Politica Internazionale

per chi non si è già trasferito su Urano
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Messer Dino Compagni
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Re: Politica Internazionale

Post by Messer Dino Compagni » 29 Nov 2017 21:49

http://www.repubblica.it/esteri/2017/11 ... P1-S1.8-T1

Il codice d'onore dello slavo medio.

Edit: cose mai viste dai tempi di Socrate. Questi processi mediatici a distanza di 20 anni sono ridicoli.
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Re: Politica Internazionale

Post by AFX » 02 Dec 2017 21:00

Perdonate l'ingenuità ma io non capisco perché gli americani e la stampa internazionale occidentale debba indagare e mettere alla gogna Trump perché avrebbe rapporti segreti con la Russia. Qual è il problema se per la prima volta dopo decenni di guerra fredda sotto sotto vanno d'accordo le due più grandi potenze mondiali?
Si sa chi è Putin, d'accordo, ma si sa anche chi è Trump. Se Putin è il diavolo, allora Trump è Keyser Soze.
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Messer Dino Compagni
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Re: Politica Internazionale

Post by Messer Dino Compagni » 03 Dec 2017 12:14

AFX wrote: 02 Dec 2017 21:00 Perdonate l'ingenuità ma io non capisco perché gli americani e la stampa internazionale occidentale debba indagare e mettere alla gogna Trump perché avrebbe rapporti segreti con la Russia. Qual è il problema se per la prima volta dopo decenni di guerra fredda sotto sotto vanno d'accordo le due più grandi potenze mondiali?
Si sa chi è Putin, d'accordo, ma si sa anche chi è Trump. Se Putin è il diavolo, allora Trump è Keyser Soze.
Degli hacker russi, grazie ai rapporti con Trump, suo genero Kushner, Flynn e altri nello staff, si sono introdotti nelle mail dei democratici e della candidata Clinton al fine di manipolare le informazioni per indebolirla politicamente. Hanno un ruolo indiretto ma determinante nella vittoria di Trump alle presidenziali 2016. Non fosse solo per questo rubare o vendere informazioni e dati sensibili ad uno stato straniero è un reato federale gravissimo negli US. Ancor più se non è uno stato tradizionalmente alleato. Ovviamente le elezioni falsate sono solo la punta dell'iceberg infatti è possibile che Trump si sia alleato con Putin per un piano anti-europeista, anti-nato e anti-immigrazione. L'impeachment per reati di questo tipo dovrebbe essere il minimo: ti mettono in galera e buttano la chiave se sei uno qualunque.
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Re: Politica Internazionale

Post by Messer Dino Compagni » 03 Dec 2017 12:16

Messer Dino Compagni wrote: 03 Dec 2017 12:14
AFX wrote: 02 Dec 2017 21:00 Perdonate l'ingenuità ma io non capisco perché gli americani e la stampa internazionale occidentale debba indagare e mettere alla gogna Trump perché avrebbe rapporti segreti con la Russia. Qual è il problema se per la prima volta dopo decenni di guerra fredda sotto sotto vanno d'accordo le due più grandi potenze mondiali?
Si sa chi è Putin, d'accordo, ma si sa anche chi è Trump. Se Putin è il diavolo, allora Trump è Keyser Soze.
Degli hacker russi, grazie ai rapporti con Trump, suo genero Kushner, Flynn e altri nello staff, si sono introdotti nelle mail dei democratici e della candidata Clinton al fine di manipolare le informazioni per indebolirla politicamente. Hanno un ruolo indiretto ma determinante nella vittoria di Trump alle presidenziali 2016. Non fosse solo per questo rubare o vendere informazioni e dati sensibili ad uno stato straniero è un reato federale gravissimo negli US. Ancor più se non è uno stato tradizionalmente alleato. Ovviamente le elezioni falsate sono solo la punta dell'iceberg infatti è possibile che Trump si sia alleato con Putin per un piano anti-europeista, anti-nato e anti-immigrazione. In parole povere i russi l'hanno aiutato a diventare Presidente ma in cambio vogliono qualcosa. L'impeachment per reati di questo tipo dovrebbe essere il minimo: ti mettono in galera e buttano la chiave se sei uno qualunque.
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Re: Politica Internazionale

Post by AFX » 03 Dec 2017 12:52

si sono introdotti nelle mail dei democratici e della candidata Clinton al fine di manipolare le informazioni per indebolirla politicamente
Cioé la Clinton ha perso per via degli hacker russi? Ma sicuro che lo pensi? E in cosa concretamente l'avrebbero indebolita? Gli scandali in campagna elettorale sono usciti su Trump, non su di lei. Su di lei al massimo è uscito che non stava bene, ed era vero.
La Clinton ha perso perché ha snobbato una grossa fetta dell'elettorato, convinta di riceverne i voti per grazia ricevuta. Cosa che non ha fatto Trump.

