
Gus Van Sant firma il suo film più hollywoodiano, ma non delude. Riesce a non cadere nella retorica e ne viene fuori un ottima biografia, realistica e in alcuni tratti vicina al documentario (grazie alle solite sequenze in Super8 a cui il regista ci ha abituato, ma soprattutto aifilmati d'epoca), e che non si limita a tessere le lodi di Harvey Milk ma ci pone semplicemente davanti ai fatti.
Cast in grandissima forma, su cui spicca naturalmente l'immenso Sean Penn, che si immedesima totalmente nel personaggio. Movenze, espressioni, gestualità hanno dell'incredibile. L'Oscar sarebbe meritatissimo.