Motivo numero 1 per cui non riesco a togliermi da facebook. Gli eventi. Non che sia un malato della mondanità, anzi... però alla fine scopro tutto lì sopra. Concerti, spettacoli teatrali, iniziative varie, ... Incredibile che ormai passi tutto da lì. E quindi difficile farne a meno per adesso, per me.Homunculus1510 wrote: ↑29 Jul 2018 13:07 Il problema è che Facebook è spesso davvero utile. Penso, ad esempio, ai gruppi di studenti che si scambiano appunti o robe varie e, soprattutto, agli eventi. Quando ero a Milano io quasi tutti i concerti meno mainstream che ho visto li ho scoperti così, tra un like di Starn o un "Mi interessa" di Francesz o che so io. E trovare un'altra piattaforma che possa offrire una rete così larga non c'è, e difficilmente si creerà dal nulla.
Social Networks
- Tyler Durden
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Re: Social Networks
Re: Social Networks
ti risponde Messere
Io presto inizio a eliminare i profili di gente che ho tra gli amici e che ho visto schierarsi con Salvini e la sua politica. E' gente povera culturalmente, gente da trattore, caccia alla lepre indifesa, di campagna, che non è mai uscita dal suo territorio se non per andare in discoteca a Riccione e al massimo una volta a Londra con Ryanair.
Li elimino perché fondamentalmente non me ne faccio nulla della loro amicizia, se non farmi innervosire. Mi fanno sentire un essere superiore, ma così è troppo facile.
Secondo me è ora di usare i social con più rigore etico e culturale. Chi è povero inside, deve stare tra i suoi simili.
- Homunculus1510
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Re: Social Networks
Io sono anche d'accordo, però poi come si risolve la questione della bubble?AFX wrote: ↑30 Jul 2018 15:52ti risponde Messere
Io presto inizio a eliminare i profili di gente che ho tra gli amici e che ho visto schierarsi con Salvini e la sua politica. E' gente povera culturalmente, gente da trattore, caccia alla lepre indifesa, di campagna, che non è mai uscita dal suo territorio se non per andare in discoteca a Riccione e al massimo una volta a Londra con Ryanair.
Li elimino perché fondamentalmente non me ne faccio nulla della loro amicizia, se non farmi innervosire. Mi fanno sentire un essere superiore, ma così è troppo facile.
Secondo me è ora di usare i social con più rigore etico e culturale. Chi è povero inside, deve stare tra i suoi simili.
Cioè io da un lato sono contento di avere su twitter gente che seguo che la pensa come me perché non sopporterei veramente il leggere robe di gente che magari sostiene quelli che sparano ai negri. Non ci riuscirei. Dall'altro però mi rendo conto che io so tutte queste cose perché tra i miei contatti c'è chi questa gente la rintraccia e mi dà modo di scoprire questa roba.
Trump in America è stato eletto, o meglio, ha il seguito che ha* perché i "liberal" vivono nella loro bolla mediatica fatta di serie ambientate a NYC e bella vita a cui aspirare, mentre "il popolo" ha come riferimento culturale il country e Dallas o cazzo ne so io. E queste cose si autoalimentano? Non lo so. Salvini che nei suoi post da mongoloide (con tutto il rispetto del mondo verso chi è affetto da disabilità) in cui scrive "saluti ai rosiconi"** riafferma alla sua gente l'appartenenza a quella tifoseria, che è in contrasto con l'altra tifoseria. Se non ci fosse la nostra tifoseria***, siamo sicuri che la loro tifoseria si spegnerebbe? Io purtroppo non ne sono così sicuro.
Tutto questo per dire che io non so se la riuscirei a prendere, questa decisione. Di sicuro non mi ci metterei a discutere perché parlare con un fascista razzista è come parlare al muro, però almeno saprei cosa pensano - o cosa gli dicono di pensare. Idem dicasi per i novax, quegli altri criminali. O i terrapiattisti. O tutta la gente che va dietro a queste cose completamente fuori di melone che la granularità della rete sta creando per far sì che la gente si senta parte di una comunità e si riconosca in qualcosa, per ridicola che sia.
* o almeno, questo è uno dei grossi motivi.
** il social media manager di Salvini, al netto della brutta e dolorosa fine che deve fare, è un genio.
***Tutto questo dando per scontato, ed è sempre bene ribadirlo, che noi siamo dalla parte giusta della storia.
Why should we feel bad for what we've done? We still got the taste dancing on our tongues.
Re: Social Networks
Dipende da cosa è per te Facebook. E' una bacheca con cui vuoi cambiare il mondo, nel tuo piccolo, o è una bacheca tua personale, che vuoi condividere con chi vuoi condividere?
Quello che postano gli altri lo vuoi poter giudicare utile, o vuoi subirlo?
Insomma, o ne fai un campo di battaglia politica quotidiano, in cui dai smacchi culturali ai miseri, o fai finta di niente (ma così forse dai loro credito, li lasci impuniti), o tagli laddove puoi tagliare. Io, non essendo uno che vuole fare battaglie etiche e politiche quotidianamente e con gente che spesso manco conosco così bene che ormai ho tra gli amici, preferisco oscurare chi scrive cose idiote costantemente, e rimuovere i razzisti-salvinisti-bifolchi-omofobi.
Quello che postano gli altri lo vuoi poter giudicare utile, o vuoi subirlo?