è possibile che Trump si sia alleato con Putin per un piano anti-europeista, anti-nato e anti-immigrazione.
E da quando agli USA interessa la prosperità e l'unione dell'Europa?
Agli USA il caos in Europa fa più comodo che a Putin che a noi ci deve vendere il gas. Campano di quello.

Poi che sia Putin che Trump devono lasciare questo mondo al più presto, è altro discorso. Ma mi sembra tutta una caccia al nemico che invece ha teso la mano alla metà del popolo americano che ha votato Trump.
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Re: Politica Internazionale

Post by Messer Dino Compagni » 03 Dec 2017 14:22

Non è che lo penso io.

https://en.wikipedia.org/wiki/Russian_i ... _elections

Non posso farti il riassunto perché è una dinamica complessa che comunque era emersa già al tempo, ma datti una letta alla mole di dati in quella pagina. La Clinton non era già molto amata dal popolo e queste interferenze hanno dato la spallata decisiva soprattutto tra gli indecisi di parte democratica (ma il sistema dei Grandi Elettori funziona proprio perché bypassa la volontà popolare). Su tutte il fatto che il partito democratico abbia fatto fuori Bernie Sanders in favore di Hillary. Dinamiche di partito che sono state rese pubbliche dall'hackeraggio.
Che la Clinton abbia condotto una campagna elettorale debolissima è indubbio, l'ha ammesso lei stessa, ma almeno non è stata propagandistica come quella di Trump: il muro col Messico, abolizione Obama-care, le tasse sui prodotti non americani. La politica non è avanspettacolo. Neanche Salvini.

Trump e Putin vogliono una Europa debole e disunita per imporre il loro iper-liberismo finanziario (chi si ricorda delle telefonata a Gentiloni?); vogliono assoluta autonomia militare nelle proprie zone d'influenza (in particolare a Putin interessa il medio-oriente perché sono zone strategiche per approvvigionamento e trasporto di combustibili, infatti in Siria ha fatto ciò che ha voluto; mentre Trump si è spostato molto più a est). Onu, Nato e Ue sono ostacoli alla loro idea autarchica. E' successo già un paio di volte che gli Usa si siano alzati dal tavolo delle trattative nei consigli di sicurezza. La verità è che personaggi del genere sono un pericolo per la stabilità democratica globale e, soprattutto, non si fermano davanti a niente, non hanno regole di condotta ne' etica.

Poi ognuno la pensa come vuole ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti.
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Re: Politica Internazionale

Post by toolipano » 06 Dec 2017 10:19

ma Trump che senza motivo decide di spostare l'ambasciata a Gerusalemme? :lol:
I casi sono 3:
1. Trump è un troll con un cattivissimo gusto
2. Trump è completamente pazzo
3. Trump vuole scatenare un putiferio in Medio Oriente e nel mondo

Probabilmente è una mossa in stile Underwood per spostare l'attenzione dai suoi casini interni per la storia della Russia.
Certo che è veramente un personaggio da non credere. Mi lascia basito ogni volta che apre bocca

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Re: Politica Internazionale

Post by AripRne » 06 Dec 2017 12:41

toolipano wrote: 06 Dec 2017 10:19 Probabilmente è una mossa in stile Underwood per spostare l'attenzione dai suoi casini interni per la storia della Russia.
Aldilà che Underwood è democratico e che è pur sempre una serie tv, il rapporto talvolta collaborativo con la Russia mostrato nelle ultime stagioni secondo me può anche rispecchiare a grandi linee la realtà odierna.

Obama con la sua politica estera (Hilary Clinton era segretario di stato eh...) era in netto contrasto con Putin: condiziona fortemente l'Europa sulla questione dell'Ucraina (non dico a torto o a ragione, dico solo che quando l'America dice la sua, si sa) e poi arriva ad armare e finanziare i fondamentalisti islamici siriani (nello stesso momento in cui combatte i fondamentalisti islamici dell'ISIS) per alimentare attivamente una guerra civile che contrasti l'influenza della Russia sul medio oriente (mentre ovviamente contro Erdogan, che in una democrazia solo teorica utilizza metodi dittatoriali, nessuno dice niente, visto che è filoeuropeista e sta dalla "nostra" parte - ve lo ricordate quell'aereo russo abbattuto? E il tutto nonostante il sospetto di traffici di petrolio tra ISIS e Turchia. E non comincio nemmeno sulle origini dell'ISIS...)

