Videogames
Re: Videogames
Non lo so. Non mi convince l'intento artistico dietro Super Mario e Zelda.
Cioe', dietro ad un videogioco ci puo' essere una storia, una catena di pensieri che ha portato a realizzarlo, ma non per questo l'autore e' stato mosso da intenti artistici. Ha avuto un'idea e la messa in pratica con una tecnica che, oggi, non mi sento di definire artistica. Oltre all'aspetto ludico, anche il videogioco piu' profondo non ha la pretesa di essere un'opera d'arte come lo e' la Divina Commedia. I creatori di videogiochi si approcciano a questo mercato con l'intento di divertire e intrattenere, magari fare da ponte verso altra arte (Torment verso l'Ulisse, per esempio).
Cioe', dietro ad un videogioco ci puo' essere una storia, una catena di pensieri che ha portato a realizzarlo, ma non per questo l'autore e' stato mosso da intenti artistici. Ha avuto un'idea e la messa in pratica con una tecnica che, oggi, non mi sento di definire artistica. Oltre all'aspetto ludico, anche il videogioco piu' profondo non ha la pretesa di essere un'opera d'arte come lo e' la Divina Commedia. I creatori di videogiochi si approcciano a questo mercato con l'intento di divertire e intrattenere, magari fare da ponte verso altra arte (Torment verso l'Ulisse, per esempio).
Re: Videogames
In sostanza la diatriba è "se creo qualcosa con intento di farne un pezzo d'arte, questa diventa automaticamente arte?".
Io sono per il sì, e sono dell'idea che al massimo si possa fare la distinzione tra arte buona e arte cattiva. Guarda solo il mio avatar, per dire, o i barattoli di Campbell di Warhol.
Poi ribadisco quel che dicevo all'inizio: per me si parla di arte nei VG in pochi, selezionati casi (anche se più di quello che si creda), ma stiamo comunque parlando di un medium che è molto giovane e molto redditizio. Per cui è chiaro che, in mezzo alla cioccolata, ci sta anche tanta merda. O, se preferisci, che in mezzo alle gemme create con lo stesso spirito con cui si scrive un romanzo o si gira un film ci sono anche tanti esempi di prodotti creati apposta per vendere e che di "artistico" hanno poco – anche se pure lì si potrebbe discutere: un gioco di rally che simula alla perfezione una corsa, con tanto di assetto della macchina, fisica della guida e compagnia, è tanto diverso da un quadro iperrealista o da un romanzo verista (eretico, lo so)? In fondo, si tratta sempre di uno sforzo di mimesi della realtà, di simulazione estrema, e con un valore estetico non indifferente.
Certo, io capisco che dal mio discorso si potrebbe dedurre che "PES è arte", il che suona un po' come un'eresia. Ma, e lo ripeto per l'ennesima volta, ci sono un buon numero di giochi che sono creati con l'intento di produrre pezzi d'arte, non semplice intrattenimento. E io non mi vergogno di dire che l'aspetto narrativo, di coinvolgimento personale, il fatto di porre chi fruisce di fronte a dilemmi morali, di portarti a pensare a quello che stai facendo e, di conseguenza, a ripensare a te stesso e alla tua visione del mondo... li trovo nei VG tanto quanto nei romanzi. E tutte le volte che li trovo nei VG, li trovo in VG che sono stati creati con in testa la precisa idea di creare qualcosa di artistico, non solo un prodotto da vendere – anche se chiaramente quello commerciale non è un aspetto da sottovalutare, ma anche Michelangelo ha affrescato la Sistina per soldi, no?
L'altra considerazione che faccio è che il problema di considerare i VG come arte è che sono una forma di espressione ibrida, che comprende aspetti puramente estetici (e quindi da valutare come si valutano le arti visive), aspetti narrativi (che si possono considerare come racconti, o romanzi), aspetti sonori (c'è uno Splinter Cell che ha come colonna sonora una serie di inediti composti da Amon Tobin, peraltro di una bellezza notevole) e aspetti di interazione che sono completamente nuovi, non del tutto codificati e la cui critica va sicuramente pensata da zero o quasi.
Io sono per il sì, e sono dell'idea che al massimo si possa fare la distinzione tra arte buona e arte cattiva. Guarda solo il mio avatar, per dire, o i barattoli di Campbell di Warhol.
