Made in Italy
Re: Made in Italy
quel live è davvero fantastico, anch'io son riuscita ad ascoltarlo in tempi sospetti (troppo recentemente). Ci sono alcune versioni che superano le originali in studio, Fuochi nella notte di San Giovanni ad esempio è la prima che mi viene in mente
Ci aveva pensato..
Re: Made in Italy
Testo Paolo Madeddu
Foto Maurizio Camagna
Ha appena finito di girare Il figlio più piccolo, di Pupi Avati. «Ho scritto la canzone principale, e mi si vede che suono al matrimonio del protagonista, che è Christian De Sica. Interpreto me stesso». Come nelle foto per RS, alle quali Omar Pedrini si è prestato «facendo emergere uno spirito un po' frankzappiano. E un po' hippie. Mia madre era una vera figlia dei fiori, da piccolo mi portava ai concerti e si faceva le canne».
Di che parte del tuo corpo sei più contento?
«La cicatrice sul petto. È molto rock&roll;. Poi va beh, non sono bello. Però le donne mi trovano sexy».
Poi ne parliamo. Prima, affrontiamo l'omosessualità latente. Tu e Ringo. Non una, due donne in comune: Casalegno e Piccinini.
«Quando ero giovane per me era un po' un mito, sai il dj che mette rock e si fa le tipe…».
Cosa vi accomuna, per piacere alle stesse donne?
«Direi il fascino dell'uomo che vive alla giornata, quello che non ti rassicura, ma ti dà il brivido. Ora non ho molta stima di lui, ma non per questioni di fidanzate: ha fatto una cosa che mi ha ferito, cose nostre».
Non passa i tuoi pezzi a Virgin Radio?
«In effetti non mi pare, haha! Ma no, non è questo. Però una cosa gliela devo riconoscere, sta con una donna meravigliosa, anche lei pallavolista, Rachele Sangiuliano».
Passiamo a Renga. Con lui, donne in comune?
«Purtroppo sì. È per questo che i Timoria sono saltati per aria. Volevo strangolarli, lui e la mia ex».
Davvero? E lei chi era?
«Lasciamo stare, non l'ho più vista e credo neanche lui. Comunque, tempo fa in un'intervista Francesco ha ammesso che era stato sleale con me. Mi ha fatto piacere: ora non siamo amici come prima, ma abbiamo sepolto l'ascia di guerra e in estate abbiamo fatto anche un concerto insieme per beneficenza. Tanti mi avevano dato dello stronzo che lo aveva cacciato dalla band. Pochi sapevano la verità. Non l'avevo mai detta prima».
Grazie dello scoop.
«Quanto all'omosessualità, non ho mai avuto attrazione fisica per il mio sesso. Però penso che gli artisti abbiano un lato femminile più sviluppato rispetto a elettricisti, meccanici o giornalisti».
Mah, a me i giornalisti sembrano tutti effemminati. E a perversioni come sei messo?
«Sono un po' esibizionista, forse. Spiegherebbe il mestiere che faccio. Fin da bambino godo di fronte a un pubblico, ricordo il primo saggio di chitarra quasi come un'esperienza sessuale. E sono un po' feticista. Il piede di una donna può essere fantastico… Fossi una donna avrei 700 scarpe».
Per una donna, poche. Hai mai fatto sesso a tre?
«No, io devo dare tutto alla donna con cui sto, senza distrazioni. Trovo monogamia e fedeltà molto sexy, mi piace la complicità. Certi giochi sono belli da fare con la propria donna, non con una che non conosci».
Gira voce che hai fatto un film porno.
«No, però sono stato con due pornostar, una molto famosa. Tra le ragazze più dolci che abbia mai frequentato. E poi, non è che facessero numeri particolari».
Sei mai stato con musiciste?
«No. Ho avuto qualche simpatia – ehm – per un'orchestrale di Sanremo. Ma non voglio una simile a me. Parleremmo sempre di musica e mi romperei le palle. Non sto cercando l'alter ego, ma la complementare».
