Roto wrote: ↑02 Dec 2019 18:32 Dopo tanti anni di stallo, qualcosa si muove, ed ancora una volta bisogna ringraziare l’Inghilterra.
La voglia di riprendere le chitarre in mano in terra d’Albione risale in realtà al 2013, con l’esordio di King Krule che ha influenzato due diverse categorie di musicisti: quelli di stampo hypnagogic pop/ sophisti pop, come Puma Blue, Yellow Days, Cosmo Pyke o gli Her’s (morti qualche mese fa in un incidente stradale); e quelli che stanno portando a questa interessante rinascita post punk, un post punk contaminato con qualsiasi genere possibile.
Un anno di svolta è stato sicuramente il 2017, con l esordio degli IDLES, The Ooz di King Krule e mettiamoci dentro anche gli Algiers (che dal post punk partivano per arrivare a qualcosa di completamente diverso).
Poi nel 2018 sono arrivati altri due pesi massimi, l’esordio degli Shame e il secondo disco degli IDLES (davvero memorabile).
Questo è stato l’anno dei black midi, con la loro miscela totale, e di altre due band potenzialmente molto interessanti della stessa etichetta, vale a dire Squid, che hanno inciso un EP veramente figo, e Black Country, New Road che hanno invece sfornato due lunghi singoli dall’incedere molto slintiano.
In più, anche in Irlanda negli ultimi anni sta succedendo qualcosa di simile. Lì è partito tutto dall’esordio dei Girl Band, targato 2015, e loro stessi hanno chiuso il cerchio quest’anno con un monolite rumorosissimo, assolutamente uno dei dischi rock dell’anno per il sottoscritto. Insieme a loro quest’anno hanno raggiunto un discreto successo anche i Fontaines D.C., che avete già citato.
Ce n’è abbastanza per parlare di una vera e propria scena. E la cosa bella è che queste band partono tutte dal post punk per approdare a qualcosa di assolutamente personale: gli Shame sono quelli più melodici, gli IDLES i più violenti, i Black midi hanno un piglio molto progressivo, e così via.
L’impressione, insomma, è che nel prossimo decennio potremmo finalmente vedere una rinascita della guitar music, specialmente se queste band (tutte molto giovani) manterranno le attese.
http://doyourealize.it/brexit-dalla-crisi-del-rock/