Mi serve un consiglio su un buon manga se possibile... Ho in arretrato diversi numeri di Death Note attualmente ma dopo Naruto ho praticamente smesso di seguirne altri... Giusto per fare outing... Akira, Slam Dunk, One Piece e appunto Naruto sono gli ultimi che ho seguito. Ma vorrei capire se esistono soggetti più "introspettivi" che attualmente non siano usciti con 200 numeri e che come hai scritto abbiano di base una sceneggiatura coinvolgente...Nel frattempo ti dò il benvenuto anche se fuori dall'apposito threadmindphone wrote:Sono molto felice di vedere che anche qui c'è chi segue anime o manga. Non seguo le uscite italiane né quelle americane, preferisco di gran lunga la roba giapponese e coreana. Leggere manga e guardare anime sono due delle cose che più amo in assoluto e a cui cerco di dedicare più tempo. Mi piace tutto e senza discriminazione di genere, che sia sci-fi, storico, sportivo o hentai, purché sia intrigante il tratto e bella la sceneggiatura (e qui il campo si restringe!)
Fumetti
Re: Fumetti
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Re: Fumetti
Cioè, naruto no, dai E di quei nomi lì salverei solo Akira e Slam Dunk (per un pelo)...
Se diciamo che Naruto è bello mancano poi gli aggettivi per Sandman, per dire.
Real, Vagabond, homunculus, Angel Sanctuary (per quanto a me non piaccia affatto). Questi sono altri livelli, per rimanere in giappone.
Ma comunque non riescono nemmeno a vederlo, il grande fumetto americano. Maus, i fumetti di Joe Sacco, quelli di Will Eisner, di Moore..Fumetti non paragonabili al migliore dei manga. Quando ci hanno provato (penso a Ryuichiro Utsumi), hanno fatto un buco nell'acqua.
È come leggere un romanzo di primo ottocento giapponese. Ci sono sempre i soliti personaggi che fanno sempre le solite cose. Sempre i soliti valori propugnati con sempre la solita naiveté.
Se diciamo che Naruto è bello mancano poi gli aggettivi per Sandman, per dire.
Real, Vagabond, homunculus, Angel Sanctuary (per quanto a me non piaccia affatto). Questi sono altri livelli, per rimanere in giappone.
Ma comunque non riescono nemmeno a vederlo, il grande fumetto americano. Maus, i fumetti di Joe Sacco, quelli di Will Eisner, di Moore..Fumetti non paragonabili al migliore dei manga. Quando ci hanno provato (penso a Ryuichiro Utsumi), hanno fatto un buco nell'acqua.
È come leggere un romanzo di primo ottocento giapponese. Ci sono sempre i soliti personaggi che fanno sempre le solite cose. Sempre i soliti valori propugnati con sempre la solita naiveté.
Re: Fumetti
Angel Sanctuary a parte mi andrò a spulciare gli altri 3 titoli... Ma non ci sto a questo gioco al massacro contro Naruzio @@
Anche se denso di filler il tratto è innovativo e la storia di fondo, Emo-Sasuke a parte, mi hanno appassionato da subito... Lo sapevo che non dovevo fare outing sul forum
Anche se denso di filler il tratto è innovativo e la storia di fondo, Emo-Sasuke a parte, mi hanno appassionato da subito... Lo sapevo che non dovevo fare outing sul forum
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Re: Fumetti
ma no, figurati. A ognuno piace quello che gli pare e non avrei nessun diritto di dirti quello che ti deve piacere oppure no. Pensavo che parlandone sul forum sarebbe stato utile un confronto.
Il problema è che il mondo ha bisogno di occhio critico. Studiando giapponese vedo all'università una schiera di otaku (90% tenendoci stretti) i quali hanno davvero nessuna remora a mettere in prima posizione Naruto rispetto ad altro, compresa la letteratura.