Stai cercando? Quindi con Francesca Piccinini…
«Sì. È stato stupendo ma è troppo difficile stare assieme. Tra i suoi campionati e il mio tour, abbiamo calcolato che potremo vederci tra tre mesi, e per cinque giorni. Sai, a casa mia ho preparato una stanza per un bambino. Ho già un figlio grandicello, 14 anni, avuto dalla donna più bella con cui io sia mai stato, e per fortuna somiglia a lei! Ma un giorno mi piacerebbe arrivasse una femmina. Ecco, questo con Francesca è un po' complicato. Così, siamo amici che si vogliono molto bene».
Saranno delusi i giornali di gossip.
«Non me ne parlare. Ci hanno seguiti, penso che sia anche venuto uno a riprenderci dalla finestra di un ristorante. Ho visto le foto su Chi e le immagini in tv. Mi sono sentito violentato».
Ma scusa, sei famoso, ti metti con donne famose, non te lo aspetti?
«Non lo trovo giusto, ma è vero che me lo aspetto. Sono venuti a casa mia, a Brescia. Ci hanno seguiti a cena e in un centro commerciale. E guarda che io i soldi per i servizi li ho rifiutati. Sai, sono uno che la domenica va a giocare a carte al bar in campagna: il mio esibizionismo finisce giù dal palco».
Ora stai facendo un programma gastronomico, Gamberock. Dimmi tre piatti erotici.
«Intanto, mettiamo le bollicine nel bicchiere! Un Franciacorta ghiacciato, ecco. Poi, io non mangio né crostacei né ostriche, mi fido di chi dice che sono afrodisiaci, ma rilancio: tartufo su uova al tegamino, il piatto più difficile da fare BENE – vanno cotte 29 minuti. Al secondo posto, una bella tartare di fassona piemontese, con senape e mostarda. Infine, basso budget ma alta sexytudine, prosciutto crudo o culatello di Parma. Immagina una donna in intimo e tacchi a spillo che con le mani si cala piano una fettina in bocca…».
Wow. Rock & roll.
«Parecchio».
tutto molto rock & roll
http://www.rollingstonemagazine.it/
Foto Maurizio Camagna
Ha appena finito di girare Il figlio più piccolo, di Pupi Avati. «Ho scritto la canzone principale, e mi si vede che suono al matrimonio del protagonista, che è Christian De Sica. Interpreto me stesso». Come nelle foto per RS, alle quali Omar Pedrini si è prestato «facendo emergere uno spirito un po' frankzappiano. E un po' hippie. Mia madre era una vera figlia dei fiori, da piccolo mi portava ai concerti e si faceva le canne».
Di che parte del tuo corpo sei più contento?
«La cicatrice sul petto. È molto rock&roll;. Poi va beh, non sono bello. Però le donne mi trovano sexy».
Poi ne parliamo. Prima, affrontiamo l'omosessualità latente. Tu e Ringo. Non una, due donne in comune: Casalegno e Piccinini.
«Quando ero giovane per me era un po' un mito, sai il dj che mette rock e si fa le tipe…».
Cosa vi accomuna, per piacere alle stesse donne?
«Direi il fascino dell'uomo che vive alla giornata, quello che non ti rassicura, ma ti dà il brivido. Ora non ho molta stima di lui, ma non per questioni di fidanzate: ha fatto una cosa che mi ha ferito, cose nostre».
Non passa i tuoi pezzi a Virgin Radio?
«In effetti non mi pare, haha! Ma no, non è questo. Però una cosa gliela devo riconoscere, sta con una donna meravigliosa, anche lei pallavolista, Rachele Sangiuliano».
Passiamo a Renga. Con lui, donne in comune?
«Purtroppo sì. È per questo che i Timoria sono saltati per aria. Volevo strangolarli, lui e la mia ex».
Davvero? E lei chi era?
«Lasciamo stare, non l'ho più vista e credo neanche lui. Comunque, tempo fa in un'intervista Francesco ha ammesso che era stato sleale con me. Mi ha fatto piacere: ora non siamo amici come prima, ma abbiamo sepolto l'ascia di guerra e in estate abbiamo fatto anche un concerto insieme per beneficenza. Tanti mi avevano dato dello stronzo che lo aveva cacciato dalla band. Pochi sapevano la verità. Non l'avevo mai detta prima».
Grazie dello scoop.
