Scrittori albionici

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Re: Scrittori albionici

Post by Pilgrim » 02 Dec 2010 22:10

AFX wrote:
E ho ordinato il Giuseppe Balsamo di Dumas padre per rimanere in ambito romanzo esoterico dopo aver letto Eco.

eheh... ti capisco. mi è venuta voglia anche a me, visto che quello lì di Dumas mi manca.
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Re: Scrittori albionici

Post by AFX » 03 Dec 2010 09:48

Comunque sono rimasto esterrefatto leggendo le prime pagine di Heart of Darkness in lingua ieri sera. Cioé, questo scrive in quel modo (FANTASTICO) non essendo neanche madrelingua, ma anzi, avendo studiato l'inglese come terza lingua? E' polacco e si sa che gli slavi passano facilmente all'inglese, però questo ha un dono divino per scrivere in quel modo, oppure non è lui. Impressionante, m'è piaciuto tantissimo e spero di leggermelo tutto prima che parto per la Svezia
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Re: Scrittori albionici

Post by absent friend » 03 Dec 2010 10:40

Eh, sì. Soprattutto, nessuno scriveva come lui. Ha rivoluzionato il romanzo, a modo suo.
Quello e TS Eliot e fai la punta di diamante del modernismo inglese e della critica al colonialismo. Da lì, Apocalypse Now assume tutto un altro spessore.
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Re: Scrittori albionici

Post by Enrico_F » 03 Dec 2010 13:02

Cuore di tenebra è tra i miei preferiti in assoluto, è straordinario, anche se l'ho letto in italiano, perciò probabilmente mi sono pure perso qualcosa.

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Re: Scrittori albionici

Post by Decades » 07 Dec 2010 14:03

Io non riesco a stargli dietro invece, e mi sento deficiente. Non perché sia difficile, ma forse in generale quando leggo cose in inglese mi sfugge del tutto l'atmosfera, ci sono cose che non colgo. Capisco che succede ma non riesco ad andare "oltre" e non ci prendo il giusto gusto. Non so se mi sono spiegato, se avete capito un po' cosa intendo datemi qualche consiglio, aiutatemi...
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Re: Scrittori albionici

Post by absent friend » 07 Dec 2010 15:13

Ma, guarda, o è una cosa a cui tieni particolarmente, maneggiare l'inglese come fossero noccioline, e allora l'unica è perdere un fracco di tempo a cazzeggiare in inglese su internet (anche solo a leggere. È solo una questione di abbondanza e conoscenza del lessico), altrimenti non è un problemone.

La letteratura in traduzione è sempre letteratura. In un certo senso si è creato il falso mito della lettura dell'originale. In realtà il traduttore è uno scrittore ed è un letterato (nel mondo iperuranico, ovviamente) che cerca in tutti modi, sì, di essere fedele, ma anche di riprodurre il piacere della lettura. È inutile leggere in lingua originale qualcosa, secondo me, se si fa troppa fatica in confronto a ciò che se ne ha in cambio. Leggi in traduzione, se la traduzione è buona, e vivrai una vita ugualmente felice, non so se mi sono spiegato.

Faccio un esempio. Ho letto una traduzione degli anni 60 (mi pare) di Anima di Soseki. L'italiano era molto anticato, con forme e modi di dire insoliti. Ho preso in mano di recente una traduzione attuale, fatta, mi è parso. con più attenzione all'originale. Beh il piacere di lettura era cambiato, e la fedeltà che ho avuto in cambio non valeva il prezzo del piacere. Conclusione: mi tengo la traduzione della Fabbri Editori e buona notte al secchio :)
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Re: Scrittori albionici

Post by AFX » 31 Dec 2010 15:43

Ma Apocalypse Now non è riprende un po' il tema di Cuore di Tenebra? Forse si sa già che è così
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Re: Scrittori albionici

Post by absent friend » 31 Dec 2010 15:47

Praticamente È cuore di tenebra in chiave neocolonialista. Come dicevo poco sopra, con cuore di tenebra e The Waste Lande di Eliot si comprende praticamente del tutto la grandezza di Apocalypse Now
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Re: Scrittori albionici

Post by AFX » 01 Jan 2011 23:27

Sto leggendo questo
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incensato dal Daily Mail e Daily Mirror, 4 ristampe in un anno... Sono a metà e finora va molto piano nella narrazione. Solo 2 scene da thriller dark, ma ben espresse. Libri proibiti... no, il nome della rosa non c'entra niente

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http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=2645
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Re: Scrittori albionici

Post by AFX » 02 Jan 2011 19:43

questo qua sopra l'ho divorato ieri notte. 180 pagine l'una dietro l'altra. Dopo una lenta introduzione, quando parte la storia difficilissimo fermarsi. Direi per appassionati di Edgar Allan Poe

Mi ha fatto conoscere anche questo:

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http://it.wikipedia.org/wiki/Il_monaco
Il monaco è il primo e più famoso romanzo scritto dall'inglese Matthew Gregory Lewis. L'opera dell'autore allora appena ventenne fu pubblicata nel marzo 1796, raccogliendo immediatamente un grande successo, accompagnato però da un grande scandalo.
Il romanzo infatti, che si rifà alla tradizione del romanzo gotico tedesco, contiene ed esaspera tutti gli elementi propri del genere: castelli, abbazie, fantasmi e, soprattutto, violenze, stupri, incesti, presenze demoniache.
Le varie critiche portarono così l'autore a pubblicare, nel 1798, una versione meno "scandalosa" dell'opera nella quale vengono tolte o censurate alcune delle situazioni più scabrose.


E poi questo:

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http://it.wikipedia.org/wiki/I_misteri_di_Udolpho
I misteri di Udolpho è un romanzo di Ann Radcliffe, il quarto e più noto, pubblicato nell'estate del 1794 a Londra. I misteri di Udolpho segue le vicende di Emily St. Aubert che soffre, oltre ad altre disavventure, la morte della madre, terrori soprannaturali in un castello, e le macchinazioni di un brigante italiano.
I misteri di Udolpho contiene tutti gli elementi del romanzo gotico: situazioni di terrore fisico e psicologico, eventi apparentemente soprannaturali, castelli remoti e in rovina, la presenza di un nemico e di un'eroina perseguitata. Radcliffe presenta numerose descrizioni di paesaggi esotici nei Pirenei e negli Appennini.
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