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a 360° su musica e cultura pop
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Messer Dino Compagni
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Re: tool

Post by Messer Dino Compagni » 09 May 2019 10:44

Se però rimproveriamo, pur promuovendo il coraggio, gli APC di esser poco APC, non possiamo rimproverare ai Tool di esser Tool. Ci sono due lati con loro: quello femminile emotivo (che qui è anche sentimentale) e quello maschile dei riffoni della madonna (cioè delle belle canzoni che in realtà son manate in ta la fazza). Sarebbe grasso che cola dopo 13 anni. E se non lo fanno loro un po' di chung-chung chi lo fa con gusto? Forse ci spaventa la loro ostinazione di essere sempre uguali a loro stessi mentre noi no, sbattuti da eventi casuali su ghirigori autostradali? O forse questi tempi di cemento armato nell'anima non possono far spazio al diciottenne che li ha conosciuti nel 2000? Siamo tutti cambiati si, ma io continuo a essere ancora FROCIO DEI TOOL.

Poi oh: io i pezzi non li ho ascoltati, magari la penso come voi.
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Pilgrim
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Re: tool

Post by Pilgrim » 09 May 2019 15:53

se questi due pezzi possono indicare qualcosa, è che i TOOL suonano ancora come suonerebbero i TOOL. Provate a sentire un pezzo come Stinkfist, nel contesto del suono di oggi, nei live di questi giorni vicino a questi due pezzi nuovi: suonano simili a livello di SUONO, a parte che Stinkfist la sappiamo a memoria e ovviamente è un'altra roba.
abbiamo qualche indizio che ci saranno buoni pezzi, a mio avviso, anche se gradirei qualcosa di breve e incisivo ala The Pot per intenderci. Poi oltre ai pezzi, ovviamente, va inquadrata la direzione che hanno preso nella produzione, nella post, nel mixaggio. tutte cose che fanno di ogni disco dei TOOL un passo preciso artisticamente.
Suonava troppo TOOL anche 10000 days, non ricordate?
Ricordo come se fosse ieri gente che si era messa a cercare i riff "intrariff" di pezzi vecchi dal cui collage era stata costruita Rosetta Stoned. Per me, ancora, rimane uno dei migliori pezzi dei TOOL, senza dubbio.
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Re: tool

Post by AFX » 09 May 2019 16:29

E' anche vero che:

Opiate-Undertow c'è un discreto sviluppo
Undertow-Aenima c'è un grosso salto
Aenima-Lateralus c'è un grosso salto
Lateralus-10,000 Days c'è un discreto sviluppo, ma inferiore ai precedenti come evoluzione stilistica.
Dopo 13 anni da 10,000 Days a LP5 sarebbe lecito giustificare l'attesa con qualcosa o di straordinario, o di innovativo. Non solo un album che poteva uscire anche nel 2010.
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Re: tool

Post by Pilgrim » 09 May 2019 16:47

AFX wrote: 09 May 2019 16:29 Lateralus-10,000 Days c'è un discreto sviluppo, ma inferiore ai precedenti come evoluzione stilistica.
Non sono d'accordo del tutto. C'è un sostanziale salto nella composizione dei pezzi, idem per i suoni. Jambi per me rimane un ottimo esempio. Forse non la si può intendere come evoluzione in termini stretti, ma io ci ho sempre sentito molta differenza.
AFX wrote: 09 May 2019 16:29 Dopo 13 anni da 10,000 Days a LP5 sarebbe lecito giustificare l'attesa con qualcosa o di straordinario, o di innovativo. Non solo un album che poteva uscire anche nel 2010.
questo non me lo aspetto, sinceramente. Non ci credo possano stravolgere un suono per come è nato questo disco. Non ci hanno messo 13 anni a scriverlo, di fatto, ma molti meno. E questi due pezzi usciti finora, con tutti i termini di paragone necessari, e con tutte le premesse fattibili, forse confermano questo.
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Re: tool

Post by AFX » 09 May 2019 17:04

C'è un discreto sviluppo, ma non un grande salto tra Lateralus e 10,000 Days. Ci sono novità, ci sono toni diversi, ci sono le Wings, ci sono alcune soluzioni stilistiche differenti, ma non è un salto clamoroso come tra Aenima e Lateralus per esempio. 10,000 Days è anche una summa, con The Pot e Rosetta Stoned che sono un concentrato del passato.
Non ci fu uno shock nell'ascoltare 10,000 Days per chi aveva già assorbito i precedenti, invece ascoltare Lateralus la prima volta fu sconvolgente.