«Quanto all'omosessualità, non ho mai avuto attrazione fisica per il mio sesso. Però penso che gli artisti abbiano un lato femminile più sviluppato rispetto a elettricisti, meccanici o giornalisti».
Mah, a me i giornalisti sembrano tutti effemminati. E a perversioni come sei messo?
«Sono un po' esibizionista, forse. Spiegherebbe il mestiere che faccio. Fin da bambino godo di fronte a un pubblico, ricordo il primo saggio di chitarra quasi come un'esperienza sessuale. E sono un po' feticista. Il piede di una donna può essere fantastico… Fossi una donna avrei 700 scarpe».
Per una donna, poche. Hai mai fatto sesso a tre?
«No, io devo dare tutto alla donna con cui sto, senza distrazioni. Trovo monogamia e fedeltà molto sexy, mi piace la complicità. Certi giochi sono belli da fare con la propria donna, non con una che non conosci».
Gira voce che hai fatto un film porno.
«No, però sono stato con due pornostar, una molto famosa. Tra le ragazze più dolci che abbia mai frequentato. E poi, non è che facessero numeri particolari».
Sei mai stato con musiciste?
«No. Ho avuto qualche simpatia – ehm – per un'orchestrale di Sanremo. Ma non voglio una simile a me. Parleremmo sempre di musica e mi romperei le palle. Non sto cercando l'alter ego, ma la complementare».
Stai cercando? Quindi con Francesca Piccinini…
«Sì. È stato stupendo ma è troppo difficile stare assieme. Tra i suoi campionati e il mio tour, abbiamo calcolato che potremo vederci tra tre mesi, e per cinque giorni. Sai, a casa mia ho preparato una stanza per un bambino. Ho già un figlio grandicello, 14 anni, avuto dalla donna più bella con cui io sia mai stato, e per fortuna somiglia a lei! Ma un giorno mi piacerebbe arrivasse una femmina. Ecco, questo con Francesca è un po' complicato. Così, siamo amici che si vogliono molto bene».
Saranno delusi i giornali di gossip.
«Non me ne parlare. Ci hanno seguiti, penso che sia anche venuto uno a riprenderci dalla finestra di un ristorante. Ho visto le foto su Chi e le immagini in tv. Mi sono sentito violentato».
Ma scusa, sei famoso, ti metti con donne famose, non te lo aspetti?
«Non lo trovo giusto, ma è vero che me lo aspetto. Sono venuti a casa mia, a Brescia. Ci hanno seguiti a cena e in un centro commerciale. E guarda che io i soldi per i servizi li ho rifiutati. Sai, sono uno che la domenica va a giocare a carte al bar in campagna: il mio esibizionismo finisce giù dal palco».
Ora stai facendo un programma gastronomico, Gamberock. Dimmi tre piatti erotici.
«Intanto, mettiamo le bollicine nel bicchiere! Un Franciacorta ghiacciato, ecco. Poi, io non mangio né crostacei né ostriche, mi fido di chi dice che sono afrodisiaci, ma rilancio: tartufo su uova al tegamino, il piatto più difficile da fare BENE – vanno cotte 29 minuti. Al secondo posto, una bella tartare di fassona piemontese, con senape e mostarda. Infine, basso budget ma alta sexytudine, prosciutto crudo o culatello di Parma. Immagina una donna in intimo e tacchi a spillo che con le mani si cala piano una fettina in bocca…».
Wow. Rock & roll.
«Parecchio».
tutto molto rock & roll
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Re: Made in Italy
Mioddio, apro il forum arrivando in ufficio e mi trovo questo nudo ...
- unknownpleasure
- Posts: 410
- Joined: 25 Jan 2009 18:19
Re: Made in Italy
Non sono un estremo conoscitore di musica italiana, ma, da quello che ho ascoltato mi sono fatto la mia visione.
Innanzitutto, in campo pop-rock siamo terribilmente in retroguardia, credo che la colpa sia della "cultura" musicale italiana, che ha come modello "Sanremo" (o il Festivalbar). In campo classico ce la giocavamo (e ce la giochiamo), ma in campo pop-rock zero proprio, non abbiamo creato una moda, un genere, abbiamo sempre seguito i maestri esteri. Devo dire che, invece, nelle colonne sonore abbiamo molto da dire, e Morricone è preso come riferimento da tutto il mondo. Anche in campo dance abbiamo un numero da novanta come Moroder (ma è così italiano)...
