Il futuro del metallo

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Sobieskiego 7/6
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Re: Il futuro del metallo

Post by Sobieskiego 7/6 » 30 Mar 2009 19:24

E' l'immaginario di certo metal che proprio non ha futuro.
;-) ESATTO, è tutto qui
come l'hair metal a suo tempo
she sells sea shells on the sea shore the sea shells she sells are sea shells i'm sure!

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Alka
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Re: Il futuro del metallo

Post by Alka » 30 Mar 2009 20:43

Io ti consiglio caldamente Destroy Erase Improve dei Meshuggah. Lo ritengo un'opera a tutto tondo, anche sotto il profilo lirico e di tematiche proposte. Rispetto ai successivi, altrettanto belli, è più indicato direi per cominciare.
Però ascoltalo almeno una decina di volte prima di proferir parola eh!

Per quanto riguarda il futuro del metallo, io sono ignorante però direi che il metal classico anni '80 è già da un pò che non ha nulla da dire, non penso che si possa rivitalizzare in maniera degna. La commistione con l'elettronica, o nei suoni o nelle strutture, lo renderebbe un genere diverso.

Di metal "evoluto" ne abbiamo già molto (Isis, Mastodon, i miei amatissimi Mesh, etc) ma concordo con chi lo reputa un genere a sè stante.

Comunque non preoccupiamoci, ci sarà sempre un genere musicale in grado di incanalare la rabbia adolescenziale del "no mamma oggi non li faccio i compiti!!!"

Proprio adesso mi sto ascoltando Begtatt degli Ulver e meno male che ho risparmiato i soldi! Ci sono dei bei momenti (bello sopratutto il basso in generale e Capitel I) ma quando arriva la voce di Gargamella con sotto le stappetate di doppio pedale diventa ingestibile.
The better the singer's voice is, the harder it is to believe what they're saying.

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Shaun
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Re: Il futuro del metallo

Post by Shaun » 30 Mar 2009 20:46

Destroy Erase Improve, Chaosphere, I: questi anche uno poco appassionato se ha pazienza se li puo' godere.
Anche loro, pero', si sono fermati adesso direi. Con l'ultimo non li vedo come il metal del futuro.
I, even I, know the solution
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Re: Il futuro del metallo

Post by Decades » 30 Mar 2009 20:47

Soprattutto I perché è sintetico. E' la Sintesi dei Meshuggah.
Destroy Erase Improve sinceramente lo trovo un po' invecchiato male.
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Von
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Re: Il futuro del metallo

Post by Von » 30 Mar 2009 20:50

Continuo comunque a ritenere Chaosphere il migliore dei Meshuggah, e Nothing abbastanza sottovalutato per certi versi.
Comunque sì, anche loro si sono fermati.
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Alka
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Re: Il futuro del metallo

Post by Alka » 30 Mar 2009 21:09

Reinventarsi, e stupire nuovamente, è per me chiedere troppo, già sono unici e inimitabili.

Ultimamente però stanno avendo più riscontro commerciale (meritatissimo) con il loro primo tour mondiale, quindi magari una maggiore sicurezza economica li può spingere a rischiare maggiormente.
Se ne hanno voglia e ci riuscissero....basta vanno dritti nell'Olimpo dei migliori di tutti i generi.
Mi lancio in una apologia su quanto mi piacciano? No mi trattengo.

"Never stray from the common lines"

Proprio in questi giorni me li sto riascoltando a manetta e DEI lo ho rivalutato migliore di Chaosphere perchè più completo globalmente come album, più fruibile grazie agli intermezzi fusion e molto più ispirato sotto il profilo lirico mentre Chaosphere contiene New Millenium Cyanide Christ, Corridors of Chameleon e Exquisite Machinery of Torture (tra i loro pezzi migliori) ma negli altri la noia arriva presto.
L'effetto di claustrofobia e stanchezza è probabilmente voluto, però la sensazione di deja vù o di monotono gli fa perdere dei punti.
I testi poi in Chaosphere rimangono ad un livello di sola disperazione e viene a mancare così la via di fuga che era invece presente in DEI.
Anche come artwork DEI è molto più curato, dalla copertina al cd stesso.

