Questo tuo punto è cruciale. Cercherò di rispondere per punti, spero di non mancarne troppi.La prova storica ha detto che quanto dice Friedman è vero, se parliamo di società prese singolarmente.
Sono d'accordo che dobbiamo discutere delle implicazioni verso le altre società, e di come rendere questo livello "ever higher", e non solo "high". Ma la base è che limitare la libertà non ha, storicamente, portato ad uguaglianza (e, aggiungo io, a duraturo benessere; ma ovviamente dovremmo discutere di cosa sia benessere). La base è che lo sviluppo duraturo (e più eguale) c'è stato, nei paesi che prima erano terzo mondo, solo laddove c'è stata libertà, apertura internazionale, capitalismo. La storia su questo parla chiaro. Sud-est asiatico contro Centro-Sudamerica, per esempio. Taiwan e Corea del Sud contro Argentina e Messico.
a) non si hanno esempi storici di comunismi o socialismi non in contrasto con il blocco USA. Embarghi, omicidi politici (11 settembre), rivolte sponsorizzate... direi che ce ne sia abbastanza per, non dico invalidare gli studi, ma quantomeno mantenere vivo il dubbio sull'efficienza del regime (inteso come regimen) di sinistra.
b)Non ho mai auspicato un soviet mondiale, né faccio parte dei Comitati Leninisti. Insomma, non ho idee strampalate (o idiote ). Vorrei però si avessero quantomeno dei dubbi importanti sul concetto di libertà. La libertà, stranamente, viene sbandierata (non sto parlando dei presenti chiaramente) di facciata, ma va limitata stranamente in alcuni frangenti. La libertà delle operazioni finanziarie è un tema di scottante attualità, e la propensione perlomeno politica (ma anche giuridica) è quella della limitazione. Quindi la libertà va bene ma non sempre. No capisco.
c) La nostra libertà è costruita sullo sfruttamento (ovvero il culo @Renton). Ti credo che il benessere degli stati uniti è aumentato di 3 volte dagli anni '50. Da allora siamo passati attraverso terzializzazione della manodopera con la più totale noncuranza dei diritti fondamentali e la fase finale della colonizzazione.
E poi, seguendo lo stesso tuo ragionamento Renton, anche la guerra (vinta e in un paese diverso dal proprio) dovrebbe essere preferibile alla pace.
d) l'idea che
ha anche numerosi esempi contrari, tipo provenienti dall'est europa. E vorrei anche sottolineare che ovunque arrivi, il capitalismo crea ricchezza, sì, ma anche povertà. La forbice è sempre più ampia, e a prendere ad esempio il sud-est asiatico non si fa un grosso affare, vista la crescente disparità. Crescono a vista d'occhio gli enormemente-ricchi, ma mica nascono come funghi, dal nulla e a discapito di nessuno eh. Chiedi all'India come va, col loro boom di miliardari.La base è che lo sviluppo duraturo (e più eguale) c'è stato, nei paesi che prima erano terzo mondo, solo laddove c'è stata libertà, apertura internazionale, capitalismo.
Ma ora il discorso è finito dove non volevo finisse, ovvero io che cerco di difendere l'ultima filosofia totale della storia dell'uomo (mestiere da alti accademici, non il mio). Fin dall'inizio non ho chiesto di tornare a ripetere gli stessi errori del passato ma di recuperarlo. Oggi ce n'è bisogno ma sembra essere tutto macinato dallo scherno e dall'etichetta "anacronismo", manco si trattasse di 4 secoli fa.
Quello che auspico (io, ma facendo mie le posizioni di numerosi politologi contemporanei. Io non sono che una nullità), e che secondo me ci sarà, è un neo-marxismo (in un certo senso ancora inesistente @Renton.) in cui si ripeschi a piene mani, si sgrufoli nella critica marxista, l'unica o una delle poche oggi ad avere la capacità analitica adeguata e la forza dell'alternativa e che una proposta nuova venga pronunciata alla luce del contemporaneo.
Il fallimento della coercizione e alla soppressione di molte libertà personali (vedere il disastro dell'ateismo marxista, per dirne una), internet, la globalizzazione, i movimenti migratori, l'ambiente, l'etica di culture slegate dalla religione in senso stretto (una risorsa da sfruttare, secondo me) ecc.
Alla situazione odierna (se non vogliamo parlare di blocchi ideologici) manca una cosa: l'ETICA. E secondo me arriverà da quella direzione. O vogliamo continuare così?