Poi ribadisco quel che dicevo all'inizio: per me si parla di arte nei VG in pochi, selezionati casi (anche se più di quello che si creda), ma stiamo comunque parlando di un medium che è molto giovane e molto redditizio. Per cui è chiaro che, in mezzo alla cioccolata, ci sta anche tanta merda. O, se preferisci, che in mezzo alle gemme create con lo stesso spirito con cui si scrive un romanzo o si gira un film ci sono anche tanti esempi di prodotti creati apposta per vendere e che di "artistico" hanno poco – anche se pure lì si potrebbe discutere: un gioco di rally che simula alla perfezione una corsa, con tanto di assetto della macchina, fisica della guida e compagnia, è tanto diverso da un quadro iperrealista o da un romanzo verista (eretico, lo so)? In fondo, si tratta sempre di uno sforzo di mimesi della realtà, di simulazione estrema, e con un valore estetico non indifferente.
Certo, io capisco che dal mio discorso si potrebbe dedurre che "PES è arte", il che suona un po' come un'eresia. Ma, e lo ripeto per l'ennesima volta, ci sono un buon numero di giochi che sono creati con l'intento di produrre pezzi d'arte, non semplice intrattenimento. E io non mi vergogno di dire che l'aspetto narrativo, di coinvolgimento personale, il fatto di porre chi fruisce di fronte a dilemmi morali, di portarti a pensare a quello che stai facendo e, di conseguenza, a ripensare a te stesso e alla tua visione del mondo... li trovo nei VG tanto quanto nei romanzi. E tutte le volte che li trovo nei VG, li trovo in VG che sono stati creati con in testa la precisa idea di creare qualcosa di artistico, non solo un prodotto da vendere – anche se chiaramente quello commerciale non è un aspetto da sottovalutare, ma anche Michelangelo ha affrescato la Sistina per soldi, no?
L'altra considerazione che faccio è che il problema di considerare i VG come arte è che sono una forma di espressione ibrida, che comprende aspetti puramente estetici (e quindi da valutare come si valutano le arti visive), aspetti narrativi (che si possono considerare come racconti, o romanzi), aspetti sonori (c'è uno Splinter Cell che ha come colonna sonora una serie di inediti composti da Amon Tobin, peraltro di una bellezza notevole) e aspetti di interazione che sono completamente nuovi, non del tutto codificati e la cui critica va sicuramente pensata da zero o quasi.
No matter. Try again. Fail again. Fail better.
Re: Videogames
Anche l'esperienza piu' bella e affascinante sul piano puramente intellettuale provata con un videogioco (Planescape: Torment) non la riesco a paragonare a Gravity's Rainbow o Videodrome, non riesco a ricavarne lo stesso piacere sviscerandolo e studiandolo. Ma capisco il tuo discorso: il fumetto, per esempio, anch'esso intrattenimento, ha i suoi autori e le sue opere d'arte.
Re: Videogames
Qui c'è un bell'articolo sull'argomento, mi trova d'accordo su molti aspetti.
Poi oh, io volevo anche parlare dei giochi in sé, ma mi sa che alla fine sono l'unico videogiocatore qui dentro
Poi oh, io volevo anche parlare dei giochi in sé, ma mi sa che alla fine sono l'unico videogiocatore qui dentro
No matter. Try again. Fail again. Fail better.
Re: Videogames
Be' ma questo è un discorso di preferenze e gusti personali. La musica classica è considerata arte "alta", eppure io mi spacco il cazzo dopo due minuti e preferisco tornare ai Nirvana. Questo non ha nulla a che fare con lo status di nessuna delle due opere.Shaun wrote:Anche l'esperienza piu' bella e affascinante sul piano puramente intellettuale provata con un videogioco (Planescape: Torment) non la riesco a paragonare a Gravity's Rainbow o Videodrome, non riesco a ricavarne lo stesso piacere sviscerandolo e studiandolo. Ma capisco il tuo discorso: il fumetto, per esempio, anch'esso intrattenimento, ha i suoi autori e le sue opere d'arte.
La maggior parte dei fumetti mi annoiano e non riesco a leggerli, a parte qualche nome sparso qui e là; per i miei gusti non c'è paragone tra un romanzo e un fumetto, però anche questo non ha nulla a che vedere con l'essere "arte" o meno.
