pareva.
L'unico ritorno possibile è temporaneo: siamo condannati all'eterno ritorno, alla circolarità del tempo, a cavalcare le piccole oscillazioni attorno al pozzo di potenziale, a sfruttare le perturbazioni dell'orbita. Il simbolo che si trasforma nell'8, l'infinito e la manipolazione che ne fa Jeffries ci fanno capire proprio questo:
"Is it future or... is it past?"
Difficile capire se stai andando avanti o indietro sulla lemniscata, l'unica certezza è che ti stai muovendo. Non puoi sfuggire a Jowday/Judy, l'incarnazione del male assoluto, perché è connaturata alla tua esistenza. Il massimo che tu, Cooper, puoi fare è continuare a lottare, pur sapendo che stai combattendo contro qualcosa di mostruosamente più potente di te.
Per usare le parole di Frost tratte dalla mia lettura di TSHOTP:
"[...] What is that but a shield hoisted to protect us from the unholy terror of glimpsing ourselves as we truly are: creatures of unknown origin, trapped in time, pinned to a hostile rock whirling through indifferent and infinite space, clueless, inherently violent and condemned to death? [...]
Is "evil" a thing — independent, outside of us — or is it an essential part of who we are?"
[Dr. Lawrence Jacoby - Laura Palmer Final Case Notes]