La scorsa settimana parlavo con un immigrato armeno (laureato in fisica atomica e che lavora in università a Ferrara, non un bifolco), che conosce personalmente dei siriani anche tramite la moglie, e mi diceva che dal loro punto di vista la comunità era tranquilla e si viveva molto bene finché non sono cominciate le ingerenze USA. (anche qui, lungi dal trarre una conclusione, racconto quello che mi è stato detto). Quando poi ci siamo messi a discutere della politica interna di Putin, lui che il russo lo parla, mi dice che in realtà Putin è molto amato dai russi e che viene invece dipinto in maniera eccessivamente negativa in occidente, e che le sue posizioni talvolta retrograde sui diritti civili e la libertà sessuale non fanno altro che rispecchiare l'opinione della maggior parte della popolazione - nulla di diverso da quanto fa il politico centrista medio in Italia, metodi da KGB a parte.
Ora chiediamoci: per quale motivo le posizioni di Trump sui diritti civili sono così vicine alle sue?

Tutto il discorso è per dire che, mentre Obama faceva scelte discutibili in politica estera (e non ho toccato la Libia) perseguiva una politica interna più in linea con i nostri parametri culturali (Obama Care e sanità accessibile, tutela dei ceti più bassi, limitazione alla vendita di armi più volte tentata e mai approvata), provvedimenti che, non dobbiamo dimenticarlo, mentre garantivano un appoggio a prescindere del presidente in Europa e nella comunità hollywoodiana (powerhouse della cultura globalizzata), hanno fatto sonoramente incazzare una bella parte degli americani, che queste cose non le volevano vedere neanche col cannocchiale - come non volevano vedere un presidente nero alla casa bianca, sotto sotto.

A questo punto, che cosa c'è di strano nell'impichment? Che piega avrebbe preso la politica estera americana nei confronti della Russia se la Clinton fosse andata al governo, considerato quello che già aveva fatto come segretario? Io ci vedo una cosa molto chiara: i repubblicani fanno una campagna elettorale incasinatissima e frammentaria senza neanche essere sicuri di voler proporre Trump come presidente; Trump, avendo molto da riscuotere sul dissenso provocato dalle decisioni di politica interna di Obama, apertamente in contrasto con la volontà del loro serbatoio elettorale principale (=analfabeti funzionali, guerrafondai, fondamentalisti cristiani e texani che se non hanno la doppietta sotto al cuscino non riescono ad addormentarsi) e allo stesso tempo avendo bisogno di una spintarella per vincere le elezioni visto che il consenso nei suoi confronti dentro al partito non è così stabile, fa un bell'accordo sottobanco con la Russia: cambio radicale in politica estera, ognuno le sue aree di influenza + posizioni medievali su libertà sessuale, diversità etnica e immigrazione. Putin è contento, gli americani che votano repubblicano da sempre pure: c'è stata una frattura radicale rispetto al governo Obama sia in politica estera che in politica interna. E questo senza contare le lobby farmaceutiche e degli armamenti che giubilano.

E guarda caso, dov'è che si dirige ora la politica estera di Trump? Non più sull'immediata area d'influenza russa, bensì Israele e Corea del Nord.

Poi, su chi vota Trump: quando abbiamo suonato con gli Holywave (texani) nel 2015 ne abbiamo parlato, all'epoca eravamo freschi di annuncio candidatura Trump. Mentre il cantante assolutamente socialista era per Sunders ma avrebbe votato anche Hilary a malincuore, un loro accompagnatore, ragazzo estremamente alla mano, gentile e disponibile, era convinto di voler votare Trump. E questo solo ed unicamente per rompere lo schema di politica estera della Clinton, il famoso voto antisistema. Dunque? Secondo me se un 20enne fondamentalmente progressista (o comunque non ideologicamente spostato sulla destra estrema) arriva ad esprimere un voto di questo genere significa che il sistema elettorale americano non ha senso.
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Re: Politica Internazionale

Post by AFX » 06 Dec 2017 13:26

toolipano wrote: 06 Dec 2017 10:19 ma Trump che senza motivo decide di spostare l'ambasciata a Gerusalemme? :lol:
I casi sono 3:
1. Trump è un troll con un cattivissimo gusto
2. Trump è completamente pazzo
3. Trump vuole scatenare un putiferio in Medio Oriente e nel mondo

Probabilmente è una mossa in stile Underwood per spostare l'attenzione dai suoi casini interni per la storia della Russia.
Certo che è veramente un personaggio da non credere. Mi lascia basito ogni volta che apre bocca
è un altolà agli americani: non mi rompete le balle o scateno l'inferno

in ogni caso quest'uomo è pericoloso quanto Hitler.
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TheCloud
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Re: Politica Internazionale

Post by TheCloud » 14 Dec 2017 00:22

Non so se qualcuno l'ha già messo qui prima, ma a me piace un sacco. Mi fa morire e l'accento british è fantastico.

Questo il suo video più serio, ma forse anche più bello, uscito il giorno dopo l'elezione di Trump


P.S. Condivido al 200%
Se incontrate il Buddha per la strada, uccidetelo

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