No matter. Try again. Fail again. Fail better.
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Re: Videogames
Lele, io capisco la tua spinta d'apertura controllata, così come il tuo amore per un Fontana o per un Warhol.
Te l'ho già detto che se la pensi così:
Poi però caschi anche tu nel tranello cattiva e buona arte, che ricorda tanto l'antinomia bello/brutto applicato ad una decorazione, intesa, ovviamente, come ciò che abbellisce qualcosa.
E allora ti chiedo: è una decorazione anche ciò che abbruttisce una cosa e quindi una brutta decorazione, o semmai quella decorazione semplicemente non è affatto una decorazione ma altro?
Non sarebbe nemmeno l'unica contraddizione di una visione bello-bruttistica dell'arte.
E poi, diciamolo, chi, come te, vuole vivere sulla posizione dell'intenzione d'autore, farebbe meglio a dimenticarsi certe categorie come bello e brutto, perché paradossalmente, nel regno dell'arte, avete fatto semplicemente tabula rasa di queste categorie, inutili, ormai, a giustificare un discorso artistico.
Godete dell'intenzione, quella basta.
A me non basta, ma io sono un'altra storia.
Te l'ho già detto che se la pensi così:
c'è poco da dirti, nel senso che sei legittimato a vederla così.In sostanza la diatriba è "se creo qualcosa con intento di farne un pezzo d'arte, questa diventa automaticamente arte?".
Io sono per il sì
Poi però caschi anche tu nel tranello cattiva e buona arte, che ricorda tanto l'antinomia bello/brutto applicato ad una decorazione, intesa, ovviamente, come ciò che abbellisce qualcosa.
E allora ti chiedo: è una decorazione anche ciò che abbruttisce una cosa e quindi una brutta decorazione, o semmai quella decorazione semplicemente non è affatto una decorazione ma altro?
Non sarebbe nemmeno l'unica contraddizione di una visione bello-bruttistica dell'arte.
E poi, diciamolo, chi, come te, vuole vivere sulla posizione dell'intenzione d'autore, farebbe meglio a dimenticarsi certe categorie come bello e brutto, perché paradossalmente, nel regno dell'arte, avete fatto semplicemente tabula rasa di queste categorie, inutili, ormai, a giustificare un discorso artistico.
Godete dell'intenzione, quella basta.
A me non basta, ma io sono un'altra storia.
"Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace"
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Re: Videogames
Parentesi: io a quel Splinter Cell a cui fai riferimento ho giocato, e ne ho goduto eh.
"Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace"
Re: Videogames
E lo so, infatti la mia e' puramente un'opinione personale sul perche' non considero i videogiochi un'arte: piacere ludico, ma si fermano li'.Be' ma questo è un discorso di preferenze e gusti personali. La musica classica è considerata arte "alta", eppure io mi spacco il cazzo dopo due minuti e preferisco tornare ai Nirvana. Questo non ha nulla a che fare con lo status di nessuna delle due opere.
La maggior parte dei fumetti mi annoiano e non riesco a leggerli, a parte qualche nome sparso qui e là; per i miei gusti non c'è paragone tra un romanzo e un fumetto, però anche questo non ha nulla a che vedere con l'essere "arte" o meno.
L'articolo che hai riportato cita Picasso prima e poi Metal Gear Solid. Con ques'ultimo di "meditazioni" non ne ho fatte a posteriori. Mi sono divertito, ma mi sono fermato.
Last edited by Shaun on 13 Jul 2009 14:13, edited 1 time in total.
Re: Videogames
Von io sto dalla tua parte.
Non vedo nessuno differenza nelle spinte che portano a realizzare un film o un disco o un videogioco e fra qualche tempo verranno presi anche i videogiochi a testimonianza dell'eredità che ci lascia ogni epoca.
Non vedo nessuno differenza nelle spinte che portano a realizzare un film o un disco o un videogioco e fra qualche tempo verranno presi anche i videogiochi a testimonianza dell'eredità che ci lascia ogni epoca.
The better the singer's voice is, the harder it is to believe what they're saying.
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Re: Videogames
P.S. per Lele: poi quando ti vedo in giro vedrai che ti mando un negroni e ti faccio rimangiare tutto
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