Camera di Decompressione

tra un bicchier di vino e un coltello a serramanico
BuddyHolly
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Re: Camera di Decompressione

Post by BuddyHolly » 27 Oct 2017 11:02

Io nemmeno sono esperto di sociologia e simili, ma sto notando, da persona molto calma e distaccata come fortunatamente sono, una deriva spirituale, morale e culturale che ormai da anni imperversa il nostro paese, poi abitando a Roma dove alle situazioni economiche disastrate si aggiungono lo stress dall'infinito traffico, il caos, lo smog cittadino, la qualità di vita scadente lo noto sicuramente di più da chi abita fuori dalla ormai ex città eterna.
Le cause sono molteplici secondo me, anche se ripeto la mia non è un'analisi scientifica nè sociologica, ma solo una serie di idee che mi sono fatto:
1) La più importante, le disastrose situazioni economiche. Il dover lavorare tantissimo, con contratti precari e dunque senza un futuro certo, per pochi soldi che poi spariscono tra tasse, automobile, casa e spesa, senza un briciolo di tempo libero nè tantomento di soldi da spendere per esso, generano un senso di insicurezza/frustrazione/paura terrificante.
2) La politica totalmente miope, corrotta e che cura solo gli interessi dei grandi gruppi industriali. Questo senso di smarrimento, di sfiducia totale che la gente prova è anche data dai terrificanti governi degli ultimi 20 anni. Berlusca prima, Monti (arghhh) dopo e Renzi poi, con i 5 Stelle che tutto sono tranne che una valida alternativa (eccetto per i grillini fomentini), hanno portato una totale disillusione all'italiano medio per la politica. Considerata una VERA sinistra totalmente assente (non parlatemi di Pisapia e Civati che ho i conati di vomito), hanno lasciato sempre più spazio a slogan fascisti, razzisti, destroidi che non si vedevano da 70 anni. E la gente è talmente ignorante e frustrata che con qualcuno se la deve prendere, e chiaramente non se la prende col sistema che sta generando tutto questo schifo, ma con l'immigrato, perchè prima di tutto è più facile, non si può difendere più di tanto ma soprattutto nessuno gli fa capire che è il sistema il problema, e che il suddetto immigrato è la prima vittima.
3) La decadenza culturale. Con Berlusconi è iniziata una decadenza totale della conoscienza, del sapere e della scienza. Non è un caso che le persone più colte e in media più intelligenti scappano o vogliano scappare quasi tutte da questo paese. Più studi più sei trattato come una merda. I mezzi di comunicazione tradizionali (TV su tutti) portano all'italiano medio solo monnezza con programmi pieni di gente di merda ignorante, che parlano di nulla, anzi urlano di nulla. Tutto ciò è funzionale per chi governa, ma di certo amplifica l'ignoranza presente nelle nostre strade.

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Messer Dino Compagni
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Re: Camera di Decompressione

Post by Messer Dino Compagni » 27 Oct 2017 11:17

Bella analisi Buddy. E anche le suggestioni di Alka. Più tardi aggiungo qualcosa.
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toolipano
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Re: Camera di Decompressione

Post by toolipano » 27 Oct 2017 13:06

va bene tutto quello che dite, però non ne farei solo una questione italiana. A me sembra che le cause possano essere più profonde e che questa crisi socio-culturale sia un problema che colpisce l'uomo occidentale. L'unico modo per salvarsi sembra essere l'immersione in un individualismo che sia il più possibile colto (o perlomeno cercare di circondarsi di persone dotate di senno) e vivere in una bolla non curandosi troppo delle brutture che ci circondano. Per me qualche anno fa l'uscita dall'università e l'ingresso nel "mondo reale" era stato un vero shock: la coglionaggine diffusa mi ha veramente stordito e per un certo periodo ho faticato non poco a uscire di casa. Per fortuna la tv non la guardo :D

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Re: Camera di Decompressione