E questo non fa bene all'università italiana (non è la mia ad essere popolata da queste specie, è ovunque così nelle stesse percentuali), alla letteratura (che guadagna lettori solo quando si semplifica per venire incontro ad un pubblico abituato a tankobon dai dialoghi inespressivi - tipo yoshimoto banana), e al fumetto, che quando è di qualità è costretto a rimanere in sordina.
La storia di fondo di Naruto è tipica di TUTTI gli shonen. tutti.
C'è per caso il protagonista pasticcione che mangia tanto e non è nemmeno il più forte se non quando la situazione si fa veramente drammatica? Magari trasformandosi? C'è per caso un maestro fuori dagli schemi che gli dà sempre in testa ma che in fondo gli vuole bene? C'è un coprotagonista fortissimo e dal cuore di pietra, dall'aspetto badass e che spesso sembra essere borderline tra un buono e un cattivo?
Non è dragon ball? Non è One Piece? Non è, con qualche piccola modifica, Saiyuki?
Poi, per carità, li ho seguiti pure io, in fondo mi divertono, mi piacciono. Però credo sia importante riconoscerne il valore.
Il problema è che il mondo ha bisogno di occhio critico. Studiando giapponese vedo all'università una schiera di otaku (90% tenendoci stretti) i quali hanno davvero nessuna remora a mettere in prima posizione Naruto rispetto ad altro, compresa la letteratura.
E questo non fa bene all'università italiana (non è la mia ad essere popolata da queste specie, è ovunque così nelle stesse percentuali), alla letteratura (che guadagna lettori solo quando si semplifica per venire incontro ad un pubblico abituato a tankobon dai dialoghi inespressivi - tipo yoshimoto banana), e al fumetto, che quando è di qualità è costretto a rimanere in sordina.
La storia di fondo di Naruto è tipica di TUTTI gli shonen. tutti.
C'è per caso il protagonista pasticcione che mangia tanto e non è nemmeno il più forte se non quando la situazione si fa veramente drammatica? Magari trasformandosi? C'è per caso un maestro fuori dagli schemi che gli dà sempre in testa ma che in fondo gli vuole bene? C'è un coprotagonista fortissimo e dal cuore di pietra, dall'aspetto badass e che spesso sembra essere borderline tra un buono e un cattivo?
Non è dragon ball? Non è One Piece? Non è, con qualche piccola modifica, Saiyuki?
Poi, per carità, li ho seguiti pure io, in fondo mi divertono, mi piacciono. Però credo sia importante riconoscerne il valore.
Re: Fumetti
@ absent: sono davvero felice che tu abbia menzionato Real, Vagabond e Homunculus perché li ritengo dei capolavori assoluti.
@Kueg: di manga belli ne ho letti molti. Adoro Dorohedoro, Trigun, Akira, Deadman Wonderland, Blame!, Battle Royale, Fullmetal Alchemist, Saint Seiya, e molti altri oltre a quelli già citati da absent... Ovviamente li consiglio tutti, ma se devo pensare a qualcosa che mi abbia veramente smosso nell'interno mi vengono in mente tre titoli:
Ikigami, di Motoro Mase (7 volumi editi da Planet Manga, in prosecuzione): In una società senza guerra, lo Stato condanna casualmente 1 cittadino su 1000 alla morte fra i 18 e i 24 anni. Il fine dichiarato è l'aumento della "produttività sociale" spingendo i giovani a vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, e la Legge sulla Prosperità Nazionale pretende di realizzarlo attraverso l'inoculazione di letali nanocapsule, inserite a campione in un omonimo vaccino somministrato a ciascun cittadino al primo anno delle elementari, che esploderanno in una data predeterminata nella fascia d'età suddetta.
Il disegno è pulito e semplice. Qui dentro sono dipinte persone vere. Straconsigliato.
Parola chiave: PAURA DI MORIRE.
