What Else Is There? aka La crisi

a 360° su musica e cultura pop
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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by AFX » 10 Dec 2019 20:21

Roto wrote: 02 Dec 2019 18:32 Dopo tanti anni di stallo, qualcosa si muove, ed ancora una volta bisogna ringraziare l’Inghilterra.
La voglia di riprendere le chitarre in mano in terra d’Albione risale in realtà al 2013, con l’esordio di King Krule che ha influenzato due diverse categorie di musicisti: quelli di stampo hypnagogic pop/ sophisti pop, come Puma Blue, Yellow Days, Cosmo Pyke o gli Her’s (morti qualche mese fa in un incidente stradale); e quelli che stanno portando a questa interessante rinascita post punk, un post punk contaminato con qualsiasi genere possibile.
Un anno di svolta è stato sicuramente il 2017, con l esordio degli IDLES, The Ooz di King Krule e mettiamoci dentro anche gli Algiers (che dal post punk partivano per arrivare a qualcosa di completamente diverso).
Poi nel 2018 sono arrivati altri due pesi massimi, l’esordio degli Shame e il secondo disco degli IDLES (davvero memorabile).
Questo è stato l’anno dei black midi, con la loro miscela totale, e di altre due band potenzialmente molto interessanti della stessa etichetta, vale a dire Squid, che hanno inciso un EP veramente figo, e Black Country, New Road che hanno invece sfornato due lunghi singoli dall’incedere molto slintiano.
In più, anche in Irlanda negli ultimi anni sta succedendo qualcosa di simile. Lì è partito tutto dall’esordio dei Girl Band, targato 2015, e loro stessi hanno chiuso il cerchio quest’anno con un monolite rumorosissimo, assolutamente uno dei dischi rock dell’anno per il sottoscritto. Insieme a loro quest’anno hanno raggiunto un discreto successo anche i Fontaines D.C., che avete già citato.
Ce n’è abbastanza per parlare di una vera e propria scena. E la cosa bella è che queste band partono tutte dal post punk per approdare a qualcosa di assolutamente personale: gli Shame sono quelli più melodici, gli IDLES i più violenti, i Black midi hanno un piglio molto progressivo, e così via.
L’impressione, insomma, è che nel prossimo decennio potremmo finalmente vedere una rinascita della guitar music, specialmente se queste band (tutte molto giovani) manterranno le attese.

http://doyourealize.it/brexit-dalla-crisi-del-rock/
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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by AFX » 03 Jan 2020 10:57

Rage Against the Machine
tornano in tour dal Coachella in poi, non credo abbiano nuovo materiale
Ma sono più attuali che mai, sia a livello di contenuti (tema messicano in primis), sia rispetto a tutto il rap di merda che gira.

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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by AFX » 06 Mar 2020 10:09

Speriamo almeno in questo mese e mezzo di clausura che ci spetta di avere tutti più tempo per la musica, la lettura, la cultura
Io in questo inizio di 2020 ho cestinato promo a go-go, anche di artisti che una volta avrei ascoltato immediatamente
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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by toolipano » 06 Mar 2020 17:24

AFX wrote: 06 Mar 2020 10:09 Speriamo almeno in questo mese e mezzo di clausura che ci spetta di avere tutti più tempo per la musica, la lettura, la cultura
Io in questo inizio di 2020 ho cestinato promo a go-go, anche di artisti che una volta avrei ascoltato immediatamente
ma voi avete davvero più tempo grazie al corona virus? A me sembra che, a dispetto di tutto, l'unica cosa che siamo costretti a continuare a fare nella vita sia sempre lavorare :lol:

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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by AFX » 06 Mar 2020 20:16

toolipano wrote: 06 Mar 2020 17:24
AFX wrote: 06 Mar 2020 10:09 Speriamo almeno in questo mese e mezzo di clausura che ci spetta di avere tutti più tempo per la musica, la lettura, la cultura
Io in questo inizio di 2020 ho cestinato promo a go-go, anche di artisti che una volta avrei ascoltato immediatamente
ma voi avete davvero più tempo grazie al corona virus? A me sembra che, a dispetto di tutto, l'unica cosa che siamo costretti a continuare a fare nella vita sia sempre lavorare :lol:
beh, io oggi dovevo essere a Bergamo, e chiaramente non ci sono stato
domani a Cremona a ritirare un'auto, e chiaramente non ci vado
dall'9 al 11 sarei stato a Londra, e ho cancellato io per rischio di finire quarantinato
dal 14 al 17 sarei stato a Dusseldorf, evento rimandato all'anno prossimo
dal 20 al 23 sarei stato a Zurigo, evento rimandato a giugno
dal 27 al 30 sarei stato in vacanza a Lione, non ho ancora cancellato ma il volo era in economy quindi non lo recupero
dal 18 al 22 aprile mi pare sarei stato a Verona, evento rimandato a giugno, ma non si sa se poi si farà realmente
Lavoro da casa in generale, il mio ufficio è la mia camera, e se non dovrò perdere tempo in spostamenti e uscite, avrò sicuramente più tempo per tutte quelle cose
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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by BuddyHolly » 06 Mar 2020 21:00