Post by Messer Dino Compagni » 27 Oct 2017 13:30

Provoco tralasciando per un attimo il discorso politico: è sicuro sia una crisi socio-culturale? Non è che magari è un po' sempre stato così ma ora tutti hanno la possibilità di esprimere la loro ignoranza?
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Re: Camera di Decompressione

Post by toolipano » 27 Oct 2017 13:38

si credo che questa possa essere la spiegazione più plausibile. Magari prima si viveva davvero in delle bolle: gli intellettuali con gli intellettuali, i contadini coi contadini. Oggi entriamo in contatto veramente con le opinioni di tutti.
Certo che nel 2017, visto anche il tasso di scolarizzazione molto più elevato rispetto a pochi decenni fa, uno mediamente si aspetterebbe ben di meglio dal genere umano. Diciamo che oggi ci sono meno scuse per giustificare la propria ignoranza

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Re: Camera di Decompressione

Post by Messer Dino Compagni » 27 Oct 2017 15:01

Parlo dell'occidente.

A livello storico vedo tre grandi cesure nel '900 e una poco dopo il 2000 (ovvero Ground Zero: utilizzo volutamente il termine che indica il risultato del crollo delle torri e non il crollo in se').

- La prima frattura sono gli anni '20 come conseguenza della GG in cui certi -ismi hanno messo radice e c'è stata la prima vera impennata demografica dovuta allo sviluppo economico e sociale, con annesse scosse di assestamento del primo capitalismo liberista (in cui se togliamo la parola "liberista" dobbiamo includere anche il comunismo): la crisi del '29 è stata vissuta quasi con un atteggiamento millenarista. L'utilitarismo è la base teorica dell'economia reale.

- La seconda è l'Olocausto che sradica il pensiero di destra estrema a favore di un pensiero di destra moderata (di cui il comunismo italiano rappresenta la forma più contraddittoria e compromissoria). La sinistra (che è sempre esistita solo a livello nominale nell'Europa centro-meridionale) si radica a tutti i livelli sociali, soprattutto nelle aule, nei tribunali e nell'opinionismo pubblico. La cultura della vittima diventa centrale; il sistema democratico si rianima ma finisce per assumere una caratteristica ideologica mentre nel Paese reale è già ridotto a "democratismo". Questa cultura della vittima unita alla democrazia come placebo contro gli orrori della guerra apre la strada ad una forma ancora più aggressiva di capitalismo che oserei definire tecnocratico. Arriva la tv.

- La terza è la "rivoluzione" culturale. Un'egemonia del pensiero di sinistra che si rivela inefficace a denudare il vero volto del capitalismo. A mio avviso, nonostante il fioccare di molti studi in ogni ambito sia scientifico che umanistico, il '68 può essere classificato come il grande fallimento dell'intellettuale che vuole intellettualizzare e della generazione dei nostri genitori che si sono battuti per cause minori ed inessenziali. Poco dopo arriva il computer e internet.

