The National
Re: The National
titletrack
Serpentine Prison, l'album di debutto solista di Matt Berninger – frontman dell'acclamata band The National – esce il 02 ottobre. L'album è stato prodotto dal polistrumentista Booker T. Jones (dei Booker T. & The MG's) e verrà pubblicato su Book Records, una nuova divisione creata da Berninger e Jones connessa a Concord Records/Caroline International, distribuzione Universal.
Per celebrare l'imminente pubblicazione – la prima sulla nuova sottoetichetta – Berninger condivide oggi il video per la title track. Diretto, girato e montato da Tom Berninger e Chris Sgroi, il video è stato filmato all'Earthstar Creation Center a Venice, CA.
"Il brano 'Serpentine Prison' è stato scritto nel dicembre 2018, una settimana dopo aver registrato I Am Easy To Find con The National" afferma Berninger. "Per molto tempo ho scritto brani per film e musical e altri progetti dove dovevo entrare nella testa di qualcun'altro per trasmettere i sentimenti di un'altra persona. Mi piaceva farlo, ma ero pronto a scavare nella mia e questa è la prima cosa che è venuta fuori."
Berninger continua, "il titolo si ispira ad un tubo di scarico serpeggiante che sfocia nell'oceano vicino all'aeroporto di Los Angeles. C'è una rete di protezione sul tubo per impedire alle persone di arrampicarsi verso il mare. Ho lavorato al brano con Sean O'Brien e Harrison Whitford e l'ho registrato sei mesi dopo con Booker T. Jones alla produzione. Sembra un epilogo, quindi ho chiamato l'album come il brano e l'ho messo per ultimo."
L'album vede il contributo di molti artisti tra cui Matt Barrick (The Walkmen, Jonathan Fire*Eater), Andrew Bird, Mike Brewer, Hayden Desser, Scott Devendorf (The National), Gail Ann Dorsey (David Bowie, Lenny Kravitz), Booker T. Jones, Teddy Jones, Brent Knopf (EL VY, Menomena), Ben Lanz (The National, Beirut), Walter Martin (The Walkmen, Jonathan Fire*Eater), Sean O'Brien, Mickey Raphael (Willie Nelson, Bob Dylan), Kyle Resnick (The National, Beirut), Matt Sheehy (EL VY, Lost Lander) eHarrison Whitford (Phoebe Bridgers). Alla produzione ha collaborato anche Sean O'Brien.
Oltre al suo lavoro con The National (con i quali ha vinto un GRAMMY nella categoria Best Alternativa Music Album con Sleep Well Beast del 2017), Berninger ha anche collaborato con Brent Knopf sotto il moniker di EL VY pubblicando nel 2015 Return to the Moon. Nel 2019 Berninger è apparso in Between Two Ferns: The Movie e ha affiancato Phoebe Bridgers nel brano "Walking on a String" per la soundtrack del film.
Re: The National
Jeff Tweedy solo : Wilco = Matt Berninger solo : The National
Re: The National
Matt Berninger’s album "Serpentine Prison," produced by Booker T Jones, is coming out Oct 16th. Hear the new song “One More Second” and pre-order the album here: https://found.ee/MB_SerpentinePrison
Re: The National
https://open.spotify.com/album/1h6dh2Ta ... P413Bw4gLA
nuovo brano dei National per la colonna sonora di Cyrano
nuovo brano dei National per la colonna sonora di Cyrano
Re: The National
Sono in tour e stanno suonando nuovi brani. Io scommetto sul ritorno a sonorità era Boxer
Re: The National
"Parla di lasciarsi indietro il passato, andare avanti e poi ritrovarsi sommersi dai ripensamenti" dice il cantante Matt Berninger della canzone, in cui sono presenti anche gli archi della London Contemporary Orchestra diretta da Bryce Dessner.
Sul processo di realizzazione del singolo, Aaron Dessner dice: "'Weird Goodbyes è stata una delle prime nuove canzoni che abbiamo realizzato. Stavo abusando delle drum machine, come al solito, e mi sono imbattuto in questo ritmo che mi è rimasto in testa. Abbiamo costruito la canzone attorno al ritmo. La melodia e le parole di Matt ci sono subito sembrate eleganti e bellissime."
Dessner spiega anche come Bon Iver abbia preso parte alla traccia: "in qualche modo ho sentito fin dall'inizio la voce e il cuore del nostro amico Justin in questa canzone. Gliel'abbiamo inviata e si è commosso: insieme a Matt ha cantato in modo meraviglioso"
Sul processo di realizzazione del singolo, Aaron Dessner dice: "'Weird Goodbyes è stata una delle prime nuove canzoni che abbiamo realizzato. Stavo abusando delle drum machine, come al solito, e mi sono imbattuto in questo ritmo che mi è rimasto in testa. Abbiamo costruito la canzone attorno al ritmo. La melodia e le parole di Matt ci sono subito sembrate eleganti e bellissime."
Dessner spiega anche come Bon Iver abbia preso parte alla traccia: "in qualche modo ho sentito fin dall'inizio la voce e il cuore del nostro amico Justin in questa canzone. Gliel'abbiamo inviata e si è commosso: insieme a Matt ha cantato in modo meraviglioso"
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Re: The National
"The National have teased two songs from their forthcoming new album and hinted at collaborations with Taylor Swift, Phoebe Bridgers and Sufjan Stevens. The band posted a short clip on Twitter featuring 25 seconds of music with frontman Matt Berninger facing a piano. At the end of the clip he turns around holding up a book of Mary Shelley’s Frankenstein."
Classica trovata da band ormai scoppiata. Sufjan Stevens è lì in mezzo solo perché piace anche a quel tipo di pubblico – alternativi da salotto convinti che Fugazi sia il nome di una bibita o chissà cosa – ma da qualche anno tira una brutta aria a casa di Berninger e soci. Godiamoci quanto prodotto sino a Sleep Well Beast e teniamo basse le aspettative.
Classica trovata da band ormai scoppiata. Sufjan Stevens è lì in mezzo solo perché piace anche a quel tipo di pubblico – alternativi da salotto convinti che Fugazi sia il nome di una bibita o chissà cosa – ma da qualche anno tira una brutta aria a casa di Berninger e soci. Godiamoci quanto prodotto sino a Sleep Well Beast e teniamo basse le aspettative.
Re: The National
Dopo questa con Taylor Swift, direi che i National sono veri come Renzi che dice di essere di sinistra.dissonance wrote: ↑14 Jan 2023 16:55 "The National have teased two songs from their forthcoming new album and hinted at collaborations with Taylor Swift, Phoebe Bridgers and Sufjan Stevens. The band posted a short clip on Twitter featuring 25 seconds of music with frontman Matt Berninger facing a piano. At the end of the clip he turns around holding up a book of Mary Shelley’s Frankenstein."
Classica trovata da band ormai scoppiata. Sufjan Stevens è lì in mezzo solo perché piace anche a quel tipo di pubblico – alternativi da salotto convinti che Fugazi sia il nome di una bibita o chissà cosa – ma da qualche anno tira una brutta aria a casa di Berninger e soci. Godiamoci quanto prodotto sino a Sleep Well Beast e teniamo basse le aspettative.
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