L'immortale, di Hiroaki Samura (27 volumi, editi da Planet Manga, in prosecuzione): ambientato in Giappone durante la metà dello shogunato dei Tokugawa. Il personaggio chiave, Manji, è un abile samurai dotato di un enorme potere: non può essere ucciso in alcun modo e con nessun mezzo. La sua immortalità deriva dal verme Kessen-chu, che vive in simbiosi con il suo corpo e gli permette di bloccare il naturale processo di decadimento del corpo e di rimarginare in poco tempo qualunque tipo di ferita gli venga inflitta. Per liberarsi da questo verme, Manji deve uccidere 1000 "scellerati". Durante il suo cammino Manji incontra la giovane Rin Asano, unica sopravvissuta alla strage della sua famiglia per mano degli uomini dell'Itto-Ryu. La giovane chiede all'abile samurai di aiutarla nella sua vendetta. Manji decide di aiutarla soltanto perché Rin gli ricorda la defunta sorella. Inizia così la caccia dei due ai membri dell'Itto-Ryu.
Davvero stupendo. Il tratto è realistico, crudo, non deforme, meravigliosamente graffiante e i contorni dei personaggi sono pieni di umanità. Molto vicino a Vagabond, ma più pittoresco.
Parola chiave: VENDETTA.
Priest , manhwa (coreano) di Hyung Min Woo (16 volumi, in prosecuzione ma in stallo da secoli purtroppo, edito da J-Pop): La storia si svolge in diversi periodi storici: il Selvaggio West, l'era delle Crociate e i tempi moderni. Il protagonista è Ivan, un ex sacerdote a causa del quale il demone Temosare è stato liberato dalla Domus Forata, dove il prete Vessiel Gavar lo aveva imprigionato insieme a sé stesso. Ed è proprio a Vessiel che Ivan ha venduto parte della sua anima; nei primi volumi (ambientati nel Far West) viene presentato come un essere carico di rabbia che vaga e si sfoga uccidendo. Man mano che la storia va avanti, l'autore sembra rivelare un'attenta analisi di sentimenti molto forti come la rabbia, la sete di vendetta, la frustrazione, la fede.
Questo manhwa è davvero potente. Forse le frasi ad effetto sono persino troppe, però mette molto in gioco la religione dentro e fuori dalle persone e sa farti riflettere in qualche modo. Il disegno è squadrato e spesso, molto espressivo e rabbioso. Un lusso di prima classe: è stampato su carta nera.
Parola chiave: FEDE.
Spero tanto di essere stata utile.
@Kueg: di manga belli ne ho letti molti. Adoro Dorohedoro, Trigun, Akira, Deadman Wonderland, Blame!, Battle Royale, Fullmetal Alchemist, Saint Seiya, e molti altri oltre a quelli già citati da absent... Ovviamente li consiglio tutti, ma se devo pensare a qualcosa che mi abbia veramente smosso nell'interno mi vengono in mente tre titoli:
Ikigami, di Motoro Mase (7 volumi editi da Planet Manga, in prosecuzione): In una società senza guerra, lo Stato condanna casualmente 1 cittadino su 1000 alla morte fra i 18 e i 24 anni. Il fine dichiarato è l'aumento della "produttività sociale" spingendo i giovani a vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, e la Legge sulla Prosperità Nazionale pretende di realizzarlo attraverso l'inoculazione di letali nanocapsule, inserite a campione in un omonimo vaccino somministrato a ciascun cittadino al primo anno delle elementari, che esploderanno in una data predeterminata nella fascia d'età suddetta.
Il disegno è pulito e semplice. Qui dentro sono dipinte persone vere. Straconsigliato.
Parola chiave: PAURA DI MORIRE.
L'immortale, di Hiroaki Samura (27 volumi, editi da Planet Manga, in prosecuzione): ambientato in Giappone durante la metà dello shogunato dei Tokugawa. Il personaggio chiave, Manji, è un abile samurai dotato di un enorme potere: non può essere ucciso in alcun modo e con nessun mezzo. La sua immortalità deriva dal verme Kessen-chu, che vive in simbiosi con il suo corpo e gli permette di bloccare il naturale processo di decadimento del corpo e di rimarginare in poco tempo qualunque tipo di ferita gli venga inflitta. Per liberarsi da questo verme, Manji deve uccidere 1000 "scellerati". Durante il suo cammino Manji incontra la giovane Rin Asano, unica sopravvissuta alla strage della sua famiglia per mano degli uomini dell'Itto-Ryu. La giovane chiede all'abile samurai di aiutarla nella sua vendetta. Manji decide di aiutarla soltanto perché Rin gli ricorda la defunta sorella. Inizia così la caccia dei due ai membri dell'Itto-Ryu.
