Amici di Brian Eno

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Re: Amici di Brian Eno

Post by AFX » 16 Jan 2016 13:02

anche per il discorso basso protagonista che facevamo per Station to Station, Before and After Science è un album dove veramente comanda quello strumento. Ne cerco altri.

Chi altri, non roba volgare, ha un basso così prominente nel fare pop rock?
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Re: Amici di Brian Eno

Post by Starn » 16 Jan 2016 13:13

Before and After Science me lo ha trasmesso mia mamma tanto tempo fa e ci sono veramente molto affezionato. Un disco tutto da studiare.
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Re: Amici di Brian Eno

Post by Starn » 17 Jan 2016 02:40

Riguardando la classifica anni '70 volendo potrebbero anche figurare più in alto un paio di suoi dischi forse... pure Another Green World e Here Come The Warm Jets a me piacciono veramente tanto tanto
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Re: Amici di Brian Eno

Post by Decades » 18 Jan 2016 12:01

Ho deciso di fare anch'io così perché David non ce la faccio ancora ad ascoltarlo, e ormai che ho sbloccato del tutto My Life in the Bush of Ghosts posso effettivamente riascoltare Brian Eno con un orecchio diverso.

Another Green World era tanto che non lo mettevo su ma sono in grado di apprezzarlo molto di più adesso che due anni fa, per dire. È un'intera discografia da riscoprire, almeno fino alla metà degli 80.

Quello del 2014 con Hyde male male non era. Nulla a che vedere con le cose passate, però mi era piaciuto (da 7, diciamo)
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Re: Amici di Brian Eno

Post by Decades » 20 Jan 2016 16:11

Posto che anche Here Come The Warm Jets è eccezionale, Before and After Science ancora non sono riuscito a giudicarlo e sono anni che ogni tanto ci provo.
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Re: Amici di Brian Eno

Post by AFX » 21 Jan 2016 02:02

Decades wrote:Posto che anche Here Come The Warm Jets è eccezionale, Before and After Science ancora non sono riuscito a giudicarlo e sono anni che ogni tanto ci provo.
è un album che ha momenti diversi all'interno
per me è molto sul come è suonato nella prima parte
e molto sul cosa vuole sembrare nella seconda
un po' come Low e Heroes
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Re: Amici di Brian Eno

Post by Decades » 21 Feb 2016 10:26

Ci sto proprio sotto, i suoi dischi anni 70 di canzoni hanno veramente quell'approccio e quel suono che piace a me. Sul suono in sé non ne parliamo perché altri giganti li fa sfigurare.

Quelli più astratti, magari in collaborazione con altri, sono da studiarci su. Però certo, se uno viene a dirmi che Music for Airports è quello suo principale da conoscere, per esempio, mi confonde le idee. Per molto tempo ero rimasto convinto che facesse solo quelle cose e lavori di rifinitura sui dischi altrui.
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Re: Amici di Brian Eno

Post by AFX » 24 Feb 2016 18:54

comunicato stampa nuovo disco Brian Eno su Warp

“L’umanità sembra vacillare tra hybris e paranoia: la superbia del nostro potere in continua crescita contrasta con la paranoia di essere permanentemente e sempre più in pericolo. Arrivati all’apice ci rendiamo conto di dover scendere di nuovo…sappiamo che abbiamo più di ciò che ci meritiamo o che possiamo difendere, e così diventiamo nervosi. Qualcuno, qualcosa sta per prenderci tutto: questo è il terrore dei ricchi. La paranoia porta alla difensiva, e finiamo tutti in trincea, uno di fronte all’altro, nel fango” - Brian Eno


The Ship, il nuovo album di Brian Eno, esce il 29 Aprile 2016 su Warp Records. The Ship è il primo album di Eno da LUX del 2012 e nominato ai Grammy. Originariamente concepito da esperimenti con tecniche di registrazione tridimensionali e formato da due parti interconnesse, The Ship è un album tradizionale quanto un romanzo musicale. Eno riunisce canzoni bellissime, atmosfere minimaliste, racconti onniscienti e innovazioni tecniche in un un’unica suite cinematografica. Il risultato è il meglio di Eno, un album senza precedenti nel suo catalogo.



“A livello musicale ho volute fare un disco di canzoni che non dipendesse dalle normali basi della struttura ritmica e dalle progressioni di accordi, ma che permettesse alle voci di esistere nel proprio spazio e tempo, come gli eventi in un paesaggio. Ho voluto inserire eventi sonori in uno spazio libero e aperto.