Qui, detto che stiamo giudicando grossolamente qualcosa di probabilmente neanche completo, la sensazione è che si vada verso un disco che non sconvolgerà chi è già loro appassionato. Speriamo ci sia qualche sorpresa, altrimenti se il songwriting e la performance di Maynard non sarà eccezionale, rischia di essere un disco che ci durerà di meno in rotazione.

Poi è anche vero che come dice Messere, Eat the Elephant è evoluto rispetto a 13th Step, e comunque ci sta durando meno, ma lì credo che la questione sia maggiormente: è evoluto in una direzione diversa da quella sperata, e il songwriting/performance di Maynard è meno a fuoco che in passato. Per me Maynard, a parte Puscifer dove proprio non mi piace, è straordinario tra Opiate e 10,000 Days, inclusi gli APC (tranne eMOTIVe, in cui c'è da scartare qualcosa). Non è straordinario in Eat the Elephant, eMOTIVe, Puscifer. Non è Howerdel il problema in quest'ultimo degli APC, ma semmai Maynard.
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Re: tool

Post by Pilgrim » 09 May 2019 17:48

AFX wrote: 09 May 2019 17:04 Non è Howerdel il problema in quest'ultimo degli APC, ma semmai Maynard.
su questo non sono d'accordo, l'ultimo APC ha il problema delle canzoni, che non durano perché alcune non sono granché, ed è difficile renderle capolavori. i primi due APC per quanto mi riguarda sono mezzi capolavori anche dal punto di vista strettamente strumentale e della produzione. Questo ultimo no
Come in Puscifer, dove c'è un buon pezzo, qualcosa di buono esce fuori eccome, la stessa cosa in Eat the elephant.

Per quanto riguarda i Tool sono abbastanza fiducioso che i pezzi siano sostanzialmente di un altro spessore rispetto all'ultimo APC. Ho tuttora dei dubbi sulla durata che avrà il nuovo disco, perché comunque di dischi che durano come duravano i Lateralus e i 10000 days, non ne vedo negli ultimi 10 anni sinceramente, e non penso che i Tool faranno eccezione.
L'affezione a certe sonorità farà certamente la sua parte, ma da sola non basterà di certo.
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Re: tool

Post by WCephei » 10 May 2019 16:06

Pilgrim wrote: 09 May 2019 17:48
AFX wrote: 09 May 2019 17:04 Non è Howerdel il problema in quest'ultimo degli APC, ma semmai Maynard.

Per quanto riguarda i Tool sono abbastanza fiducioso che i pezzi siano sostanzialmente di un altro spessore rispetto all'ultimo APC.
Anch'io sono ottimista. La sala jam/composizione dei TOOL è un ambiente ricco di feedbacks tra l'altro. Un continuo dialogo.
Semplificando, gli APC si sono sempre affidati a un metodo compositivo rigido, lineare "howerdel---->maynard" (al massimo qualche scambio di tape) e nel momento in cui cala un pò l'ispirazione ad uno dei due si nota subito perchè il tutto poggia su pochi pilastri. Di ETE mi piacciono giusto un paio e per la prima volta nella carriera di MJK ho sentito qualche scricchiolio.
Maynard negli ultimi 10 anni tra Puscifer e le ultime cose APC si è adagiato su certi standard soddisfacenti ma lontani dalle vette che conosciamo. Poi lui si è realizzato, accomodato anche nella sfera familiare/privata. E' normale, per tutti, non riuscire a mantenere lo stesso "fire" ispiratore. Io sono sempre stato un deciso sostenitore dell' "arte buona è l'arte della delusione". I contratti però sono contratti e quando viene il momento bisogna concretizzare.

Ascoltando Descending e Invincible si capisce che quando a Maynard è arrivato il segnale che doveva iniziare a darsi da fare, lui si è isolato ed è entrato in quel mindstate che ci ha regalato dozzine di capolavori. Il talento c'è sempre, la mano di chi sà il mestiere pure.
L'importante è non aspettarsi, chessò,... un'altra Pushit.
Confido comunque nel talento e nel mestiere di Maynard di mettere in arte anche le sensazioni derivanti da una vita più piatta, meno "eroica".

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Re: tool

Post by Starn » 11 May 2019 23:28

A rega' io ho riascoltato tutto 10.000 days adesso e minchia a me Right in Two a chiusura fa sempre il effetto che vi devo dire... Può darsi anche che una traccia del genere i Tool te la facciano a occhi chiusi ma cavoli...
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Re: tool

Post by AFX » 21 May 2019 21:10

Lui è in forma ragazzi
Intolerance e Part of Me sono da lacrimoni.




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Re: tool

Post by Messer Dino Compagni » 21 May 2019 21:19

Grazie della risata Danie'. Con 40° di febbre un toccasana.
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