toolipano wrote: 06 Mar 2020 17:24
AFX wrote: 06 Mar 2020 10:09 Speriamo almeno in questo mese e mezzo di clausura che ci spetta di avere tutti più tempo per la musica, la lettura, la cultura
Io in questo inizio di 2020 ho cestinato promo a go-go, anche di artisti che una volta avrei ascoltato immediatamente
ma voi avete davvero più tempo grazie al corona virus? A me sembra che, a dispetto di tutto, l'unica cosa che siamo costretti a continuare a fare nella vita sia sempre lavorare :lol:
Io sono universitario, dalla settimana prossima avrò le lezioni in videoconferenza ma almeno non mi devo fare 2 ore di spostamenti al giorno ed è già tanto :D
Inoltre per motivi precauzionali evito la palestra per un paio di settimane, perciò ho ancora più tempo per dedicarmi ad altro

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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by AFX » 30 May 2020 11:04

Lo vedete da soli che c'è apatia
Senza concerti, senza dischi importanti che escono, senza business, si è fermato tutto. Continuano solo le riedizioni. Tutto è posticipato, congelato, rimandato al ritorno alla vita normale. Non ne parla nessuno ma per molti artisti (e loro dipendenti, roadie, partner) senza i concerti è dura, soprattutto se hanno costi di gestione e di vita da star.
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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by BuddyHolly » 30 May 2020 14:18

Raga questa situazione sta mettendo in ginocchio tutti i lavoratori del settore, sicuramente tra i più colpiti.
Il mio maestro di chitarra è un musicista di conservatorio, e conosce molto bene l'ambiente musicale almeno per quanto riguarda Roma, e mi conferma che è una strage. Non parlo di superstar, grupponi e nemmeno di gruppi che fanno vendite discrete. Parlo proprio dei musicisti al livello più basso della piramide, dagli emergenti agli accompagnatori live, a chi suona nei piccoli locali e nei pub. Stanno alla fame, perchè campavano con quei 100 euro a serata, e adesso non sanno come tirare avanti. E' una situazione terribile per persone che magari non hanno il talento o la fortuna di arrivare in alto ma comunque campano di musica.

Per non parlare di chi lavora sul campo come tecnici, macchinisti, montatori di palco, fonici... una tragedia, un settore in ginocchio.

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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by AFX » 10 Jun 2020 13:41

State notando che anche le uscite discografiche dei big sembrano essere state messe tutte in congelatore? Io dico che a settembre ci bombarderanno di musica
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Re: What Else Is There? aka La crisi

Post by BuddyHolly » 07 Jul 2020 15:46

"Viene da pensare che tutti quegli stereotipi, quei tratti negativi che vedono gli italiani come un popolo di attendisti, di persone pigre, nullafacenti sempre impauriti dal cambiamento reale, altro non sia in realtà che espressione della cultura e della realtà proprie dei borghesi. La cultura popolare in effetti ha sempre espresso valori opposti ed esperienze di natura diametralmente contraria. Ed è un dato di fatto che l’avanzata nazionale e internazionale dei movimenti di classe organizzati nei decenni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale abbia imposto anche nei paesi capitalisti una società con più possibilità per le classi popolari, che ha permesso l’accesso a grandi carriere artistiche anche a ragazzi nati nei quartieri proletari, che portavano quindi con se in maniera più o meno cosciente la cultura nella quale erano nati e cresciuti. Una conquista di cui oggi possiamo riconoscere senza illusioni tutta la sua precarietà, dato che dopo la sconfitta del movimento operaio negli anni ’80 (e il progressivo scollamento tra i lavoratori e le organizzazioni) la possibilità per un giovane proletario di vivere delle proprie capacità artistiche – dal cinema fino alla pittura sino a tutti i campi della produzione artistica – è progressivamente scomparsa.

Non è un mistero per nessuno che oggi giovani pittori, attori, registi o musicisti professionisti hanno enormi difficoltà per sostentarsi all’interno del proprio percorso artistico, tanto che la maggioranza di questi ormai provengono necessariamente dalla classe privilegiata. L’unica che può permettersi il sostentamento senza altri fonti di reddito. Questo produce una importante selezione di classe alle carriere artistiche, e i risultati li vediamo. Una cultura che ristagna, che al pari della società borghese non riesce ad esprimere nulla di diverso dalle masturbazioni mentali dei borghesi, obbligando un popolo intero ad assistere a queste rappresentazioni di una cultura morente ripiegata su se stessa, ad interagire con essa nonostante l’evidente scollamento con l’esperienza reale di milioni di uomini e donne. Penso sia ormai innegabile che una selezione di classe sempre più stringente in campo artistico ci priva del contributo di tanti, l’impossibilità di esprimere al massimo le proprie potenzialità tecniche e la propria cultura popolare di origine è nei fatti il principale ostacolo per lo sviluppo e l’affermazione di tanti ottimi professionisti e anche di potenziali geni, capaci di portare avanti il progresso artistico nel proprio campo all’interno del legame tra realtà ed espressione."

Preso da un articolo in rete sulla morte di Morricone. Che ne pensate? Potrebbe ssere una causa della moria musicale e artistica di questo periodo?

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