- Ground Zero rappresenta la distopia realizzata. Il pretesto terroristico (non dimentichiamo che noi abbiamo avuto le br ben prima, che in Spagna c'era l'Eta, etc.) viene convertito in una società del controllo e della prevenzione. I cittadini vengono privati di ogni potere contrattuale (chiunque creda che esista la proprietà privata nella realtà è un illuso, esiste solo nella nostra testa), ingabbiati in un vetusto sistema burocratico-legale (eredità del capitalismo comunista), svociato di qualsiasi velleità antisistema (i girotondi? Il popolo viola? I cortei parigini? Suvvia), frammentato in miliardi di opinioni composite non riconciliabili e demolito ogni principio vitalistico, idealistico e spirituale. E' l'orrida ascesa dello scientismo a religione di Stato. Scienza che poi offre la sua Weltanshauung (non unificata: la settorializzazione delle scienze prime e seconde è ben lontana dall'offrirci una visione unitaria dell'esistenza) solo a spizzichi e bocconi (basti pensare all'impennata new age di questi anni) perché a conti fatti è governata dall'economia. E' quello che Guy Ernest Debord definì "Lo Spettacolo Integrato" (recuperate Debord, vi prego) in cui il capitale è giunto a un tale grado di accumulazione da essere divenuto immagine. L'immagine viene poi staccata dal suo alveo originale e incanalata in un flusso in cui la vita vera è perduta per sempre. Questo allontanarsi della vita in una rappresentazione può essere visto nell'allegoria realizzata della pubblicità e del social, in cui il vero non è più vero ma un momento del falso. Noi non siamo noi ma solo come ci immaginiamo di essere o come veniamo dipinti all'esterno: quindi il rischio è la poca integrità, il compromesso e la debolezza psichica. La vita interiore non ha alcuna utilità e significato. La vita stessa assume diversi significati non fondamentali. Siamo alla deriva. Altro esempio metaforico: nella società del selfie, del live e della pocket technology il segreto è la base dello Stato democratico; il complotto sistematico un tentativo di riaffermare una verità non più possibile perché non più verificabile all'interno del flusso di informazioni continuo.

Questo, secondo me, è un incompleto e superficiale excursus storico all'interno del quale poi altri cambiamenti sono avvenuti.
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Re: Camera di Decompressione

Post by BuddyHolly » 28 Oct 2017 10:56

Bellissima analisi Messere, complimenti.
E' vero tutto quello che dite, la crisi culturale e spirituale riguarda il mondo occidentale in generale e non solo l'Italia. Ma forse perchè questo paese lo viviamo, ma qui mi sembra più accentuata che in altri paesi ad esempio europei che ho avuto il piacere di visitare. Qui ci siamo più "americanizzati" che nel resto d'Europa imho, forse perchè la presenza USA nel nostro territorio è la più incombente al mondo sia militarmente che culturalmente, Guardando la TV sembra ormai di guardare la classica monnezza americana che fanno vedere nei films, ma non è questo il punto.
Da questo punto di vista il mio pensiero è molto marxista: sono le condizioni economiche (la sovrastruttra) a generare la politica, la cultura, il modo di pensare. Più che da Ground Zero un vero tracollo socio-politico-culturale-economico lo abbiamo con la caduta del muro di Berlino. Cosa successe nel 1989? Semplicemente ci fu uno strappo enorme con quel mondo che si costruì dopo la Rivoluzione d'Ottobre. Essa, comunisti o no che si sia, è stato il più grande cambiamento economico e culturale (o meglio: ha dato spinta a un cambiamento culturale) mai visto negli ultimi 1000 anni insieme all'Illuminismo e le rivoluzioni borghesi. Si è dato al mondo un nuovo modello, nemico assoluto per chi difendeva il capitalismo, una speranza per chi di capitalismo soffriva. Insomma buona parte dei poveracci aveva un modello di riferimento dove guardare, un qualche cambiamento realizzabile (che poi ripeto, non sto facendo disserzioni sul comunismo o meno, in questa discussione non sto parteggiando per nulla). Non c'era o sicuramente c'era molto meno questa tremenda disillusione che ci governa. Cosa successe poi? Nulla, che la Rivoluzione fu tradita, i "comunisti" diventarono i peggiori capitalisti, e per molti decenni ci fu una fusione di questi due mondi (l'Italia è il simbolo di ciò) fino alla totale scomparsa per fagocitosi del mondo rosso.
Tutto questo preambolo per dire che, dal 1989 in poi, cioè con la morte del comunismo (che io anzi identifico come il 1968), tutto è crollato. Il capitalismo non ha più nemici. Ha preso il totale controllo dell'economia e della cultura. Fino a quel momento infatti, per paura di un passagio al rosso, i governi non si sono mai sognati di fare leggi così antipopolari come negli ultimi 25 anni. Si sono trovati con le mani libere, e hanno distrutto tutto ciò che di buono quel mondo contraddittorio ma sicuramente più bilanciato aveva creato per le grandi masse. Il benessere economico è stato spazzato via dall'ingordigia di pochi. Unica domanda: come mantenere questo nuovo status quo? Come distogliere le persone da questa macelleria sociale? Beh con molta e sana propaganda anticomunista intanto. Sono 25 anni che ci bombardano demonizzando il comunismo e facendo del becero revisionismo storico per annullare ogni germe di rinascita di quel mondo (continuo a dire che non sto difendendo il comunismo, sto parlando super partes). Okay, ma quello non basta, comunque sia gli stiamo sempre togliendo tutto, anche se elimini dalla testa una valida alternativa socio-economica rimane il fatto che li stiamo massacrando. Ed è QUI che per me inizia il "ground zero" di Messere. Che è spiegato benissimo. Viene portato all'estremo l'individualismo più sfrenato, l'immagine sopra lo spirito, i propri interessi sopra gli interessi di tutti, che me ne fotte se il mio vicino ha perso lavoro e casa, io il mio ancora ce l'ho, peccato che dopo un anno lo perdi anche tu. Conta solo sè stessi, ma è un sè stessi illusorio, in realtà TU sei quello che ti viene detto di essere, ti danno l'impressione che sia tu a dominarti quando in realtà è l'orripilante "opinione pubblica", oggetto etereo ma potentissimo che plagia le menti delle persone facendoti credere come giusto cose che non stanno nè in cielo nè in terra, ma lo dice l'opinione pubblica, ho tanti like su instagram quindi è tutto bello, la mia vita è bella.

