Di una cosa siamo assolutamente certi: Alan Palomo si diverte un mondo, al punto di mettersi in posa sulla programmatica copertina del nuovo album. L’impatto emotivo ermetico di Psychic Chasms e quello più manifesto di Era Extrana vengono sacrificati in nome del Dio del Divertimento con l’uscita di VEGA INTL. Night School, e questo non ci dispiace particolarmente. Il valore di quei due album dovrebbe ormai esser chiaro a tutti, soprattutto di quello del 2009, un classico istantaneo per chi c’era. Non c’è il tempo di fermarsi, bisogna assecondare il proprio umore senza perdere di vista le proprie peculiarità, è così che di solito ci si guadagna il rispetto degli addetti ai lavori. Tranquilli, la componente nostalgica non è stata affatto cestinata, si è soltanto evoluta. Il singolo “Annie” è stato decisamente spiazzante ma è ben presto diventato una droga, come a dire “fidatevi dell’Indiano”.
VEGA INTL. Night School riporta il sound del progetto Neon Indian negli States, rivolgendo uno sguardo sognante e un po’ malinconico al Giappone, quasi da scena del karaoke di Lost in Translation. Eredita i colori dell’infanzia da Psychic Chasms (le basi di “Street Level” e “Smut!” sono estremamente eloquenti) ma rinuncia alla loro natura estremamente lo-fi, e allo stesso tempo fa tesoro dell’esperienza melodica di Extrana. Le linee vocali, che al neon stavolta lo sono davvero, scendono dalle insegne dei locali notturni per omaggiare il funk e la disco music senza vergogna alcuna. E, perché no, anche i cartoni animati di fine anni ‘70, come un anno fa aveva fatto Ariel Pink con pom pom, compagno d’ascolto ideale di VEGA, ma solo se si è in vena di pazzie e irriverenza sonora. Il finale di “Slumlord” darà fastidio soltanto agli italiani (e forse anche a Steve Albini, ma questa è un’altra storia), tutti gli altri ne avranno già memorizzato l’arpeggio iniziale e il ritornello. Non stiamo parlando di canzoni che fanno la storia, ma l’album è davvero riuscito, coerente, non si esaurisce subito e acquista maggiori attrattive ascolto dopo ascolto. L’evoluzione ci sta tutta, l’urgenza di divertirsi traspare ed è particolarmente contagiosa. Se ci state, ascoltatevelo guardando le visual gentilmente fornite sul sito neonindian.com. Altrimenti, “News from the Sun” in conclusione non ve la meritate.