Nothing (per ora ho solo la versione del 2002) presenta molti motivi di interesse ma potrei rifare il discorso per Chaosphere: testi meno belli e il già sentito dietro l'angolo.

Ad ogni modo come loro nessuno mai, anche il pezzo meno ispirato è tanta roba.

I restanti devo ancora comprarli....(mi ci vuole un sacco tempo con loro....)
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AFX
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Re: Il futuro del metallo

Post by AFX » 20 Nov 2020 13:40

Questi discorsi ci appassionavano. Sarebbe da riprenderli
Quale futuro?
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Re: Il futuro del metallo

Post by Roto » 20 Nov 2020 21:13

AFX wrote: 20 Nov 2020 13:40 Questi discorsi ci appassionavano. Sarebbe da riprenderli
Quale futuro?
Al momento è onestamente impossibile ipotizzare un qualsiasi tipo di futuro. Di uscite ce ne sono tantissime ogni anno, ma la maggior parte parlano solamente al pubblico di genere, senza riuscire ad imporsi rispetto ad una diffusa mediocrità.
Quest’anno mi sono piaciuti solo Ulcerate e Oranssi Pazuzu, che sfornano sempre roba interessante, ma si tratta veramente di una goccia nell’oceano.
L’anno scorso ok, belli i Blood Incantation, li abbiamo messi anche in classifica, ma poi?
È da parecchi anni ormai che è così: qualche uscita interessante si trova, ma la capacità di questa musica di uscire al di fuori del circolo dei metallari è sempre più limitata.
Non esistono oggi nuovi filoni per i quali esaltarsi, negli anni 2000 ci fu il post metal che riuscì a spingere questa musica oltre i suoi stessi limiti, e i protagonisti di quella stagione hanno sfornato dischi sui quali mi piace tornare ogni tanto.
Per non parlare dei decenni precedenti, dove abbiamo avuto artisti come Metallica, Slayer, Mesguggah, Death e via dicendo che sono arrivati a moltissimi ed erano solo la punta dell’iceberg di un sottobosco interessante e pieno di creatività ed idee.
Il discorso è questo: chi me lo fa fare, oggi, di ricercare nuova musica metal quando posso tornare agli artisti del passato che amo?
Chi mi propone, oggi, quei livelli?
Chi porta idee realmente nuove?
Ecco la risposta qui mi pare abbastanza scontata.
Per assurdo, all’inizio degli anni 10 si è raggiunto forse il massimo momento di popolarità del sottogenere più ostico in assoluto (il black) grazie ai Deafhaven, ma è rimasto un episodio isolato o quasi.
Quella poteva essere una possibile evoluzione.
Oppure ho sempre sponsorizzato anche su queste pagine gli Altar Of Plagues, che con l’ultimo disco secondo me avevano trovato la giusta sintesi tra post, black ed elettronica, ma anche lì l’idea non ha avuto sviluppo.
Per concludere oggi il metal mi pare ai suoi minimi storici, e purtroppo credo bisognerà accontentarsi ogni anno di quei 3/4 dischi belli che escono ogni tanto in mezzo alle tantissime pubblicazioni death, black, post e doom.

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Re: Il futuro del metallo

Post by AFX » 01 Dec 2020 17:34

Vedendo la chart del 2020 su RYM, c'è molta roba atmospheric black metal, ambient, drone.
Al momento https://rateyourmusic.com/charts/top/al ... 0/g:metal/

Praticamente è questo l'album dell'anno https://open.spotify.com/album/0gsk1RGj ... iKirdcMhkg
Mestarin kynsi dei finlandesi Oranssi Pazuzu
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Re: Il futuro del metallo

Post by Roto » 01 Dec 2020 18:28

In campo metal questo è sicuramente il disco dell’anno.
Per quanto riguarda le charts di Rym, sono sempre piene di dischi metal perché il popolo metallaro è vasto e numeroso e vota tantissimo su aggregatori del genere.

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