Insomma, o ne fai un campo di battaglia politica quotidiano, in cui dai smacchi culturali ai miseri, o fai finta di niente (ma così forse dai loro credito, li lasci impuniti), o tagli laddove puoi tagliare. Io, non essendo uno che vuole fare battaglie etiche e politiche quotidianamente e con gente che spesso manco conosco così bene che ormai ho tra gli amici, preferisco oscurare chi scrive cose idiote costantemente, e rimuovere i razzisti-salvinisti-bifolchi-omofobi.
Re: Social Networks
per me è una vetrina delle cose che faccio, da scrivere qui, alla musica, alla poesia, eccetera. Chi vuole mettersi in contatto e ascolto è benvenuto, indipendentemente dalle sue idee personali; sta di fatto che, anche non facendo selezione, casualmente di gente culturalmente ultrapovera non ne ho. O se ne ho, son di quelli che non lo ostentano: vuoti ma umilmente in silenzio.
L'ho scritto già (penso) in questo topic: se sei un artista non esiste una scelta. O lo fai da solo o paghi qualcuno per farlo, ma senza social, dove pensi di andare? La scelta opposta (uscirne) è potentissima (ve li ricordate i Radiohead che cancellano tutto?), ma funziona solo se hai già una risonanza, un peso mediatico effettivo. Ci sono gruppi che noi recensiamo anche che la pagina fb nemmeno ce l'hanno, ma è sempre l'eccezione, per come gira questo mondo
D'accordissimo poi con chi diceva degli eventi. Farli e condividerli è la cosa più utile di Facebook anche per me. Altra cosa per cui lo uso assiduamente è tenermi in contatto con gente che ho visto poche volte o mai (come voi) ma con cui comunque ho qualcosa da condividere sinceramente, per un motivo o per un altro
L'ho scritto già (penso) in questo topic: se sei un artista non esiste una scelta. O lo fai da solo o paghi qualcuno per farlo, ma senza social, dove pensi di andare? La scelta opposta (uscirne) è potentissima (ve li ricordate i Radiohead che cancellano tutto?), ma funziona solo se hai già una risonanza, un peso mediatico effettivo. Ci sono gruppi che noi recensiamo anche che la pagina fb nemmeno ce l'hanno, ma è sempre l'eccezione, per come gira questo mondo
D'accordissimo poi con chi diceva degli eventi. Farli e condividerli è la cosa più utile di Facebook anche per me. Altra cosa per cui lo uso assiduamente è tenermi in contatto con gente che ho visto poche volte o mai (come voi) ma con cui comunque ho qualcosa da condividere sinceramente, per un motivo o per un altro
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> For Change is what we are, my child <
«Finalmente l'orizzonte torna ad apparirci libero, pur ammettendo che non è sereno.» - Nietzsche
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Re: Social Networks
No he is not. E se qualcuno ritiene che la retorica cinico-fascista funzioni perché fa presa sull'opinione allora non è immune nemmeno lui a queste sconcezze immorali e ricadiamo nella dialettica d'opinione che è il linguaggio del sistema spettacolare. Uguale a tutti i talk show politici post Berlusconi.** il social media manager di Salvini, al netto della brutta e dolorosa fine che deve fare, è un genio.
Ruin has come not in fire nor in ashen rain
Only in turgid silence, hangin', flayed.
Try to lull us in before the havoc begins into a dubious state of serenity
Acting all surprised when you're caught in the lie
It's not unlike you
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- Homunculus1510
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Re: Social Networks
No no io mi riferisco proprio che per il mestiere che fa è un genio. Non perché lo renda un grande comunicatore o chissà cosa, ma perché ormai sui social abbandona completamente ogni pensiero complesso che dovrebbe essere proprio di un politico qualsiasi per abbassarsi al livello infimo di chi lo segue - prendere come riferimento tutti i selfie che si fa a mare con le varie scritte "saluti ai rosiconi" o altre minchiate buongiorniste di questo tipo. È il male, è il peggio che ci possa essere, però ha preso in pieno il target.Messer Dino Compagni wrote: ↑31 Jul 2018 19:25No he is not. E se qualcuno ritiene che la retorica cinico-fascista funzioni perché fa presa sull'opinione allora non è immune nemmeno lui a queste sconcezze immorali e ricadiamo nella dialettica d'opinione che è il linguaggio del sistema spettacolare. Uguale a tutti i talk show politici post Berlusconi.** il social media manager di Salvini, al netto della brutta e dolorosa fine che deve fare, è un genio.
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Re: Social Networks
Oggi chef Rubio ha postato una foto in cui prendeva in giro bonariamente Salvini dicendo di aver cucinato ottimi piatti con delle cuoche siriane sorridenti e aver mangiato di gusto con loro alla faccia sua.
Un ristoratore che conosco ha commentato "Sei tu sei chef, io sono Maometto".
L'ho tolto dagli amici. È il primo
Per me questa è la via. Usare i social più privatamente.
Un ristoratore che conosco ha commentato "Sei tu sei chef, io sono Maometto".
L'ho tolto dagli amici. È il primo
Per me questa è la via. Usare i social più privatamente.
Re: Social Networks
ma quando Salvini posta un mix di di foto con abbracci e selfie con neri, in cui dice io non faccio distinzione tra neri e bianchi ma tra delinquenti e non, come lo dobbiamo leggere? in teoria i suoi fans non dovrebbero essere daccordo
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