Registi del Sol Levante

... e tutto ciò che è cultura (o quasi)
User avatar
Shaun
Salon des Refusés
Posts: 4399
Joined: 02 Jan 2009 23:37
Location: Asda Town
Contact:

Re: Registi del Sol Levante

Post by Shaun » 31 May 2010 20:28

Ricordatemi che vi devo una selezione di John Woo, solo per appassionati.
I, even I, know the solution
love, music, wine and revolution


Image

Comely

User avatar
Shaun
Salon des Refusés
Posts: 4399
Joined: 02 Jan 2009 23:37
Location: Asda Town
Contact:

Re: Registi del Sol Levante

Post by Shaun » 01 Jun 2010 11:34

Ecco la selezione per chi vuole approcciarsi a John Woo. Piccola premessa: solo il suo primo periodo, quello ad Hong Kong, perché quando si è trasferito in USA non ha fatto un film degno del suo peggiore prodotto cinese. Del resto i nomi coinvolti in queste porcate americane spiegano tutto: Van Damme, Dolph Lundgren, Nicholas Cage, John Travolta, Christian Slater, Tom Cruise... insomma, gente di qualità medio-bassa salvo qualche eccezione, che si eleva non per meriti loro.

Ma passiamo oltre. In ordine cronologico questi i film da recuperare se vi interessa l'azione, il noir, la storia del cinema di Hong Kong che alla fine degli anni '80 Woo rivitalizzò, e alcune delle tematiche a lui più care: onore, amicizia, onestà, giustizia, vendetta.

A Better Tomorrow, A Better Tomorrow II
Per me molto sopravvalutati questi, ma godibili. Sono il perfezionamento del suo stile, un po' la gavetta che gli servirà ad arrivare al capolavoro successivo. Sostanzialmente ci si trovano tutti i suoi temi, ma poco equilibrati, con qualche buco nella sceneggiatura, una recitazione non proprio perfetta e scene d'azione non ancora ai livelli più alti. Chow Yun-Fat, attore fondamentale per il John Woo di Hong Kong, è comunque grande, e lo sarà anche in tutte le altre pellicole. C'è un terzo capitolo, pure, che è un prequel in realtà, non è diretto da Woo ma da Tsui Hark - produttore dei primi due - e consiglio di recuperarlo perché per certi versi, paradossalmente, è il migliore dei tre.

The Killer
La vetta più alta di Woo, non toccherà mai più questi livelli, e dirà tutto quello che aveva da dire con The Killer. Tutto ha un equilibrio preciso: il dramma e i duelli a colpi di pistola, gli sguardi, i silenzi, la slow motion, i vestiti, i personaggi. E' calcolato proprio come l'operato di un killer professionista, senza sbavature, con scene epiche che verranno riprese negli anni venire un po' da tutti, da Tarantino a Matrix per citarne giusto due. E' uno dei modi più raffinati per fare un film d'azione, e basta. Yun-Fat è oltre qualsiasi eroe di film d'azione, tranne Kurt Russell ovviamente. Come si muove sul set, come affronta le scene d'azione: è una danza, una coreografia strepitosa.

Bullet in the Head
Questo è il film che Woo da sempre considera più vicino alla sua visione di fare cinema. Molto bello, sicuramente, ma decisamente troppo lungo, il finale poteva essere tagliato. E' un mix di azione e guerra, qualche stereotipo di troppo ma con una narrazione dilatata, più dramma e meno azione esplosiva. L'intreccio è interessante, Woo si sente libero di dare diverse forme al film, ma si capisce che fatica a muoversi oltre i suoi limiti. Vale la visione, comunque. Woo che prova a fare Cimino, ecco.

Hard Boiled
E' il suo addio ad Hong Kong, e a me piace da morire, lo metto giusto sotto a The Killer. E' molto banale nella trama: una coppia di poliziotti sbaraglia il terribile criminale di turno. Ma è anche il film che tanti, troppi americani cercano di fare da anni, prima di trovare negli effetti speciali il modo migliore per sopperire alla mancanza di idee. Non si contano i morti e i proiettili sparati, ad un certo punto si prende il telecomando e si spara a caso nella stanza perchè veramente si è trascinati a forza nell'azione tesa come non mai. E' divertente, i protagonisti hanno un grande carisma, è tamarro ma senza essere volgare come lo saranno Mission Impossible 2 e Face/Off (che forse è l'unico a salvarsi fra tutti i lavori che ha fatto in Occidente, è tutto dire). E' The Killer al quadrato per capirci e insieme a quello non me ne separo mai.
I, even I, know the solution
love, music, wine and revolution


Image

Comely

User avatar
Shaun
Salon des Refusés
Posts: 4399
Joined: 02 Jan 2009 23:37
Location: Asda Town
Contact:

Re: Top 20 Film preferiti

Post by Shaun » 04 Jun 2010 14:07

Beh, dipende dove si guarda: se stringiamo il campo alla sola Korea, è sicuramente uno dei migliori. Se allarghiamo a Giappone e Cina (ma anche la Thailandia si sta mettendo in gioco) per me ce ne sono di almeno altrettando validi. Ma non istigatemi, che, ripeto, sono in pieno trip e vi spaccherei i maroni tantissimo. :D
I, even I, know the solution
love, music, wine and revolution


Image

Comely

User avatar
:adamasio:
Posts: 8214
Joined: 18 Jan 2009 03:29

Re: Top 20 Film preferiti

Post by :adamasio: » 04 Jun 2010 14:09

C'è il topic di là. Aspettiamo la lista (è una sfida che in realtà è una spinta a conoscere eh! ;) )

:P
"Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace"

User avatar
Kālī
Salon des Refusés
Posts: 278
Joined: 18 Jan 2009 13:30
Contact:

Re: Top 20 Film preferiti

Post by Kālī » 04 Jun 2010 14:16

absent friend wrote: che ci sia di meglio di kim ki-duk, può darsi (l'estremo oriente produce una quantità di film enorme, ovviamente). Personalmente non ne ho ancora visti.
...
ma dici sul serio?!? :shock:

EDIT: se prendiamo il "migliore" Kim con Ferro 3, io per dire preferisco di GRAN lunga Dolls di Kitano oppure I Don't Want to Sleep Alone di Tsai Ming-Liang. Per me Kim è solo bravo, ma niente di incredibilmente geniale. Senza contare che a parte Ferro 3 altro di suo che sia eccelso non l'ho proprio visto (ma non li ho visti tutti devo ammettere).
Last edited by Kālī on 04 Jun 2010 14:19, edited 2 times in total.
काली

I'm gonna be the one to say I TOLD YOU SO!

User avatar
absent friend
Moderatore Globale
Posts: 4487
Joined: 03 Jan 2009 12:34

Re: Top 20 Film preferiti

Post by absent friend » 04 Jun 2010 15:18

VAGHI SPOILER IN RISPOSTA:


Che ferro 3 sia il migliore di Kim Ki-duk è da verificare. Non credo sia possibile paragonare la storia di Ki-duk alla denuncia amara di Tsai Ming-Liang.
Cioè, qua stiamo parlando di dramma psicologico, ma dai connotati positivi. Quando lo guardiamo, guardiamo il rullino in negativo del Lynch di Strade perdute, Freud nel XXI secolo. La realtà malata arriva ad un empasse. Fuga nel sogno, idillio, nuovo crollo, nuovo trauma, fuga dal mondo fantastico e onirico, ritorno nel reale MA, e qui arriva il genio, dove al ritorno nel reale (mai completo, mai totale. Sintesi confusa e paradossale dei due mondi. "Non ci è dato sapere se viviamo sogno o realtà") dovrebbe subentrare il terrore, lo sgretolamento, in Ferro 3 arriva il controllo, la felicità di un mondo solo tuo, l'infinito potere della mente.
E poi c'è l'amore tenerissimo, la morte, la legge, l'adolescenza, la libertà.
E poi c'è tutta la psicologia della terra spiegata così bene nel link che mi è inutile parlarne.
http://www.spiweb.it/IT/index.php?optio ... Itemid=149


Per me Kim non è solo bravo, è un peso massimo del cinema orientale. Poi, figurati se non mi piacciono quei due film, soprattutto Dolls :). Ma sono più inclusivo che esclusivo :)
Visione, una distanza ci divide
rym last.fm anobii blog

User avatar
Kālī
Salon des Refusés
Posts: 278
Joined: 18 Jan 2009 13:30
Contact:

Re: Registi del Sol Levante

Post by Kālī » 04 Jun 2010 16:45

Non ho deto che Kim sia un buono a nulla, semplicemente non sopporto il fatto che siccome tratta i "soliti" temi cari agli occidentali, in Occidente appunto viene osannato da critica e pubblico, mentre ci sono altri registi almeno altrettanto bravi e profondi che però si spingono oltre, o restano radicati alle tematiche culturali e sociali della loro terra, e per questo non vengono spesso né nominati né distribuiti in Occidente. Il che mi fa tanta ma tanta rabbia.

PS: ho visto Spring, Summer ecc e anche Time di Kim, ed entrambi mi hanno lasciata talmente indifferente che non ho pià voluto proseguire la visione di altri suoi lavori. Probabilmente sbagliando, ma ammetterai che questi due sono AMPIAMENTE sopravvalutati!
Last edited by Kālī on 04 Jun 2010 16:46, edited 1 time in total.
काली

I'm gonna be the one to say I TOLD YOU SO!