Tornando in campo pop-rock, credo che i cantautori italiani siano proprio una scarica di mediocri (mio parere, non vi offendete): De Gregori, Guccini, DAlla, Fossati e tanti altri, secondo le mie conoscenze e le mie attitudini, mi paiono solo pallide imitazioni svuotate da ogni significato musicale (tralasciando i testi).
De Andrè mi piace a tratti, anche se Brel, Bresson e Cohen sono un gradino sopra... Di Tenco, ho senito qualche canzone sparsa, e lo apprezzo...
Felici eccezioni, a mio parere, sono due artisti completi, che non ritengo inquadrabili come cantatutori: Battiato e Battisti, mi pare quasi pleonastico spenderci parole..
Apprezzo il primo Alan Sorrenti, i CCCP, i Krisma, i Diaframma, persino gli Starfuckers.
Sopravvalutati Marlene Kuntz e Afterhours, anche se non così terribili (almeno nei primi dischi).
Di Capossela, conosco solo qualche canzone, ma mi è bastata ...Gli Offlaga Disco Pax? Brrrr, meglio Ligabue allora
Bene gli Uochi Tochi, sia musicalmente, che a livello di testi, e, anche i primi Massimo Volume...
Innanzitutto, in campo pop-rock siamo terribilmente in retroguardia, credo che la colpa sia della "cultura" musicale italiana, che ha come modello "Sanremo" (o il Festivalbar). In campo classico ce la giocavamo (e ce la giochiamo), ma in campo pop-rock zero proprio, non abbiamo creato una moda, un genere, abbiamo sempre seguito i maestri esteri. Devo dire che, invece, nelle colonne sonore abbiamo molto da dire, e Morricone è preso come riferimento da tutto il mondo. Anche in campo dance abbiamo un numero da novanta come Moroder (ma è così italiano)...
Tornando in campo pop-rock, credo che i cantautori italiani siano proprio una scarica di mediocri (mio parere, non vi offendete): De Gregori, Guccini, DAlla, Fossati e tanti altri, secondo le mie conoscenze e le mie attitudini, mi paiono solo pallide imitazioni svuotate da ogni significato musicale (tralasciando i testi).
De Andrè mi piace a tratti, anche se Brel, Bresson e Cohen sono un gradino sopra... Di Tenco, ho senito qualche canzone sparsa, e lo apprezzo...
Felici eccezioni, a mio parere, sono due artisti completi, che non ritengo inquadrabili come cantatutori: Battiato e Battisti, mi pare quasi pleonastico spenderci parole..
Apprezzo il primo Alan Sorrenti, i CCCP, i Krisma, i Diaframma, persino gli Starfuckers.
Sopravvalutati Marlene Kuntz e Afterhours, anche se non così terribili (almeno nei primi dischi).
Di Capossela, conosco solo qualche canzone, ma mi è bastata ...Gli Offlaga Disco Pax? Brrrr, meglio Ligabue allora
Bene gli Uochi Tochi, sia musicalmente, che a livello di testi, e, anche i primi Massimo Volume...
http://rateyourmusic.com/~Spiritofeden
"How can we dance when our earth is turning? How do we sleep while our beds are burning?"
"How can we dance when our earth is turning? How do we sleep while our beds are burning?"
Re: Made in Italy
dopo anni di meditazione sono giunto a questa conclusione.
la top 3 degli artisti italiani.
Lucio Battisti
Giorgio Gaber
Luigi Tenco
mi spiace per molti altri ma questi tre artisti sono i migliori. beh Tenco c'è poco da ascoltare (però non dimenticatevi i brani che sono rimasti fuori dai cd per favore, ma farò una lista).. negli ultimi mesi mi sono dato a Gaber e ho scoperto un vero genio. credo siano esagerati gli spettacoli Dialogo tra un impegnato e un non so, Anni Affollati (forse il mio preferito) e beh forse il più famoso Il Signor G. di Lucio Battisti si dovrebbe parlare molto di più, non bastano poche righe.. è stato un genio assoluto, che ha dimostrato (secondo me) chi è davvero da quando ha abbandonato Mogol e ha scritto album come E Già, Don Giovanni (capolavoro), Cosa Succederà alla Ragazza, L'Apparenza.. Panella è fortissimo, ha scritto dei testi divertenti e geniali..
la top 3 degli artisti italiani.