Come dice Messere questa è una serie di idee che mi sono fatto, non sono nè uno studioso in materia nè mi credo il dio della veritas. Ma penso che più o meno le cose siano andate così.

P.S. Piccola aggiunta successiva: il malessere terrificante dell'uomo occidentale attuale, oltre che nelle suddette condizioni socio-economiche, a livello spirituale si trova proprio in questo. Cioè che le persone pensano di essere sotto il proprio controllo, ma inconsciamente sanno di non esserlo e questo crea una contraddizione nello spirito e una rabbia interiore mai vista. (Sono sempre speculazioni, magari dico tutte stronzate).

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Re: Camera di Decompressione

Post by Messer Dino Compagni » 28 Oct 2017 11:29

Cavolo bravissimo Buddy! Il Muro di Berlino l'avevo completamente tralasciato anche se secondo me è più un epifenomeno simbolico (in Russia il comunismo era già stato risucchiato nell'oligarchia militare\commerciale) però è assolutamente vero quello che dici: da quel momento (anche per i più increduli) il capitalismo non ha avuto più ostacoli e finte contrapposizioni. La Germania si riunificava e ridiventava l'economia trainante d'Europa mentre da noi cadeva la Prima Repubblica. Per dire quanto siamo stronzi nel '94 Berlusconi c'ha vinto le elezioni col pericolo rosso che non esisteva almeno dai patti Gorbaciov-Reagan.

Sull'egemonia degli USA nessun dubbio: la strategia della tensione e l'assassinio Moro è opera loro e della P2.

L'altra sera ero a casa dai miei e sentivo al piano di sotto uno dei soliti programmi di raiedaset: Ed ecco a voi Fausto Lealiii. Fausto Leali? Assurdo quello che passa in tv.
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TheCloud
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Re: Camera di Decompressione

Post by TheCloud » 01 Nov 2017 21:03

Ma che grande stronzata è Halloween?
Se incontrate il Buddha per la strada, uccidetelo

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Messer Dino Compagni
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Re: Camera di Decompressione

Post by Messer Dino Compagni » 02 Nov 2017 00:09

TheCloud wrote: 01 Nov 2017 21:03 Ma che grande stronzata è Halloween?
Non ho parole. Amerigani demmerda.
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