Uno dei punti di partenza è stata la mia passione per la Prima Guerra Mondiale, quella straordinaria follia trans-culturale che è nata da uno scontro di hybris tra imperi. È successa poco dopo l’affondamento del Titanic, che per me è il suo analogo. Il Titanic era la nave inaffondabile, l’apice del potere tecnico umano, creato per essere il più grande trionfo dell’uomo sulla natura. La Prima Guerra Mondiale è stata la Guerra della tecnologia militare, nata per essere il trionfo della volontà e dell’acciaio sull’umanità. Il fallimento catastrofico dei due ha posto le basi per un secolo di esperimenti drammatici sulle relazioni tra gli esseri umani e i mondi che essi creano per se stessi.



Stavo pensando a quei vasti campi di terra agonizzante in Belgio durante la Prima Guerra Mondiale e l’immenso e profondo oceano dove il Titanic affondò, e a quanta poca differenza fece tutta quella speranza e delusione umana. Esse persistono e noi passiamo in una nuvola di chiacchiere.”



L’album si apre con il brano di 21 minuti intitolato “The Ship” nel quale i canti del mare di Eno crescono fino a raggiungere un'inquietante dramma con frammenti di voce lontana e elettronica strisciante. Da ascoltare in una stanza buia per sentire fisicamente il potere di questo mare infinito. “Onda. Dopo. Onda.”



Segue “Fickle Sun” in tre movimenti. Il primo continua da dove ha lasciato “The Ship”, ma con la voce di Eno che suona più chiara, determinata, anche disperata: “e così il triste lavoro è concluso” / “gli occhi vuoti, la fine è iniziata” / “non c’è più nessuno ai remi, lasciato lontano da ogni sponda” e il ritornello “quando ero un giovane soldato..”.



“La poesia letta da Peter Serafinowicz è stata creata da un Markov Chain Generator (software scritto da Peter Chilvers) nel quale abbiamo inserito relazioni sul naufragio del Titanic, alcune canzoni di soldati della Prima Guerra Mondiale, diversi pezzi di cyber-burocrazia e gli avvisi di hacking, alcune mie canzoni, delle descrizioni di macchinari e così via. Il Generatore ha prodotto migliaia di righe di testo da cui ne ho estratte alcune per poi metterle in questo ordine.”



Il finale dell’album è una cover di “I’m Set Free” dei Velvet Underground di Lou Reed, una band che è stata notoriamente accreditata da Eno come una delle maggiori ispirazioni delle sue prime esplorazioni musicali quando era studente d’arte.



“Scritto alla fine degli anni Sessanta, la canzone di Lou Reed “I’M SET FREE” sembra ancora più rilevante adesso di quanto non lo fosse stata allora. Forse qualcuno che ha letto SAPIENS di Yuval Noah Harari riconoscerà l’ironia del passo 'Mi sono liberato per trovare una nuova illusione”… e l’allusione al fatto che quando usciamo dalla nostra storia non entriamo nella “verità” – qualunque essa sia – ma in un’altra storia.”



In concomitanza con il rilascio di The Ship, verranno portate in giro per il mondo una serie di installazioni di Eno in cui si potrà ascoltare una versione alternativa di The Ship in 3 dimensioni.



L’impatto di The Ship proseguirà sicuramente anche dopo la conclusione delle installazioni, perché segna un nuovo ciclo nel percorso creative di Eno - “Questo album è un susseguirsi di storie interlacciate. Alcune di loro le conosco, altre le scopro mentre le realizzo”

Tracklist:

01. The Ship

02. Fickle Sun

(i) Fickle Sun

(ii) The Hour Is Thin

(iii) I’m Set Free



Total runtime: 47:31





http://brian-eno.net/the-ship/







Collectors Edition CD

CD, 8 page booklet and 4 art cards in case bound CD wallet with spot gloss UV and cloth bound spine



CD

CD and 8 page booklet in wallet



LP

2LP in printed inners in gatefold with 4 art prints



Coloured vinyl LP

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Re: Amici di Brian Eno

Post by AFX » 21 Apr 2016 08:53

Sono in ascolto del nuovo. L'incipit promette ambient bianco di quello che piace a noi.
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Re: Amici di Brian Eno

Post by AFX » 28 Apr 2016 08:41

AFX wrote:Sono in ascolto del nuovo. L'incipit promette ambient bianco di quello che piace a noi.
però è ...boh, stanco? Qualcun altro l'ha ascoltato?
Io al terzo ascolto ancora non l'ho inquadrato veramente, al di là del progetto intellettuale che lo accompagna
vedo buone recensioni in giro
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