Lucio Battisti
Giorgio Gaber
Luigi Tenco
mi spiace per molti altri ma questi tre artisti sono i migliori. beh Tenco c'è poco da ascoltare (però non dimenticatevi i brani che sono rimasti fuori dai cd per favore, ma farò una lista).. negli ultimi mesi mi sono dato a Gaber e ho scoperto un vero genio. credo siano esagerati gli spettacoli Dialogo tra un impegnato e un non so, Anni Affollati (forse il mio preferito) e beh forse il più famoso Il Signor G. di Lucio Battisti si dovrebbe parlare molto di più, non bastano poche righe.. è stato un genio assoluto, che ha dimostrato (secondo me) chi è davvero da quando ha abbandonato Mogol e ha scritto album come E Già, Don Giovanni (capolavoro), Cosa Succederà alla Ragazza, L'Apparenza.. Panella è fortissimo, ha scritto dei testi divertenti e geniali..
Re: Made in Italy
in generale posso essere d'accordo: secondo me non siamo grandi per niente quando inseguiamo poetiche e mode rock già ampiamente vissute all'estero. I tre che citi invece sono tipicamente italiani e credibili
mi sono sempre chiesto cosa ci faccia uno con gruppi come afterhours, marlene kuntz o subsonica... quando le band rock americane e inglesi dei 90 degli stessi rispettivi generi sono tutte abnormemente più interessanti, e sono le originali
Per anni sono esistiti fan degli afterhours che non avevano mai sentito gli afghan whigs, o dei marlene kuntz che non avevano mai sentito i sonic youth
per non parlare di chi sballa per i concerti dei subsonica, che copiano tutto dai pur ormai miseri nine inch nails
mi sono sempre chiesto cosa ci faccia uno con gruppi come afterhours, marlene kuntz o subsonica... quando le band rock americane e inglesi dei 90 degli stessi rispettivi generi sono tutte abnormemente più interessanti, e sono le originali
Per anni sono esistiti fan degli afterhours che non avevano mai sentito gli afghan whigs, o dei marlene kuntz che non avevano mai sentito i sonic youth
per non parlare di chi sballa per i concerti dei subsonica, che copiano tutto dai pur ormai miseri nine inch nails
- PepperMagik
- Posts: 2085
- Joined: 07 Jan 2009 22:07
Re: Made in Italy
Bah... Nella mia storia musicale sono infinitamente più importanti Afterhours e Marlene Kuntz di Afghan Whigs e Sonic Youth.
Sono loro le band cui ricollego determinati momenti della mia esistenza.
Se dovessi trasferirmi su un'isola deserta e avessi poco spazio nello zaino, probabilmente mi porterei dietro "Catartica" e non "Daydream Nation".
Sono loro le band cui ricollego determinati momenti della mia esistenza.
Se dovessi trasferirmi su un'isola deserta e avessi poco spazio nello zaino, probabilmente mi porterei dietro "Catartica" e non "Daydream Nation".
Re: Made in Italy
e ciò non ti fa onore...
scherzo, capisco l'affetto, ma la verità è che sono band derivative. Mentre Tenco è Tenco, Battisti è Battisti. Mogol è frocio. Ecco.
scherzo, capisco l'affetto, ma la verità è che sono band derivative. Mentre Tenco è Tenco, Battisti è Battisti. Mogol è frocio. Ecco.
Re: Made in Italy
Daydream Nation tutta la vita! (direbbe qualcuno)
Comunque Tenco grandissimo, anche per la sua passione jazz.
Comunque Tenco grandissimo, anche per la sua passione jazz.
Re: Made in Italy
Cercherò di non dirti brutte parole ma sappi che farò una gran faticaPepperMagik wrote: Se dovessi trasferirmi su un'isola deserta e avessi poco spazio nello zaino, probabilmente mi porterei dietro "Catartica" e non "Daydream Nation".
No matter. Try again. Fail again. Fail better.
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