User avatar
Shaun
Salon des Refusés
Posts: 4399
Joined: 02 Jan 2009 23:37
Location: Asda Town
Contact:

Re: Registi del Sol Levante

Post by Shaun » 04 Jun 2010 16:59

Per me è molto ripetitivo nei temi che sceglie di trattare. E ci metto pure il modo che ha di trattarli. Proprio come Lynch, ha meno capolavori di quanti gliene riconoscevo prima di conoscere altro. Ha fatto grandi cose, ma esclusivamente dentro i suoi confini e gli ultimi lavori denotano un calo notevole, vedi Time. Niente di male a concentrarsi su determinati argomenti, ma confinandosi in un certo spazio non ci si può reinventare sempre con classe, a meno di essere dei veri geni della macchina da presa.
Già Wook, per restare in Korea, dopo la trilogia della Vendetta ha fatto I'm a Cyborg But That's Ok dove l'amore, la morte, la legge, l'adolescenza e la libertà sono tutte tematiche riviste dai suoi occhi attraverso Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo. Colori, coreografie, scenografie, silenzi, spazi, disposizione di attori ed elementi sullo schermo, immaginario personale: queste sono cose che Ki-Duk ha avuto con classe qui e là, ma mai in blocco e in un unico film, per me neanche in Ferro 3.
Non è solo una questione di tecnica dietro la macchina da presa, poi. Perché altrimenti Tsui Hark (quello dei tempi d'oro, ma anche quello di All About Women), Stephen Chow e lo stesso Wook danno la polvere a Ki-Duk. Per non parlare di Kitano, ma è un'altra categoria proprio.

Ki-Duk si avvicina agli occidentali in quello che fa, e per scelte di marketing a me oscure è distribuito in Italia più di Chow (doppiato da cani, e svilito al rango di becera commedia con il doppiaggio che gli rifilano) e più di Kitano (di cui non si trova tutto, e questo è un vero dramma).
Col tempo, spero, il cinema orientale avrà la distribuzione e il riconoscimento che merita, senza ricorrere a internet per ogni film che butta fuori.
I, even I, know the solution
love, music, wine and revolution


Image

Comely

User avatar
Shaun
Salon des Refusés
Posts: 4399
Joined: 02 Jan 2009 23:37
Location: Asda Town
Contact:

Re: Registi del Sol Levante

Post by Shaun » 04 Jun 2010 17:15

Altra cosa: secondo me Ferro 3, Primavera, Time... insomma da Bad Guy incluso in poi, ha fatto film più accessibili, non un errore ovviamente, e cercando di "edulcorare" la sua poetica si è perso per strada. La Samaritana è escluso, si avvicina ai suoi primi lavori che magari erano più snob, ma dove c'era molta più carne al fuoco. E infatti, da noi non sono arrivati se non erro. Mi pare che Bad Guy (che vidi su Fuori Orario) sia il più vecchio dei film di Ki-Duk distribuiti qui, correggetemi se sbaglio perché sarei contento di recuperare i precedenti.
I, even I, know the solution
love, music, wine and revolution


Image

Comely

User avatar
absent friend
Moderatore Globale
Posts: 4487
Joined: 03 Jan 2009 12:34

Re: Registi del Sol Levante

Post by absent friend » 04 Jun 2010 17:57

Premetto che Time non l'ho visto.
lo so anche io che ci sono tanti bravi registi che non sono esportati ma non vedo come questo possa influenzare il giudizio che ho sui suoi film. Cazzo non ci sono neanche tanti film di kurosawa, se è per questo.

Non sto dicendo che quello che tocca kim è oro. (stesso discorso per Kitano, attenzione eh). Sto dicendo che come minimo 3 capolavori li ha fatti: spring...; la samaritana; ferro 3. L'arco è pure carino.
Sinceramente in questi tre film non vedo monotonia. Trattano tutti di cose diverse e in modo diverso. In comune hanno il silenzio, ma non vedo dove sia il problema per un regista che prima di stare alla macchina da presa faceva il pittore. In comune hanno buddha, ma vogliamo dire che il buddhismo (anche trattato non profondamente) è monotono?

Mi oppongo con forza, vostro onore, a discorsi orientalisti al contrario che vertono sull'autenticità delle radici culturali di un artista. Che importa se è il coreano più europeo? Nel 2010? Quali sono i temi tanto cari a noi occidentali? Cosa c'entra se un tema esercita interesse in europa, grazie al suo esotismo, con la qualità dell'opera stessa?
Sono film profondissimi. Non sono film politici. Non sono film realisti(ci). Sono discorsi, problemi sull'essere umano, sul morale, sull'agire, sul ruolo dell'uomo nel cosmo (che è il motore del pensiero Orientale) declinati in diversi modi

Guardate la samaritana. Cioè, se Stephen Chow ha fatto una cosa tanto grande vuol dire che di cinema non capisco un tubo o che ho visto i suoi film sbagliati. Davvero. Chan-wook Park è un grande regista. Ma lady vendetta non è un film stiracchiato e sfacciato nel farci vedere le problematiche dell'attuazione della vendetta? io credo proprio di sì.

Edit:
Ma edulcorato => meno violento?
Last edited by absent friend on 04 Jun 2010 18:01, edited 2 times in total.
Visione, una distanza ci divide
rym last.fm anobii blog

Post Reply

Who is online

Users browsing this forum: No registered users and 2 guests