Davvero stupendo. Il tratto è realistico, crudo, non deforme, meravigliosamente graffiante e i contorni dei personaggi sono pieni di umanità. Molto vicino a Vagabond, ma più pittoresco.
Parola chiave: VENDETTA.
Priest , manhwa (coreano) di Hyung Min Woo (16 volumi, in prosecuzione ma in stallo da secoli purtroppo, edito da J-Pop): La storia si svolge in diversi periodi storici: il Selvaggio West, l'era delle Crociate e i tempi moderni. Il protagonista è Ivan, un ex sacerdote a causa del quale il demone Temosare è stato liberato dalla Domus Forata, dove il prete Vessiel Gavar lo aveva imprigionato insieme a sé stesso. Ed è proprio a Vessiel che Ivan ha venduto parte della sua anima; nei primi volumi (ambientati nel Far West) viene presentato come un essere carico di rabbia che vaga e si sfoga uccidendo. Man mano che la storia va avanti, l'autore sembra rivelare un'attenta analisi di sentimenti molto forti come la rabbia, la sete di vendetta, la frustrazione, la fede.
Questo manhwa è davvero potente. Forse le frasi ad effetto sono persino troppe, però mette molto in gioco la religione dentro e fuori dalle persone e sa farti riflettere in qualche modo. Il disegno è squadrato e spesso, molto espressivo e rabbioso. Un lusso di prima classe: è stampato su carta nera.
Parola chiave: FEDE.
Spero tanto di essere stata utile.
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Re: Fumetti
molto carina l'idea di ikigami, però mi ha stufato un po' dopo il 4/5, non ricordo.
L'immortale: ho letto il primo e no.
Ah, Kqueg, Real e Vagabond sono dello stesso autore di Slam Dunk, takehiko inoue. Giusto per completezza
L'immortale: ho letto il primo e no.
Gesù. Come ho fatto a non scrivere Blame! Capolavoro assoluto e purtroppo irripetibile per l'autore.Blame!, Battle Royale
Ah, Kqueg, Real e Vagabond sono dello stesso autore di Slam Dunk, takehiko inoue. Giusto per completezza
Re: Fumetti
Come mai ti sei fermato dopo un volume dell'Immortale? Cosa non ti è piaciuto?
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Re: Fumetti
il mio shonenometro andava over 9000.
Non mi parlano di nulla, cose del genere.
Non mi parlano di nulla, cose del genere.
Re: Fumetti
shonenometro
Ti piace Nihei, hai letto le altre cose? Ho preso un volume di Knights of Sidonia (pare sia veramente ispirato dai Muse, il titolo...) ma mi pareva la brutta copia di Blame e non l'ho proseguito. Invece Abara mi è piaciuto. Ben disegnato, più preciso e proporzionato, e in due volumi riesce a far stare tutto.
Ti piace Nihei, hai letto le altre cose? Ho preso un volume di Knights of Sidonia (pare sia veramente ispirato dai Muse, il titolo...) ma mi pareva la brutta copia di Blame e non l'ho proseguito. Invece Abara mi è piaciuto. Ben disegnato, più preciso e proporzionato, e in due volumi riesce a far stare tutto.
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Re: Fumetti
Ho letto il primo di Knights of Sidonia, e Abara, ma credo che quell'uomo non abbia tante buone idee.
Abara ho trovato che lo sforzo per comprendere la trama non fosse proporzionato al piacere di averla capita
Abara ho trovato che lo sforzo per comprendere la trama non fosse proporzionato al piacere di averla capita
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