Eh ma appunto, è una pellicola troppo legata al suo contesto. Cogliere lo zeitgeist dei propri tempi è sempre un bell'intento, ma Il Laureato, secondo me, fallisce completamente nell'operazione di far immedesimare lo spettatore. Parla di battaglie e cambiamenti per me morti e sepolti, di scontatezze. Spogliata del suo contesto, la vicenda narrata mi risulta insipida, degna delle peggiori commediole romantiche. Mi rendo conto che è una visione soggettiva.absent friend wrote:Il laureato..una delle migliori commedie amare della storia, completamente immersa nel suo tempo, più del solito. Per noi l'apatia giovanile è un tema trito e ritrito, ma nel '67 trattare in un certo modo il vuoto esistenzialista, l'erotismo (che noi cogliamo troppo poco. Grazie mediaset), il crollo dei valori dei 50s (filone partito da altri grandi film tipo the wild one o Gioventù bruciata ma qui modificato nei modi, attualizzato agli anni '60), la grande novità degli ultimi 60 anni, ovvero la nascita di una classe sociale giovane, adolescente. Era tanto. Proprio tanto.
Ma a parte tutto questo, in quel film ogni singola inquadratura è minimo di 5 secondi prolissa!